Mi capita spesso di seguire uno scrittore
dopo aver letto un suo libro, sempre se mi decida a farlo, perché non voglio
che la sua vita oltre le pagine mi influenzi
più dei suoi scritti, ma quasi mai di seguirne uno di cui non abbia letto
niente. Liliana Marchesi è un’eccezione. Una piacevole eccezione.
Sentita nominare da quasi tutte le mie
amiche blogger, decantata la sua penna e la sua vena distopica, ammirati i suoi
romanzi, mi sembrava di essere rimasta l’unica a non aver ancora letto niente
di suo. Porre rimedio a questa mancanza era diventato un imperativo, ormai!
Premessa doverosa è che non abbia molta esperienza di distopia, a parte le serie più famose
come Hunger Games
(wow), Divergent (brrr...no) Shatter me (mamma mia, Warner!)
e qualcun altra letta qua e là.
Perché? Mi mette ansia l’adrenalina che questo genere provoca, mi mette
agitazione la continua tensione che si respira, ci sono alcuni momenti che proprio
non dovrei leggere questi libri, e questo è uno di quelli, eppure...eppure
immergermi in un ambiente alternativo, questa volta non solo è stato facile ma
anche molto entusiasmante.
Merito maggiore è da attribuirsi ad una
scrittura, espressa in prima persona al presente indicativo, scelta stilistica
assai rara, coinvolgente fino all’esasperazione, cruda ed intimista, una
scrittura che crea suspense e che non ti lascia. Non ti molla proprio. Iniziato
e finito poco dopo, senza neanche accorgermi di essere arrivata alla fine. E
che fine! Da brivido. Da iniziare subito il secondo ed ultimo libro della
serie, per poter dare una risposta a tutti gli interrogativi posti fin qui.
I personaggi, per quanto si sia potuto
capire, avendo detto e svelato di sé davvero poco, intrisi di mistero e segreti
come sono, si lasciano però scoprire ed avvicinare. Si fanno sfiorare, anche se
per poco, lasciando una scia di dubbi dietro di sé. Perché quella lapide? Perché
il padre ed il fratello? Perché proprio lei? Cora è una donna forte, che cerca
e trova la forza dentro di sé, che non
si lascia abbattere da quello che le capita, ma va avanti, facendo della sua
paura il tratto dominante che la salverà.
Torno a dire che sì, è stata una piacevole lettura e che ora non mi resti che andare avanti senza perdere inutilmente altro tempo!
forza forza prosegui! che identità è magnifico!
RispondiEliminaGià messo in lista, ma mi trovo nel più grande blocco del lettore da sempre!
EliminaPerfetto! Da segnare per la tua recensione e perché anche io lo incrocio spesso nel web!
RispondiEliminaMolto molto bello!
EliminaAnch'io non ho letto ancora nulla di questa autrice.....devo assolutamente rimediare quanto prima!
RispondiEliminaÈ la Comandante ha permesso che tu ancora non lo leggessi??? Ahia
EliminaCavie, bello! Io sono una delle prime 100 cavie grazie a Chiara...
RispondiEliminaAppunto! A Chiara non si sfugge!
EliminaNon amo molto i dispotici, ma questo lo voglio recuperare, assolutamente!
RispondiEliminaScritto davvero bene e Liliana Marchesi una bellissima persona!
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