martedì 18 febbraio 2020

Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Notte numero zero" di Rebecca Quasi

Buongiorno, torna anche quest'anno Ludovica con questa rubrica, nata da una mia idea, in collaborazione con Dolci



Ogni mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.

L'argomento di febbraio è

Un libro con una coppia in copertina

Ludovica ha scelto un'autrice che adoro, grazie a lei.

Autrice: Rebecca Quasi
Titolo: Notte numero zero
Editore: Dri Editore
Data di pubblicazione: 13 gennaio 2020
Pagine: 462

Trama:
«Non ci sono due letti» sentenziò seccato Mario.
«Vedo.»
Vedo.
«Non c'è nemmeno il divano.»
«Perché dovrebbe esserci un divano?»
«Per non dormire insieme?» la provocò lui.
«Il letto è abbastanza grande. Mi sembri teso.»
Ma va là?


13 dicembre 2015. Costanza e Mario, due sconosciuti, sono bloccati all'aeroporto di Londra-Stansted a causa di una bufera di neve.
Lei gioca a scacchi da sola, lui la spia con curiosità perché Costanza, oltre ad avere le clavicole più spettacolari che Mario abbia mai visto, durante la partita confabula con l'alfiere nero.
Dallo stalking passano a giocare insieme e, quando tutti i voli vengono annullati per il maltempo, i due decidono di dividere prima un taxi e poi una camera d'albergo.
Prende vita così una notte indimenticabile, quella che per entrambi diventerà la “Notte numero zero”.
Il giorno successivo, atterrati all'aeroporto Marconi di Bologna, Mario e Costanza si salutano certi che non si incontreranno mai più.
Aprile 2018. Mario è sposato da nove mesi. Un pomeriggio, si imbatte per caso in un fondoschiena inconfondibile...
 
Rebecca Quasi sta divenendo la mia boccata d’ossigeno, la mia isola felice, la gru che risolleva il mio animo proprio quando giornate infinite dietro agli impegni dei figli sembrino avere la meglio. Quando la necessità di pensare che l’amore esista diventa prepotente e quasi una necessità. Ecco, è in questi momenti che arriva lei, Rebecca Quasi. Non lo fa con fuochi d’artificio, con effetti spettacolari, con conigli che escono dal cappello o con qualsiasi altro tipo di magia che uno scrittore potrebbe utilizzare. Per sorprendere, per enfatizzare. No. A lei basta una scrittura lieve, delicata, divertente, battute continue, intelligenti, mirate, puntate verso l’obiettivo. Una storia che non ha niente di estremamente originale, forse, ma che tutti, nella vita, almeno una volta abbiamo avuto la percezione di vivere, e quindi dentro cui immedesimarci diventa facile e spontaneo.



Mario e Costanza si conoscono in una sala d’attesa di un aeroporto, lei sta giocando, da sola, a scacchi, per ammazzare il tempo dell’attesa, lui per fare la stessa cosa, invece, guarda lei, completamente rapito dai suoi movimenti, dalle sue mosse, dalle sue clavicole. Mario e Costanza sono davvero uno l’opposto dell’altra, quanto lui è prevedibile e razionale lei è una mina vagante, sempre in movimento, un fiume di idee. Il loro primo incontro, in aeroporto, si conclude in una camera d’albergo in cui per la prima volta Mario fa ciò che avrebbe voluto, ma che non appartiene proprio al suo modo di essere, cioè si abbandona ad una notte di sesso. Che rimarrà solo tale: una notte di sesso. Una notte memorabile però. Che qualche strascico, anche se soltanto nella mente di entrambi, è destinata a portarsi dietro.



Narrazione in terza persona, proprio come piace a me, ma questo non significa avere un narratore esterno o obiettivo o lontano da ciò che accade, il narratore un po’ entra nella testa di Mario, che è la mia preferita, è quella che mi ha fatto divertire tantissimo, con le sue battute su se stesso e sulla sua (mancata) spigliatezza, con il suo modo, anche un po’ bigotto, di guardare il mondo, ma volerlo comunque continuare a guardare con i suoi occhi ed un po’ entra in quella di Costanza, caratterialmente parlando il mio opposto, ma non per questo così lontana da capire. Anzi.



