Ringrazio Franci per l'organizzazione dell'evento e la casa editrice Dark Abyss Edizioni per la copia.
Leggete fino in fondo, troverete un paio di domande fatte all'autrice
Il libro:
Autrice: Laura CostantiniTitolo: Il varcaporta
Editore: Dark Abyss Edizioni
Data di pubblicazione: 7 marzo 2022
Pagine: 581
Trama:
Corre l'anno 1897 e l'Inghilterra prevale su tutti i paesi d'Europa grazie alla scoperta del Kh-Ram, misteriosa sorgente di energia che l'ha liberata da carbone e vapore. Certo, la sostanza ha un costo ma il regno di Vittoria agisce in maniera pragmatica: nasconde le proprie difformità e le sfrutta al bisogno. Di miserabili le strade son piene. Una parte diventa carne da macello per processare l'energia. Un'altra, selezionata, entra in un corpo d'elite che padroneggia il Kh-Ram, cosa possibile solo per un binomio, ossia una coppia di giovani con determinate caratteristiche, tra cui un legame esclusivo, assoluto e rigorosamente maschi. La sostanza, infatti, aborre le donne, il movimento e il calore. L'Inghilterra chiude volentieri un occhio su tali unioni, ne chiude anche due sulla sorte dei disgraziati. Ma se non fosse solo questo il prezzo da pagare? Aster Paul, Astrea Lucinda, Zachary Tucker, Devereux Willoghby e alcune vecchie conoscenze lo scopriranno e dovranno decidere da che parte stare. Sarà una lotta per la sopravvivenza segnata da alleanze imprevedibili e inganni, in cui i sentimenti più intensi e puri diventeranno l'unica guida.
Ho letto la trama di questo libro e ne sono subito stata attratta, mi ha colpito tantissimo.
Siamo a Londra a fine ‘800, epoca vittoriana in un contesto Steampunk, e l’Inghilterra ha il predominio sul mondo grazie allo sfruttamento di una sostanza, il Kh-Ram, usato come carburante ed energia alternativa, non senza dover pagare un alto prezzo. Infatti questa sostanza è come fosse senziente e la sua fame cresce in maniera esponenziale, inoltre il suo nutrimento è dato da esseri umani (non mi è ben chiaro del tutto come avviene, ma il succo è quello), possibilmente giovani e forti.
Sacrificio quindi, ma di reietti, che le autorità tendono a insabbiare. In questo contesto i nostri protagonisti dovranno venire a capo di misteri, intrighi, colpi di scena e pure cercare di arginare il potere sempre maggiore che il Kh-Ram esercita.
Partiamo dalla trama che, seppur nebulosa all’inizio, è intrigante e decisamente originale. Mi è piaciuta tantissimo l’idea dell’autrice e ho trovato tutto in qualche modo attuale, pur non essendo una storia contemporanea. Ho apprezzato molto anche il finale, emozionante e completo.
L’ambientazione è un altro punto che mi è piaciuto molto, più di quanto mi aspettassi. Ultimamente sono attratta dai romanzi ad ambientazione storica e l’epoca vittoriana dipinta da questa autrice mi ha intrigato non poco.
Di contro, la parte Stempunk non mi ha entusiasmata, non sono però una grande lettrice di questo genere, non sono esperta. Non ho ben compreso i vari funzionamenti e mi aspettavo qualcosa di più meccanico e meno “magico”, come ho inteso per esempio il legame fra binomi.
Non avevo ancora letto nulla di questa autrice e devo dire che ha uno stile molto ricercato e curato. Per i miei gusti però un filino troppo, la narrazione in certi punti mi è risultata lenta e in altri poco chiara, avrei preferito termini meno raffinati, desueti, ma di più facile impatto. Nel contesto storico non stona, ma usata in una storia così intricata e complessa per me la rende più pesante.
I personaggi sono ben caratterizzati e molto netti, buoni buonissimi e cattivi terribili. Andrò controcorrente ma vorrei fare un plauso all’autrice per come ha delineato i villains, ai miei occhi molto molto affascinanti, da sempre ho un debole per loro.
I miei personaggi preferiti sono stati Astrea e Zac, ho compreso il loro modo di pensare, non dico di averlo condiviso, ma c’era una logica, aveva un perché. Questo per me è molto importante e sono riuscita persino a empatizzare con loro.
Il libro è arricchito da una componente grafica bellissima e molto gradita.
Un libro impegnativo, una storia particolare e un’ambientazione spettacolare, pure autoconclusivo. Se state cercando questi elementi ve lo consiglio.
Voto: 3.5*
Insieme alle altre partecipanti all'evento, abbiamo fatto un paio di domande a testa all'autrice e ora vi lascio le mie. Lunedì 2 maggio troverete su tutti i blog l'intervista completa.
- Come mai proprio il
genere Steampunk?
R. Perché amo la commistione tra le atmosfere
gotiche dell’epoca vittoriana e una tecnologia vintage scintillante di ottoni e
scricchiolante di ingranaggi.
- Che genere leggi di solito?
R. Tutti, non ho preclusioni. Piuttosto una propensione
per thriller, storici, horror e fantasy.
Le altre recensioni
Concordo su Zachary, ma non ho amato Astrea
RispondiEliminaa me lei ha affascinato molto
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