martedì 8 giugno 2021

Recensione "Ombre sul Naviglio" di Rosa Teruzzi

Ringrazio la casa editrice per la copia

Autrice: Rosa Teruzzi
Titolo: Ombre sul Naviglio
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 6 maggio 2021
Pagine: 160
Serie: I delitti del casello #6

Trama:
Una nuova indagine della fioraia del Giambellino

Sul finire dell’estate più piovosa di sempre, un terzetto di rapinatori mascherati minaccia Milano e la Riviera romagnola. La polizia non riesce a venirne a capo: perché i tre indossano vistosi costumi ispirati ai personaggi delle favole? Perché il Gatto con gli Stivali, la Fata Turchina e Zorro prendono di mira modesti studi professionali, bar scalcinati e perfino un circolo ricreativo per pensionati? Il caso dà filo da torcere anche alle Miss Marple del Giambellino, e per Libera diventa una preziosa distrazione: ha appena saputo che Gabriele, l’uomo che ama da sempre, sta per sposarsi. La fioraia milanese avrà il coraggio di affrontare gli ostacoli che intralciano la loro relazione? O per lei è arrivato il momento di rinunciare al commissario e di aprirsi a un dolce e assiduo corteggiatore? Con il procedere dell’indagine, ai tormenti del suo cuore si aggiunge un’inaspettata, sconvolgente rivelazione. Perché la maschera di uno dei banditi nasconde un segreto che la riguarda da vicino…






Sesto libro di questa serie, si torna al casello del Giambellino insieme a Libera e Iole, le nostre improvvisate detective, durante la fine della piovosa estate del 2014.

Le nostre inviate speciali indagano su una serie di rapine effettuate da persone di una certa età mascherate da personaggi di fiabe, che sembrano scegliere obiettivi semplici e poco redditizi, ed avere l'appoggio dell'opinione comune. Il Dog, Cagnaccio, direttore del giornale locale, ci vede uno scoop e assegna come sempre a loro l'aiuto della ormai immancabile Irene, per sbrogliare la matassa. Intanto nuove rivelazioni sono alle porte nella sfera personale di Libera e sarebbe anche ora che lei prendesse posizione.

Quando mi accingo a leggere un nuovo libro di Rosa Teruzzi provo una sensazione nostalgica, di ritorno a qualcosa di conosciuto e caro, e anche stavolta è capitato così, anche se questo libro l'ho trovato sottotono rispetto ai precedenti.

Mi è sembrato un libro di transizione, un passaggio tra un fatto e un altro e in questa storia succede poco. C'è un colpo di scena importante, con una rivelazione finale che sarà fondamentale nei prossimi libri, ma l'avevo intuita subito: l'autrice porta il lettore a capirlo dalle prime pagine, con una frase creata per questo scopo.

Ho patito un po' l'immobilità, che a volte mi ha dato il sentore di retrocessione: Libera è di nuovo un groviglio di dubbi e indecisioni, sensi di colpa e disperazione; Iole è eccentrica in maniera eccessiva, portando chi ha a che fare con lei all'esasperazione; Vittoria è di nuovo acida e insofferente a tutto e tutti. Insomma, mi ha dato l'impressione che tutti i miglioramenti avvenuti nei cinque libri precedenti siano stati messi in pausa, e non è piaciuto.

La scrittura della Teruzzi però è accogliente, non ho faticato a leggere il libro e ho sperato in un cambiamento fino alla fine. Mi aspetto molto dai titoli successivi.

Questo sesto libro non ha riempito le lacune che speravo di colmare, ma tornare al Giambellino è sempre un piacere e spero di rifarlo presto, magari con una maggiore evoluzione.
Voto: 3*


Conoscete questa serie? 










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