giovedì 11 giugno 2020

Purché sia di serie - Recensione "La memoria del lago" di Rosa Teruzzi e recensione di Ludovica di "En garde! 2" di C.S.Pacat

Buongiorno, torna puntuale la rubrica sulle serie, nata da una mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle millemila iniziate.

Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie.



La rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però con una recensione speciale in questo caso.
Infatti per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.

Appuntamento fisso anche per Ludovica, mia cara collaboratrice, quindi armatevi di pazienza perché le recensioni saranno due.

Ho approfittato di questa rubrica per leggere una nuova uscita che aspettavo da circa un anno, ringrazio la casa editrice per la copia digitale.
Il libro:
Autrice: Rosa Teruzzi
Titolo: La memoria del lago
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 28 maggio 2020
Pagine: 144
Serie: I delitti del casello #5

Trama:
La nuova avventura della fioraia del Giambellino e del suo eccentrico pool di apprendiste investigatrici.

In una tiepida sera di fine estate, un vecchio dossier di polizia, ingiallito dal tempo, arriva sul tavolo del laboratorio di Libera, la fioraia del Giambellino. Contiene i documenti di un dimenticato caso di cronaca - erano gli anni del dopoguerra, una giovane donna trovata morta sulla riva del lago di Como - rapidamente archiviato dalle autorità. Libera ne resta sgomenta: quella morte riguarda da vicino sua madre Iole e la sua misteriosa famiglia. Le carte contengono anche la testimonianza e i dubbi, trascurati dalla polizia, di un vecchio prete di montagna: la figlia di quella povera ragazza era davvero dell'uomo che l'aveva appena sposata? E perché Tarcisio Planetta, il contrabbandiere, l'aveva minacciata ad alta voce nell'osteria? E chi erano quegli "autorevoli" personaggi che hanno garantito per lui? Ce n'è abbastanza perché la fioraia milanese abbandoni i suoi bouquet matrimoniali e si improvvisi di nuovo detective. Insieme all'eccentrica Iole, cultrice dello yoga e del libero amore, e alla giovane cronista Irene, dotata di un fiuto infallibile, Libera si mette in cerca della verità, provando a scardinare i silenzi dei testimoni sopravvissuti. Alle Miss Marple del Giambellino, come le chiamano i giornali, non mancheranno certo la tenacia e l'arguzia, in un'indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto che si nasconde sotto le acque del lago.


Recensione La sposa scomparsa 
Recensione La fioraia del Giambellino
Recensione Non si uccide per amore
Recensione Ultimo tango all'Ortica 



di Chiara
Recensione priva di spoiler

Siamo arrivati al quinto libro della serie delle nostre Miss Marple del Giambellino e questa volta si dovranno occupare di un cold case, ma non uno qualunque, quello relativo alla morte di Ribella, madre di Iole e nonna di Libera, morta nel 1946. Alla fine del libro precedente, infatti, Libera è entrata in possesso di un dossier riguardo Ribella, che le fa scattare il bisogno di indagare, non solo perché ormai ci ha preso gusto (anche se è innegabile), ma soprattutto perchè come diceva sempre nonno Spartaco "Solo la verità ci rende liberi"
 
Questo libro mi è piaciuto molto, anche perché è un pochino diverso dai precedenti, va a scandagliare la famiglia delle protagoniste e i relativi rapporti. Sia Libera che Iole hanno molto da elaborare e in qualche modo il loro modo di affrontare le novità cambia il loro rapporto, produce proprio una maturazione individuale. Certo è che il loro modo di interagire non ne risente, subisce solo un'evoluzione che in questo caso mi è piaciuata molto, soprattutto per quanto riguarda Libera, che abbandona qualche paura per affrontare la realtà, facendo passi da gigante anche nella sua vita privata. 
 
Questa storia è forse meno frizzante delle precedenti, più introspettiva, ma credo che arrivati a questo punto ci fosse proprio bisogno di questo, per sancire ogni rapporto, anche quello con i giornalisti Cagnaccio e Irene, che di nuovo ho adorato. 
 
Tra i personaggi Libera ha sempre la mia preferenza, questa volta soprattutto, grazie alla crescita interiore che compie. In questo libro particolare ho rivalutato sia Iole che soprattutto Vittoria, ne sono felice. 
 
La parte investigativa è forse più carente, La memoria del lago è più incentrato sui nostri personaggi e sulle loro dinamiche, facendo finalmente luce sul passato per affrontare meglio il futuro. 
 
Lo stile di Rosa è splendido, il libro praticamente si legge da solo e l'unico difetto è che finisce subito e bisogna aspettare troppo per il seguito. 
 
