giovedì 21 aprile 2022

Recensione "La nostra identità" di T.J. Klune

Ringrazio la casa editrice per la copia digitale 

Il libro:
Autore: T.J. Klune
Titolo: La nostra identità
Edizione: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 6 aprile 2022
Pagine: 443
Serie: The Seafare Chronicles #2

Trama:
L’estate è passata e Bear, Otter e Kid sono riusciti a superarla mantenendo anima e cuore integri. Sono andati a vivere nella Mostruosità Verde e Bear è finalmente in grado di ammettere il suo amore per l’uomo che l’ha salvato da se stesso.
Ma la loro storia non finisce qui. Come potrebbe?
I ragazzi scoprono che la vita non si ferma solo perché hanno trovato il loro lieto fine. Devono ancora affrontare la battaglia legale per la custodia di Kid. Il ritorno dei genitori di Otter. La prima serata in un locale gay. E Kid che va in terapia, e la signora Paquinn che si è messa in testa che Bigfoot esiste. Poi ci sono Anna e Creed, che stanno combinando qualcosa. Fa qualche comparsa la gelosia. Si ripresentano vecchi nemici, brutte poesie e gabbiani misantropi. E durante tutto questo, Bear lotta per comprendere il motivo per cui la madre ha abbandonato lui e il fratello, solo per trovarsi invischiato ancora più profondamente nel loro passato condiviso. Ciò che scopre cambierà per sempre le loro vite e lo aiuterà a capire cosa serve davvero per diventare chi si è destinati a essere.
La famiglia non è sempre definita dai legami di sangue. È definita da chi ci rende completi: sono loro che plasmano la nostra identità.



Secondo libro di questa serie, con protagonisti Bear, Otter e Kid. Il primo aveva avuto una sua conclusione ed ero curiosa di capire cosa si fosse inventato Klune per questa prosecuzione e il risultato mi è piaciuto tantissimo!

La nostra identità prosegue da dove ci aveva lasciati, sempre in prima persona con il pov di Bear e stavolta ho riso più della precedente, fin verso la fine.

Klune a volte si perde, spesso è esagerato, ma sempre per me perfetto perché mi strappa più di una risata pur toccandomi in cuore e facendomi provare molte emozioni.

Ho di nuovo adorato questo libro e l’ho divorato, non riuscivo a staccarmi dalle pagine. Ho sofferto, ma soprattutto mi sono divertita, in questa strana grande famiglia non ordinaria.

Klune ribadisce quello che ormai ho capito essere il suo punto focale: famiglia come membri che si amano e si sostengono indipendentemente dai legami di sangue. Stavolta l’ha proprio sottolineato, in più di un’occasione e io adoro questo suo modo strampalato di spiegarne il concetto.

Questo libro è stato scritto 10 anni fa e su alcune questioni lo si capisce, soprattutto per quanto riguarda l’accettazione del diverso; fa piacere notare qualche miglioramento, come per esempio la legalizzazione dei matrimoni gay in America; fa anche male, e riflettere non poco, invece constatare che su molte questioni miglioramenti non si sono ancora visti. Questo libro però non è un manifesto queer e quindi la questione è trattata, ma non in maniera eccessiva.

Ho letto i libri di Klune in ordine di pubblicazione italiana, come scritto sopra questo però è antecedente. In alcune scene mi ha fatto pensare alla serie A prima vista, in altre ai lupi di Green Creek, l’autore ha proprio una sua impronta.

La nostra identità ha una sua conclusione, come se fosse finita la serie, per fortuna però io so essercene altri e non vedo l’ora di leggerli.
Voto: 4.5*

 Conoscete questo autore? Questa serie?



4 commenti:

  1. Bella recensione Chiara, sono d'accordo con te (ma lo vedrai dalla mia recensione quando la pubblicheremo). Klune è Klune ed io vorrei leggere tutto quello che ha scritto!

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  2. Bella recensione, mai letta la serie però, grazie

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