Le storie di Rebecca hanno sempre un comune denominatore: ti fanno ridere e riflettere nello stesso momento, riesce a parlare di qualsiasi cosa, senza perdere la chiave di lettura spiritosa e profonda insieme. Un’altra nota tipica è la sua capacità di trattare qualsiasi tipo di sentimento, tradimento come in questo caso, ma anche paura di amare, come in questo caso, che è quasi sempre anche paura di soffrire, di aprirsi, di lasciarsi andare. Conosce i suoi personaggi, li fa sbagliare, quasi sempre, ma poi li fa riflettere, li guida, attraverso una profonda conoscenza di se stessi, verso l’evoluzione o il cambiamento.



Mario e Costanza dopo quella loro prima notte insieme non avevano assolutamente preventivato di rivedersi, ma poi, dopo che per caso si sono rincontrati, il destino sembra proprio che si diverta a farli rincontrare continuamente. Li mette spesso uno di fronte all’altro, con le loro sensazioni, con la razionalità che vorrebbe allontanarli, ma con un amore sempre più grande che li continua a spingere uno tra le braccia dell’altro.



Un libro che davvero mi ha fatto riflettere, sull’amore, sulla vita di coppia, sui rapporti che vanno irrigidendosi, su scelte che vanno fatte se si vuole tornare a sognare. Ad amare. A vivere.  
Voto:







Le altre tappe del mese:


15 commenti:

  1. Bella recensione Ludovica, devo recuperare alcuni libri della Quasi che ho già nel kindle, questo è in lista mi incuriosisce molto e mi piace come scrive.

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  2. Un altro libro che finisce dritto in lista

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  3. Quest'autrice devo recuperarla, me lo prometto sempre e poi non trovo mai il tempo. Tuttavia non credo che comincierò da questo libro nonostante le tue belle parole, ha un qualcosa che ancora mi frena ma sicuramente prima o poi la leggo ne sono molto incuriosita

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    1. Il mio preferito, credo, perché scegliere è davvero difficile, è LEALI!

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  4. anche lei è un'autrice che non ho ancora letto ma di cui sento parlare benissimo. chissà che on la legga grazie ad uno dei prossimi tlis.
    e comunque recensione bellissima!

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    1. Grazie Chicca! Tu DEVI leggerla! Ho convinto anche Chiara😜😜

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  5. Ho letto anch’io questo libro perché tutte mi parlavano bene di Rebecca Quasi, ma a me non ha convinto. Lei scrive bene, ha un linguaggio non banale ma Notte numero zero mi è sembrato poco coerente dal punto di vista dello sviluppo della trama.

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    1. So cosa intendi, perché, anche secondo me, in questo libro ci sono delle zone d’ombra per quanto riguarda la trama. Ma poi lei scrive così bene ed i suoi personaggi sembrano così vivi, che questo piccolo neo è passato in secondo piano!

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  6. Pure qui c'è un'autrice di cui sento parlare bene da quella tipa con la frusta :P
    è nella lista di quelle che vorrei provare a leggere

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    1. Sappi che stavolta io ho convinto “la tipa con la frusta” a dare una possibilità a Rebecca Quasi! E pare che abbia fatto bene!

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  7. Mai letta Rebecca Quasi, anche se sto accumulando i suoi libri sul Kindle! Questo libro, però, lo temo un pochino... Odio i tradimenti e, quindi, non vorrei mi destabilizzasse troppo... Vabbè, sono certa che gli darò comunque una possibilità, va a finire sempre così Ahah Sì, sono un controsenso unico e ne sono perfettamente consapevole XD

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    1. Leggilo.... vedrai che qui il tradimento sarà letto in altro modo!!

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  8. Ludovica, sappi che grazie alle tue segnalazioni mi hai convinta. Ho appena preso in prestito un libro di questa autrice. :)

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