mercoledì 5 aprile 2023

Review Tour "Poster girl" di Veronica Roth

Ringrazio Silvia per aver organizzato l'evento, Dolci per la grafica e la casa editrice per la copia in anteprima.


Il libro:
Autrice: Veronica Roth
Titolo: Poster girl
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 4 aprile 2023
Pagine: 252

Trama:
Sonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell'Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze.
Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell'Apertura. Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare.
A più di dieci anni dal suo esordio con Divergent, Veronica Roth torna alla distopia con un mystery che esplora il ruolo sempre più pervasivo della tecnologia nella nostra società.


Di questa autrice ho amato la serie di Divergent e non ho apprezzato quanto uscito dopo (Carve the mark). Ero curiosa, ma timorosa per questo nuovo titolo, ma per fortuna la curiosità ha vinto, perché questo libro mi è piaciuto e pure tanto.

Poster girl è un distopico puro, siamo in un futuro immaginario in cui i sostenitori del governo soppiantato 10 anni prima, la Delegazione, vengono rinchiusi una specie di quartiere/prigione, chiamata Apertura, lasciati lì a esistere (non vivere) come monito. Un nuovo governo, il Triumvirato, ha quindi preso possesso della megalopoli di cui narra il libro, ma la nostra protagonista, Sonya, è rinchiusa nell’Apertura ed è purtroppo per lei il simbolo della Delegazione, in quanto ragazza poster, immagine proprio di ciò che si è tanto combattuto.

La storia quindi ci viene raccontata da chi ha perso, da chi sta subendo soprusi, da chi è rinchiuso, ma il fulcro del libro è proprio riuscire a capire chi è buono e chi cattivo, cosa è giusto e cosa sbagliato.
La Delegazione, il cui padre di Sonya ne è stato un leader, era così giusta? Se era una dittatura, i familiari e amici della ragazza, tutti molto attivi, erano cattive persone? E il Triumvirato ora è veramente una liberazione o una nuova forma di oppressione?

Il libro fa riflettere moltissimo sulle molte sfaccettature di ogni cosa, sul fatto che si possa essere per esempio dei bravi genitori, ma nello stesso tempo persone senza scrupoli, che convinti di fare la cosa giusta giustificano ogni aberrazione.
Mi ha ricordato il terzo libro di Hunger Games per concetto base, qui però elaborato in maniera più esaustiva.

Ho ritrovato la penna coinvolgente e innovativa della Roth di Divergent, però cresciuta, più matura, cosa che ho molto apprezzato.

Ho adorato la protagonista, decisamente fuori dagli schemi, apparentemente fragile, ma con una forza incredibile, capace di reinventarsi sempre.

Questo libro ha una trama molto ben strutturata, un mistero da risolvere, personaggi ambigui e caratterizzati benissimo e soprattutto un finale strepitoso, che mi ha commossa.
Assolutamente consigliato, una distopia con i controfiocchi, una storia che fa riflettere.
Voto: 4.5*

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