Arrivata al quinto libro di questa serie posso dire di amarla molto, di non annoiarmi mai e di essere felice che non sia ancora conclusa.
Voto:
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale







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Ludovica ha letto:
Autrice: C.S. Pacat
Illustratore: Johanna  the Mad
Titolo: En garde! Volume 2
Editore: Editoriale Cosmo
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2020
Pagine: 110
Serie: Fence #2

Trama:
Le selezioni per un posto nella prestigiosa squadra di scherma di King's Row sono iniziate! Scarso com'è, Nicholas non è certo di poter superare i compagni più esperti, i pronostici a suo sfavore e l'imbattibile Seiji Katayama, suo acido compagno di stanza. A Nicholas servirà ben più della sola determinazione per superare una sfida così ardua!







 di Ludovica
Recensione priva di spoiler

Graphic novel, fumetti, manga. Un mondo a me ancora completamente sconosciuto, o quasi, se non conto un manga bellissimo, Your name, divorato qualche tempo fa, ma da cui sono fortemente attratta. Aspettavo un input significativo, un’energica scrollata da chi mi conosce ormai bene, e sa che in questa graphic novel avrei trovato il mio perché. La suddetta persona, che a sferzate non è seconda a nessuno, (Chiara, ti riconosci?) non sapeva però che la scherma è quella disciplina che da sempre occupa un posto speciale nel mio personale immaginario. È una pratica antica che porta con sé una storia lontana, una nobiltà d’animo e non solo, e se vogliamo definirla anche in maniera più grossolana, è quello sport per cui faccio nottata durante le Olimpiadi. La scherma.

Il primo volume, En Garde!, come dicono gli schermidori quando inizia il duello, l’ho divorato in pochi minuti, ma anche perché, ingenuamente, non avevo considerato che ce ne fossero tanti altri, così  brevi ed agevoli. Per il secondo mi sono presa un po’ di tempo in più, ho cercato di assaporare meglio il gustoso secondo di una serie, ed ho per questo sperimentato la lettura con mia figlia Penelope. Purtroppo è finito troppo presto anche il secondo, nonostante la lettura a due!

La scrittura della Pacat, autrice di cui ho AMATO a dismisura la sua trilogia Captive Prince, si riconosce, inconfondibile e precisa, anche in poche pagine, nella caratterizzazione che riesce a dare ai personaggi principali, Seiji Katayama e Nicholas Cox, nella frustrazione dell’uno, quanto nell’esuberanza dell’altro. La sua mano si vede anche nei sorrisi sghembi, nelle frasi lapidarie, negli sguardi che nascondono fantasmi che presto vedranno la luce.

Ecco. Voglio andare più in profondità, voglio continuare a conoscere questi personaggi, entrare nel mondo della scherma, nei sacrifici, nell’impegno, nel gioco di squadra, che fanno di questi ragazzi dei veri e propri eroi. Voglio vedere la luce.
Voto:











 Passate anche a leggere gli altri blog, appuntamento al mese prossimo!

23 commenti:

  1. La Teruzzi prima o po la recupero.
    Adoro la Pacat anche se non conoscevo questo titolo

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  2. Oh la Teruzzi! Vorrei riuscire a leggere questo libro per il psds di luglio. Amo le donne del Giambellino in particolare Iole che mi mette sempre di buonumore.

    Riguardo CS Pacat come Ludovica ho amato tantissimo la serie Captive Prince e non mi dispiacerebbe recuperare anche la graphic novel

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  3. @ Chiara bella recensione, la Teruzzi mi manca, non ho mai letto nulla di suo ne ho sentito parlare da te e Chicca, non sono sicura di riuscire a leggerla tra i millemila libri che ho in lista ma intanto segno.
    @ Ludovica io adoro manga e graphic novel ma non ne leggo mai, non chiedermi il perché. Della Pacat non ho mai letto nulla ho la trilogia nella lista dei da leggere assolutamente ma ancora non ho avuto il piacere. Ci inserisco anche questa graphic e chissà...

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  4. Adoro la serie di Rosa Teruzzi e non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo della serie: mi fa piacere che affronti maggiormente le dinamiche tra i personaggi, un elemento che era un po' mancato nel capitolo precedente! :-)

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  5. Devo ancora leggere il quarto della Teruzziiiiiii! Accidenti al lockdown, in cui avrei potuto leggere di tutto e tanto, ed invece ho avuto il blocco del lettore😭😭😭😭

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  6. Io la Teruzzi è una vita che la tengo d'occhio, prima o poi dovrò leggerla, mi tenta troppo.
    I manga non li leggo, vedo che sono interessanti, ma non mi attraggono, non so perché...

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  7. Ciao! Io sicuramente leggerò il nuovo libro della Teruzzi, la morte di Ribella è un mistero che aleggia da troppo! I manga, invece, non sono proprio il mio genere...

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  8. La Teruzzi è in wl da un po' e prima o poi riuscirò a leggere qualcosa!! Le graphic novel, invece, non mi attirano per nulla al momento.

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  9. Ludovica adesso ti "consiglio" anche il libro di Your Name, mentre io recupero il manga. Ho adorato questo fumetto, amo la Pacat e anche la scherma. E le tue recensioni

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    1. Siiiiiii! Devo recuperare il romanzo! I tuoi “consigli” sono sempre preziosi!!

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