mercoledì 31 maggio 2023

Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo! - "Heartsong" di T.J. Klune

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria e ora gestita da me e Chicca. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. 

Questa volta ha scelto tra le recensioni di Dolci del blog Le mie ossessioni librose, e ha scelto questo titolo.
 
Il libro:  
Autore: T.J. Klune
Titolo: Heartsong. Il canto del cuore
Editore: Triskell edizioni
Data di pubblicazione: 10 aprile 2021
Pagine: 588
Serie: #3 Green Creek

Trama:
Tutto quello che Robbie Fontaine ha sempre voluto è un posto da considerare casa. Dopo la morte della madre passa da un branco all’altro, formando legami provvisori per evitare di diventare selvaggio. Gli basta… finché il presidio dei lupi a Caswell, nel Maine, non lo convoca.
La vita da braccio destro di Michelle Hughes, il capo di tutti gli Alfa, e l’amicizia preziosa di un vecchio stregone insegnano a Robbie che cosa significhi fare parte di un branco, avere una casa.
Ma quando Michelle lo invia in una missione sul campo, Robbie si ritrova a mettere in discussione da dove viene e tutto quello che gli hanno raccontato. Girano voci di lupi traditori e magia selvaggia, ma chi sono i traditori e chi il tradito?
Cosa più importante, Robbie ha un bisogno disperato di risposte, perché uno dei presunti traditori è Kelly Bennett… il lupo che potrebbe essere il suo compagno.
La verità ha un modo tutto suo di venire allo scoperto. E quando succede, tutto si disintegra.




Da più parti, autorevoli per me, visto che si tratta di persone con cui condivido la passione della scrittura, avevo reperito informazioni riguardo a questo libro, un po’, tiepide. Mi spiego meglio. La scrittura di Klune non si discute, mai, come anche l’impatto emotivo dei suoi libri sulla (povera) psiche delle persone, come anche la struttura, ineccepibile, curata anche nei minimi dettagli di questa serie, ciò che veniva messo in dubbio era proprio la voce narrante del terzo libro della saga, e cioè Robbie.

Avevo pregiudizi? Assolutamente no. Ho scelto questo libro da Dolci, del blog Le mie ossessioni librose, perché avevo bisogno di leggere un Klune, come avevo bisogno di tornare, ancora una volta, a far parte della grande famiglia dei lupi, dei Bennet. Quando dico bisogno lo faccio, davvero, con cognizione di causa: Klune crea dipendenza, i suoi personaggi creano dipendenza, la famiglia Bennet crea dipendenza. Perché saranno anche rumorosi, e superbi, e caotici, ma sanno cosa sia una famiglia, sanno cosa significhi far parte del branco, anche se quel branco non è il tuo, e la famiglia non è la tua. Lo sa bene il nostro Robbie, visto che era arrivato da lontano per controllare il loro operato ed ha finito con il rimanere nella loro casa, nella loro famiglia, nelle loro vite.

Ancora mi stupisco, anche se ormai non dovrei più, di come in poche pagine si riesca subito a rientrare in un mondo costruito tanto bene (ho letto il secondo della serie un anno fa, ma mi sembrava passato poco più di un mese), in cui i legami sono talmente solidi e leali e duraturi che vanno oltre il tempo e le differenze.

Sarò, forse, una voce fuori dal coro, ma questo libro mi è piaciuto, davvero tanto, e non solo perché ero in crisi da astinenza da Klune, ma perché la voce di Robbie è una voce fuori dal coro, è una voce che in qualche modo parla un’altra lingua, ma allo stesso tempo è una voce che è entrata a tutti gli effetti a far parte del branco Bennet, e non solo come compagno di Kelly, ma come fratello-figlio-amico.

Robbie con la sua memoria da recuperare, Robbie con i suoi affetti da riconoscere e ritrovare, Robbie con più storie da ricostruire per poter tornare ad essere solo Robbie. Robbie con tutto il suo blu, con tutta la sua malinconia, con la ricerca spasmodica di se stesso, mi ha totalmente conquistato. Totalmente. Ed io che negli altri capitoli avevo avuto bisogno dello scontro con chi voleva disintegrare il branco dei Bennet, della battaglia, dell’azione, anche del sangue e delle perdite, mi sono trovata benissimo a farmi cullare dai pensieri di Robbie.

Quindi, forse è il capitolo della saga in cui c’è meno azione, ma io l’ho apprezzato tantissimo, mi ha permesso di entrare nella testa di un ragazzo che è amato, quando invece pensa di essere stato abbandonato, un ragazzo che ama, quando pensa di essere solo.

Che dire di Klune? Con me fa sempre centro, non ne sbaglia una, che parli di lupi, di case su un mare celeste, di fratelli abbandonati e tutto, tutto quello che gli venga in mente di scrivere!
Voto: 4.5*


Le altre recensioni
Grazie Dolci per la grafica


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