domenica 7 giugno 2020

Rediscovery party "Grip" di Kennedy Ryan

Kennedy Ryan è un'autrice bravissima che ci ha conquistate tutte, così il gruppo già formato per la Shot series è stato coinvolto in questo rediscovery party, per leggere ancora di lei con la sua precedente serie. Quindi grazie a Sara che ha organizzato e alla casa editrice Hope per la copia


Di questa serie avevo già letto in precedenza il prequel, Flow (recensione qui) e recentemente ho partecipato al blogtour, trovate qui la mia tappa.

Il libro:
Autrice: Kennedy Ryan
Titolo: Grip
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 6 febbraio 2019
Pagine: 601
Serie: #1 Grip

Trama:
Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.
E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
è sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.


Grip e Bistrol si sono conosciuti otto anni prima, come narrato in Flow. Nel giro di pochi giorni si sono innamorati, hanno capito di essere fatti l'uno per l'altra e hanno sbagliato, facendo scoppiare il loro legame appena nato. Sono però riusciti nel tempo a trasformarlo in amicizia e soprattutto in collaborazione lavorativa, anche se Grip non demorde perché ha capito che Bristol è l'unica per lui. Potrà bastare la sua determinazione?

Avevo aspettative altissime per questo libro, Flow mi aveva già un po' preparata alla storia e nel frattempo ho letto altri due libri di questa autrice, che ha uno stile magnifico, mi piace proprio tanto come scrive.

La prima metà di Grip però mi ha lasciata un pochino delusa. Non ho tanto sopportato Bristol, che vuole apparire forte e determinata ma in realtà è fragile e insicura. Le sue debolezze però causano problemi a tantissime persone e lei non se ne assume la responsabilità, rivangando episodi passati o accaduti ad altri. Inoltre il ti amo troppo e quindi non va bene non mi è mai piaciuto, per me è una scusa che regge poco. Il tira e molla tra Grip e Bristol l'avrei preferito meno lungo, anche se è servito alla caratterizzazione dei personaggi, che è eccezionale.

Da metà in poi però qualcosa si sblocca e l'autrice introduce una tematica essenziale per questo libro: il razzismo. Questa parte l'ho adorata e l'ho divorata anche perché l'ho trovata non retorica e senza giudizio. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che la Ryan abbia fatto vedere entrambe le campane, non colpevolizzando una parte e santificando l'altra. Quello che emerge è proprio il fatto che è sbagliato fare discriminazioni, punto, indipendentemente dal colore della pelle o dal mestiere che si è scelto di fare. Mi è piaciuta tantissimo l'attenzione che ha messo, il garbo, senza sminuire, ma senza frasi fatte o buonismo. Il fatto poi che abbia anche un pochino sottolineato il razzismo al contrario, cioè verso Bristol in quanto bianca, mi è piaciuto, proprio per l'equità. Come anche che abbia fatto capire che noi bianchi privilegiati con tutte le buone intenzioni del mondo, non possiamo capire cosa voglia dire vivere nella paura.

Associare una tematica così forte a una storia d'amore può essere pericoloso, l'autrice è riuscita però a ritagliare il giusto peso nel contesto della storia, mi è piaciuto come sia riuscita a gestirlo.

Lo stile della Ryan, insieme alla storia così potente mi hanno fatto apprezzare la storia, anche se a volte ho avuto come l'impressione che mi mancassero dei pezzi. Rhys, fratello di Bristol e migliore amico di Grip, ha un passato, credo ci siano libri con lui protagonista che secondo me andavano letti prima, anche altri personaggi secondari citati. L'autrice tappa i buchi mancanti, ma lo stesso l'impressione è di una mancanza, che mi sarebbe piaciuto aver letto.

Grip ha una sua fine, ben definita e anche sofferta. So che c'è un libro ancora successivo, ma il finale non è assolutamente sospeso.

Un libro impegnativo per le tematiche trattate, attualissimo, scritto molto molto bene e con una traduzione accurata. Ma non è solo discriminazione sociale, c'è tanta musica e poesia e una storia d'amore sofferta che, anche se questa non mi ha entusiasmato al massimo, è riuscita a piacermi.
Voto:


Passate a leggere anche le altre recensioni, io vi aspetto prossimamente per Still


8 commenti:

  1. Bellissima recensione Chiara. Sono pienamente d'accordo con te. Però a me Bristol è piaciuta, anche nella prima parte.
    Anche stavolta invece mi tocca dire che le madri non ne escono bene anche se poi ...

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    1. no le madri di nuovo sono da brividi, l'ho notato anche io

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  2. Non conosco, ottima recensione, grazie

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  3. Io pubblicherò la recensione martedì. Visto ciò che sta succedendo negli USA direi che l'attualità di questo romanzo è evidente. Ho apprezzato anche io l'analisi giusta fatta dall'autrice. Per tutta la prima metà del romanzo ho insultato Bristol e il suo masochismo... Non solo era pessima con Grip ma si faceva tanto male da sola... È una protagonista molto decisa nella vita professionale, ma tanto insicura in quella privata. A presto.
    Silvia

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    1. grazie Silvia, passo a leggerti subito. Le letture, quando sono così attuali, sono ancora più indicate, ho apprezzato molto leggere questo libro in questo periodo

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  4. Bella recensione Chiara, non ho ancora letto questo libro ma è nel kindle, come tutti quelli di questa autrice.

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    1. devi recuperare questa autrice Sabrina, tu la adoreresti

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