mercoledì 22 maggio 2019

Recensione "Ultimo tango all'Ortica" di Rosa Teruzzi

Autrice: Rosa Teruzzi
Titolo: Ultimo tango all'Ortica
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 9 maggio 2019
Pagine: 141
Serie: Le signore del delitto #4

Trama:
È una sera umida di fine agosto, nella periferia di Milano. Sotto le luci intermittenti della balera dell’Ortica, tutti gli sguardi sono puntati sul corpo sinuoso di Katy, che danza un tango allacciata al suo cavaliere e che poi, appena la musica finisce, fugge via. Quella notte, fuori dal locale, viene trovato il cadavere di un giovane uomo, assassinato a colpi di pistola: era un ex di Katy, geloso e molesto, che la pedinava e la perseguitava. Chi l’ha ucciso? Forse la stessa Katy? Forse un altro spasimante? Per il delitto, la polizia arresta in realtà un personaggio insospettabile, il maggiordomo di una dama dell’alta società milanese. Le prove contro quell’uomo taciturno e devoto paiono schiaccianti. Sarà proprio la ricca signora ad assoldare Libera – la fioraia detective –, e la sua eccentrica madre Iole, perché trovino il vero colpevole dimostrando l’innocenza dello sventurato maggiordomo. Inizia così la quarta indagine delle Miss Marple del Giambellino, le stravaganti investigatrici dilettanti, questa volta impegnate a risolvere un caso che le riguarda molto da vicino e che le metterà addirittura in competizione con le forze di polizia.
Sullo sfondo di una Milano contemporanea che conserva il sapore di quella di un tempo, la romantica fioraia Libera e l’eterna hippie Iole riescono ancora una volta a sorprendere il lettore con le loro indagini, accompagnandoci in un giallo tenero e duro, dove ognuno ha un segreto e insieme un buon motivo per mentire.



Quarto libro questo con le tre protagoniste del Giambellino, Libera, Iole e Vittoria. Questa volta il delitto sul quale investigano riguarda da vicino il maggiordomo di Franca (donna straordinaria), una loro carissima amica. Con la benedizione della polizia, e soprattutto di Vittoria, quindi la fioraia e sua madre faranno ricerche su balere e infedeltà, avendo sempre come spalla Cagnaccio e Irene, giornalisti e ormai amici, ma non ditelo a lui.
In fondo, la verità non è semplice come appare. E il silenzio non è per forza indice di colpevolezza. Si può scegliere di non parlare perché non abbiamo più nulla da dire, perché ci sentiamo persi o disarmati, perché un'emozione ci sovrasta. O per proteggere un segreto.
Che piacere ritrovare questi personaggi, un anno è troppo lungo ogni volta! Tornare al Casello è stato di nuovo come tornare in posto caro, dove vieni accolto con calore e conforto.
Amo molto la penna di Rosa Teruzzi, in poche pagine riesce a delineare bene sia un giallo da risolvere, che l’evoluzione dei personaggi.
Anche se il libro fa parte di una serie, è leggibile da solo, ovviamente però alcune cose dei precedenti vengono spiegate. Io consiglio la lettura in ordine.

Pure stavolta ho avuto una predilezione per Libera, questa donna così lontana dal mio modo di essere, ma per cui provo un’empatia fortissima. Timida e insicura mi ha conquistata proprio per le sue fragilità. In questo caso credo ancora di più, in quanto la ritroviamo particolarmente triste. Anche se spesso si respira un’aria densa di malinconia, non ha trasmesso sconforto, ma forte compassione e determinazione.
 Pianse per la bellezza che aveva perso e per quella che non avrebbe mai vissuto. Per tutte le volte che non si era permessa di piangere. Per la bambina solitaria che era stata, convinta di poter sfuggire alle ingiustizie del mondo rifugiandosi dentro le pagine di un libro.
Il giallo è interessante, questa volta però i colpi di scena li ho intuiti in anticipo. Questo non ha influito sul gradimento, perché la Teruzzi ha questo modo di raccontare i fatti che coinvolge moltissimo.

Ho apprezzato moltissimo il personaggio secondario di Irene, ogni volta mi affascina un po’ di più. Mi ha veramente colpito, secondo me ha ancora molto da raccontarci.
 "Quando non sai come muoverti, comincia da una piccola azione".

Questa serie continua a piacermi molto, l’unico inconveniente ora è dover aspettare il prossimo libro. Anche perché Rosa ha buttato lì due cosucce che creano una certa curiosità!
Voto:



Voi conoscete questa serie? Ringrazio la casa editrice per la copia.

14 commenti:

  1. Non conosco questa serie...mmmm non so se voglio allungare la lista...

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    1. Sabri questo non è tanto il tuo genere, ma la Teruzzi da leggere è sempre una bella esperienza

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  2. Non conosco la serie, ma sembra interessante, grazie per la recensione

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  3. Mi riservo il diritto di ricommentare dopo che avrò letto il libro e spero di farlo presto.

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  4. Ho sempre avuto curiosità per questa autrice ma non ho mai letto nulla di suo. Voglio rimediare al più presto perché i suoi gialli sembrano molto interessanti.

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  5. Finito stamattina il secondo e credevo fossero 3... ora grazie a te so che sono quattro🥰
    Meglio,avrò più da leggere🙂🙂🙂

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    1. saranno anche 5 e più spero! Questo (4°) sul finale mette curiosità per il seguito

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