Buongiorno
lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me che è stata
rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio, compresa
Ludovica a cui presto questo spazio. L'idea sembra piaciuta (ha pure
dato spunto ad altri), ne sono veramente felice, questo mese potrete
trovarla anche sui blog: La nostra passione non muore ma cambia colore, I miei magici mondi, Le mie ossessioni librose, La biblioteca del libraio
In
cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i
libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne
compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie
socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi
ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui
social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò.
Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.
Il libro:
Autore: John Niven
Titolo: Le solite sospette
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 12 settembre 2017
Pagine: 346
Trama:
Quando Susan - a causa dei vizi nascosti del marito - si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle «cattive ragazze» non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno piú di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell'ospizio.
Susan ha 60 anni e una vita noiosa fatta di abitudini consolidate, un marito commercialista che le ha permesso di non lavorare, un figlio sistemato e non così vicino, l'hobby del teatro. Di colpo però questa apparenza così prevedibile e monotona crolla, lasciandola piena di debiti e risentimento. Per fortuna in mezzo a tutto questo c’è Julie, amica da tanti anni e sempre presente. Lei conduce una vita insoddisfacente, dopo una serie di delusioni e avventure si ritrova a 60 anni sola, con un lavoro che non le piace e nessuno sbocco futuro, si sente senza speranza. È proprio vero che le idee e le energie vengono fuori nel momento del bisogno ed è ciò che accade alle due amiche, che decidono di riprendere in mano le sorti delle loro vite… rapinando una banca, o almeno provandoci. Cosa hanno da perdere?
Quanto ho riso con questo libro, in certe scene proprio da lacrime agli occhi! Devo ringraziare Ilaria che me l’ha consigliato perché avevo davvero bisogno di ridere.
Di questo autore avevo già letto A volte ritorno, dove avevo riso, ma che mi aveva ispirato riflessioni profonde. Le solite sospette l’ho trovato più leggero, ancor più divertente, anche se qualche elucubrazione me l’ha strappata.
È una storia per certi versi assurda, grottesca, che ho letto velocemente. Un film lo vedo benissimo, me lo sono proprio figurato, la trama porta molto. Veloce, coinvolgente e con personaggi che sono macchiette.
Ho adorato Ethel, una ultranovantenne dalla parlata colorita e pungente, che ha reso tutto ancora più esilarante.
Adoro lo stile di Niven, è irriverente e politicamente scorretto. Il suo humor, tipicamente inglese, è permeato di ironia e spesso ho avuto proprio l’impressione di trovarmi di fronte a una satira.
A me le parolacce non danno fastidio, in questo caso le ho trovate contestualizzate e facente parte dei vari personaggi. Capisco che non a tutti questo stile possa piacere, ma per come sono fatta io è l’ideale. Ha quella sottile vena un po’ cattiva e disillusa che sembra fatta apposta per me.
Ho riso, tanto, ho pensato molto alla vecchiaia e alle aspettative della vita, ma soprattutto ho passato momenti allegri e coinvolgenti. Consigliatissimo.
Voto:
Ora tocca a Ludovica che propone questo libro:
Autrice: Michela Marzano
Titolo: L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore
Editore: UTET
Data di pubblicazione: 29 agosto 2013
Pagine: 206
Trama:
*** Vincitore Premio Bancarella 2014 ***
Michela Marzano guarda dentro di sé, nella propria infanzia, nelle storie amorose, dal rapporto con il padre e con la madre alle relazioni con gli uomini disperatamente desiderati. Ma il suo occhio indagatore, coraggioso, limpido, scopertamente vero, riesce a vedere così a fondo da uscire dai propri confini, per incontrare gli altri. Tutti. Il racconto abbraccia passato e presente: rievoca, osserva, interroga, chiamando a volte in causa altri autorevoli compagni di strada, filosofi, scrittori, sociologi, psicoanalisti. Giunge così a comprensioni parziali, punti d’arrivo che sono solo nuove partenze, nel corso del lungo, turbinoso, amorosissimo viaggio. In ciascuna di queste tappe è impossibile non riconoscersi. «L’amore, in fondo, è quel segreto che ci portiamo dentro.»
Autrice: Michela Marzano
Titolo: L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore
Editore: UTET
Data di pubblicazione: 29 agosto 2013
Pagine: 206
Trama:
*** Vincitore Premio Bancarella 2014 ***
Michela Marzano guarda dentro di sé, nella propria infanzia, nelle storie amorose, dal rapporto con il padre e con la madre alle relazioni con gli uomini disperatamente desiderati. Ma il suo occhio indagatore, coraggioso, limpido, scopertamente vero, riesce a vedere così a fondo da uscire dai propri confini, per incontrare gli altri. Tutti. Il racconto abbraccia passato e presente: rievoca, osserva, interroga, chiamando a volte in causa altri autorevoli compagni di strada, filosofi, scrittori, sociologi, psicoanalisti. Giunge così a comprensioni parziali, punti d’arrivo che sono solo nuove partenze, nel corso del lungo, turbinoso, amorosissimo viaggio. In ciascuna di queste tappe è impossibile non riconoscersi. «L’amore, in fondo, è quel segreto che ci portiamo dentro.»
Questa rubrica per
me si sta trasformando non solo in quella in cui vado a rispolverare libri
ormai dimenticati sugli scaffali, ma quella in cui, con tanta costanza e
pazienza (ah ah! Quale pazienza?) vado a riprendere in mano, fisicamente
proprio, tutti quei volumi che, non si sa per quali assurdi o inequivocabili
motivi, abbia abbandonato a metà, dopo alcune pagine o solo a poche pagine
dalla fine.
