Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.
Una
premessa fondamentale: per me non è un gran bel periodo in merito alle letture,
e non perché non trovi quelle giuste, ma solo perché non riesco a
leggere come una volta. Ero quindi impaurita, per non dire terrorizzata, sia
dall’approccio con un nuovo autore, sia con un libro che, da più parti, avevo
sentito descrivere come “non per tutti”.
D’accordo,
non si può dire che sia facile o scorrevole o che si legga da solo, no, proprio
no, si deve fare attenzione, soprattutto nei primi capitoli, quelli più lenti
che devono gettare le basi alla struttura della trilogia (anche se ancora non
ho ben capito da quanti libri sia composta la saga), dicevo, si deve fare
attenzione agli indizi che la Bardugo lascia per strada, a mo’ di Pollicino,
perché vedranno compimento solo alla fine del libro; ci sono dei salti
temporali che potrebbero portare fuori strada; i capitoli sono abbastanza
lunghi e questo non aiuta, ma da questo a dire che non sia un libro per
tutti mi sembra un’esagerazione.
Non
era sicuramente un libro per me, un libro che avrei letto a cuor leggero, e
infatti la mia prima esperienza risale al 2020, quando, però, lessi due pagine
e lo chiusi, reputando conclusa la mia storia con la Bardugo. Motivo? Quello
che per altri è semplicemente un dark, con qualche tinta, forse, un po’ più
scura, per me diventa un horror da evitare se sono da sola in casa, la notte,
con un temporale che si abbatte sulle mie finestre. Se le ho dato un’altra
possibilità è solo perché spinta (oppure convinta, oppure costretta?) da
un GDL di cui fanno parte fervide lettrici di fantasy che mi hanno coinvolto
nelle loro temibili ed estrose considerazioni ad alta voce.
Parlando
dei personaggi, non so se essere più professionale, parlando ad
esempio di quanto a sorpresa mi sia piaciuta la protagonista femminile, Alex,
e chi mi conosce sa quanta difficoltà abbia ad affezionarmi a creature
femminili nei fantasy, o se invece dare voce alla mia passione senza freni,
parlando di Darlinghton, che dovrebbe essere il protagonista maschile, ma
appare talmente poche volte, se non nei racconti e dai pensieri che fa su di
lui Alex, che non so neanche se definirlo protagonista sia corretto. Alex, in
tutta la durezza che dimostra al mondo, nella sua plateale chiusura agli esseri
viventi suoi contemporanei, non è certo un personaggio amabile, ma credo
che il suo essere vera e restare vera, nonostante tutte le brutture vissute e
subite nella sua giovane vita, sia proprio quello che di lei mi ha conquistato.
Ha una fragilità che non mostra mai, ma che emerge nelle situazioni più difficili,
ma solo dentro di sé, ed anche in quei rari casi non cerca mai l’aiuto di
nessuno, forse perché per troppo tempo non si è potuta appoggiare proprio a nessuno,
non si piange addosso, no, lei preferisce buttarsi su un letto ed accoccolarsi
addosso i maglioni di Darlinghton, sperando che lui torni presto dal suo viaggio
o anche solo per sentirlo un po’ più vicino. Alex, secondo i miei calcoli,
mi ha portato più di una volta a rischio infarto: istintiva, caparbia,
cocciuta, temeraria, totalmente incurante del pericolo!
Ecco.
Darlinghton. Lui mi piace, nell’attaccamento alla sua casa, alla sua città, mi
piace nell’onestà e nella dedizione con cui porta avanti il suo ruolo di Virgilio,
e perché no, anche per la sua saccenza, per il modo, da professore, con cui si
rivolge spesso (forse sempre?) ad Alex. Mi piace il Darlinghton che esce fuori
dalle parole che Alex spende per lui. Mi piace e mi ha fatto molta tenerezza
vedere quello che Darlinghton ha vissuto da bambino, nella sua casa,
praticamente abbandonato dai suoi genitori, tra le braccia di suo nonno, unico
elemento della sua famiglia che lui consideri la sua famiglia.
A
proposito sempre dei personaggi, una scelta che mi è piaciuta molto, è come l’autrice
abbia scelto di affrontare anche quelli negativi, insinuando qualche dubbio qua
e là, ma facendoli capitolare solo alla fine. E mi è piaciuto anche, molto, il
tema di fondo in cui non esistono colpevoli ed innocenti, esistono, invece,
malvagi senza possibilità di espiazione e quelle persone che pur di salvarsi o
salvare altri, abbiano dovuto commettere omicidi. Una scelta etica un po’
azzardata? Forse, ma io l’ho compresa totalmente, e l’ho condivisa, e l’ho
assolta.
Lo
ammetto: di alcune pagine non ho ho retto il ritmo, troppo serrato, troppo
energico, troppo veloce. Ma forse serviva anche a bilanciare un ritmo molto più
blando e lento che l’autrice, invece, aveva utilizzato in tutta la prima parte,
dove per forza di cose ha dovuto spiegare l’intero impianto delle Case, la
Magia, e quindi brava anche in questo, a cambiare totalmente registro, come se
non stessimo neanche nello stesso libro!
In
definitiva, se non sono stata abbastanza chiara con tutte queste parole, il mio
giudizio è assolutamente positivo, sopratutto perché il libro non fa parte
assolutamente della mia comfort zone, ma è riuscito comunque a farmi
emozionare, rimanere con il fiato sospeso e non per ultimo a sognare ad occhi
aperti una storia d’amore tra Alex e Darlinghton, di cui non si accenna (spero
per il momento!) minimamente.
La lettura scelta da Chiara non è esattamente nelle mie corde nonostante lei l'ha definita leggera e scorrevole e le è piaciuta.
RispondiEliminaDevo, invece, ringraziare Ludovica per avermi catapultata di nuovo nel mondo della Bardugo. Mi hai ricordato ogni singola emozione che avevo provato anche io durante la lettura e sono assolutamente d'accordo con te.
che emozione la Bardugo
EliminaIl primo mi attira, il secondo mi era piaciuto talmente tanto che con le sue parole mi ha fatto venire voglia di rileggerlo
RispondiEliminaleggi leggi
EliminaFelice Chiara per questa lettura che ti ha regalato leggerezza e divertimento.
RispondiEliminaLa Bardugo storia meravigliosa scritta divinamente.
grazie Francesca
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