martedì 30 giugno 2020

Recensione "Il collegio" di Tana French - L'assassino è il maggiordomo

Partecipo per la prima volta a una challenge ideata da Desirée, dove ogni mese viene deciso un giallo o un thriller da leggere e arrivati a metà si fanno ipotesi sul colpevole ecc. Devo dire che mi piace tantissimo questa forma di condivisione di idee, quindi se siete interessati a partecipare ditelo.
Nel mese di giugno la lettura scelta è stata questa:
Autrice: Tana French
Titolo: Il collegio
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 5 maggio 2020
Pagine: 664

Trama:
Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio piú prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.
 
 
 
Il collegio è un thriller psicologico che ha la particolarità di essere ambientato in un luogo solo con la narrazione che si sviluppa su due piani temporali: il passato, con la durata da qualche mese prima dell’omicidio fino al fatto, e il presente, che si svolge in un’unica giornata di inchiesta. 
 
I vari passaggi temporali non mi hanno creato difficoltà, anche il cambio di POV, da prima persona per il presente a terza per il passato, sono stati gestiti bene e hanno contribuito a dare un po’ di ritmo a una storia altrimenti troppo statica. 
 
L’inizio è stato confuso, ho avuto difficoltà a collegare i vari nomi con le persone descritte, i personaggi sono simili e la caratterizzazione avviene lentamente. Questa confusione però è passata a circa metà libro, perché le descrizioni delle varie personalità sono ampie e minuziose, a volte persino troppo, in quanto hanno reso, per me, lenta la lettura che non mi è risultata scorrevole. 
 
Mi è piaciuto lo spaccato di personalità adolescenziali, fa riflettere sul comportamento proprio di quell’età, sulle emozioni provate che sono ingigantite, sull’importanza a quell’età dell’amicizia, sulle gelosie e le invidie, sui dispetti e le dicerie
 
La parte investigativa è incentrata sugli interrogatori e data dalle deduzioni dei due detective. Moran, il narratore del presente, mi è piaciuto, mentre la sua compagna decisamente meno, anche se ho apprezzato la loro intesa lavorativa, si compensano. 
 
Ho intuito l’assassino, il movente e anche chi dà il via alla nuova indagine prima della metà del libro, forse questo ha reso meno interessante il proseguo della lettura
 
Ho avuto un po’ di difficoltà con lo stile che, per i miei gusti, è troppo prolisso e lento, da questo genere io mi aspetto e ricerco altro. 
 
Nel complesso non è una brutta storia, l’idea mi è piaciuta, anche se viene esposta in maniera un po’ noiosa per i miei gusti. 
Voto:

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8 commenti:

  1. Concordo in parte con te, a me non è dispiaciuta la lentezza credo fosse adatta al tipo di storia impostata dalla French. Nella prima parte avevo in mente un'altra sospettata ma poi con la seconda ho intuito chi fosse stato a compiere l'omicidio. Per quanto mi riguarda è stata una buona prima volta con questa autrice

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    1. io invece l'ho trovato un po' troppo lento, infatti me lo sono trascinato.

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  2. Anche io sono rimasta delusa dalla metà in poi sopratutto per il movente, un patto, e per la nota metafisica sparsa qua e la che non ho apprezzato.
    Da 650 pagine e più mi aspettavo un movente più solido e sorprendente.

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  3. Ciao Chiara, avevo già addocchiato questo romanzo ma non sono sicura che lo leggerò: diciamo che mi scoraggia il fatto che tu abbia scritto che sia lento, dato che anch'io in un romanzo di questo genere cerco una certa vivacità!

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    1. grazie Ariel, credo che la lentezza sia proprio voluta, ma io ho un po' faticato

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  4. Io ho faticato all'inizio perchè ho trovato la prima parte molto lenta e non riuscivo a continuare. Da dopo gli interrogatori di Moran con le ragazze ammetto di non essermi più staccata. Si tu avevi indovinato tutto fin da subito, io ci avevo preso solo con l'assassino :P

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