Iniziato nel lontano
2018, L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore,
era stato acquistato perché di Michela Marzano non avevo letto niente e volevo
recuperare questo vuoto, ma soprattutto perché non resisto a titoli o citazioni
che si riferiscono alla mia Emily. Emily Dickinson. Credevo fosse un romanzo,
ed invece ho trovato un - manuale? - in cui si parli dell’amore. Ecco, io sono
per definizione innamorata dell’amore, amo i libri d’amore, amo le storie d’amore,
quelle tormentate e passionali, ma detesto con tutta me stessa manuali che
parlino d’amore. Anche quelli, come in questo caso, in cui a farlo è una
scrittrice illustre come la Marzano, la quale colloca qua e là, tra una frase
retorica e l’altra, anche importanti perle filosofiche che mi hanno spinto a
riflessioni e meditazioni.
Ciò che forse
allontana questo manuale da tutti gli altri è che la Marzano non si limita a
parlare in modo altisonante ed idealizzato dell’amore, ma lo fa con molta
introspezione, lo fa regalando anche tanti episodi di vita personale, lo fa
mettendo in luce anche molte sue fragilità, storie che l’hanno fatta diventare
la donna di oggi.
La domanda più importante,
che mi sono posta per tutta la lettura, quella nuova intendo, in cui comunque
ho dovuto ripercorrere il cammino se non completamente almeno in parte, è stata
perché l’abbia abbandonato. È vero che la lettura è inspiegabile.
Alcuni libri arrivano e tu non puoi fare niente per fermare il loro impeto, ti
ritrovi a leggerli senza sapere neanche come siano finiti tra le tue mani, ci
sono altri, purtroppo, che ci portiamo dietro come zavorre. Lo
abbandonai forse perché ero stanca di sentir parlare d’amore in modo quasi
distaccato, ma anche molto lontano dalla mia personale visione. O magari perché
in quel periodo non volevo assolutamente leggere frasi fatte, ridondanti,
retoriche e vuote, volevo azione, energia, ed oggi, a due anni dalla prima e
non finita lettura, oggi, che ho fatto un po’ pace con me stessa, ed ho messo a
riposo l’adrenalina, sono riuscita a trovare in questo volume anche un po’ del
mio essere donna, delle fragilità che ci portiamo dietro, sensi di colpa che
continuano ad incatenarci a vecchie abitudini.
Di sicuro come lei
ho la stessa idea di nostalgia:
«La
nostalgia è fatta di attimi che durano troppo e in cui tutto sembra
improvvisamente facile.
Tutto
quello che si sarebbe potuto fare e non si è fatto.
Ma la nostalgia è bastarda.
Ti
riempie solo di illusioni.
L’amore
e la nostalgia vanno sempre insieme.
Si ama
quando si perde. E si perde sempre.
Il
sonno o la pace. O semplicemente la voglia di alzarsi la mattina.»
Mi aspettavo altro.
Mi aspettavo anche di avere altre reazioni perché, è vero che dopo due anni, il
mio approccio è cambiato lievemente, ma è pur vero che avrei voluto emozionarmi
di più. Almeno un pizzico di più.
Il libro letto da Chiara vorrei leggerlo anche io sembra divertentissimo.
RispondiEliminaQuello letto da Ludovica invece mai sentito
Preso in un raptus qualche anno fa da Libraccio!
EliminaChicca te lo consiglio proprio!
EliminaChiaraaaaaaaaa! Mi hai letto nel pensiero? DEVO RIDERE! Questo mi sembra perfetto!
RispondiEliminaLudo tu devi leggere questo libro, DEVI!
EliminaHo letto anch'io "Le solite sospette" e l'ho adorato! Ethel è il personaggio che mi è piaciuto di più, mi ha fatto ridere moltissimo! :-)
RispondiEliminaEthel è il massimo, mi ha fatto veramente ridere un sacco
Elimina@ Chiara il tuo libro sembra l'ideale quando vuoi staccare da letture impegnative.
RispondiElimina@ Ludovica il tuo libro non lo conoscevo, e non mi sembra sia nelle mie corde.
Sabri io adoro Niven!
EliminaSabrina.... neanche nelle mie😭😭😭
EliminaMi ispirano entrambi, me li segno grazie
RispondiEliminaWow!!!
EliminaSusy te lo consiglio proprio
EliminaDue libri di cui non conoscevo l'esistenza, di questi però quello che mi ha incuriosita è il primo, la recensione di Chiara mi ha conquistata, mentre quella di Ludovica credo che in questo momento non è tra le letture che comincerei
RispondiEliminaNo, infatti. La mia era una sfida con me stessa: riuscire a chiudere qualche cerchio!!!
EliminaFloriana se hai bisogno di ridere vai!
EliminaNiven! Uffa devo recuperare pure questo!
RispondiEliminaLudovica anche io non apprezzai molto quel libro.
Mi fai sentire meno sola...credevo di averlo letto solo io😂😂
Eliminaa me Niven piace proprio
EliminaChiara, ho già sentito parlare del tuo romanzo, mi incuriosisce abbastanza :-)
RispondiEliminaLudovica, non conosco il tuo, ed i libri a mo' di "manuale" non mi hanno mai ispirato troppo, però mai dire mai :-)
Questa volta puoi dire anche....mai!
EliminaSilvia ti consiglio Niven, è proprio da leggere
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