Buongiorno lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me che è stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio, compresa Ludovica a cui presto questo spazio.
Letto un po’ per scommessa, un po’ perché sono dei
mesi che cerco di fare pulizia (in senso buono, eh!)
tra i libri acquistati e lasciati a prendere polvere in libreria, un po’ perché
avevo letto delle recensioni anche molto positive, un po’ perché, con la
vecchiaia, mi sto appassionando al giallo (e chi l’avrebbe
mai detto?).
Cosa ho trovato? Prima di tutto una scrittura di quelle che piacciono a me: ricercata, accurata, esaustiva, ma anche ironica, disincantata, con un retrogusto filosofico che non appesantisce ma regala momenti di riflessione.
Ho trovato una scrittrice che tutto sa e tutto
elargisce, non c’è una minima incertezza nella trama o incongruenze nei
personaggi. Sono descritti minuziosamente luoghi (mi sono innamorata della
Liguria!), fatti e misfatti, si entra non solo nella vita dei protagonisti, Alma (la colf) e Jules (l’ispettore),
ma anche dei loro familiari, di figli con problemi di crescita a carico, di
suocere che con uno sguardo ti fanno l’identikit perfetto, si entra nella mente
di tutti i personaggi che entrano a far parte delle indagini. Tutti, proprio
tutti.
L’estrema cura che la scrittrice utilizza per
rendere noti i fatti, per assecondare le diverse psicologie dei personaggi, ci
dà la misura di quanto il progetto editoriale che è alla base di tutto il
lavoro sia consistente e particolareggiato.
Al centro della serie, arrivata al quinto libro, ma
con un sesto che andrà a chiuderla in primavera, i protagonisti, coloro che,
seppur diversissimi tra loro, o invece proprio per questo, muovono le fila di
ogni discorso. Jules, un ispettore tutto d’un
pezzo, che anche attraverso il suo fisico, spigoloso e dinoccolato, dice a gran
voce quanto sia solitario e schivo il suo carattere, che cerca di risolvere i
casi che gli capitano sottomano, in una Liguria che non è la sua regione e in
una Chiavari di cui non accetta ancora il clima marino, servendosi di ogni mezzo. Dove per mezzo
intende anche una colf conosciuta per caso durante le sue prime indagini, una
colf di cui lui riesce subito a captare uno sguardo più che attento, uno sguardo che va oltre gli oggetti che si conservano, oltre
le parole che si pronunciano.
Perché questo è un po’ il super
potere della nostra Alma, ma è anche la parte che lei detesta più di se
stessa. Odia questa sua necessità di dover andare dentro
le cose e non sapersi accontentare della superficie. Vorrebbe non seguire quel
suo ispettore spilungone, che pure l’ha fatta dopo tanti anni sentire di nuovo viva, ma non ce la fa: si fa coinvolgere,
deve sapere, deve dire quello che ha visto, sentito, odorato.
Jules ed Alma, che anche a guardarli non potrebbero
essere più diversi, sono, invece, perfetti insieme. Non sentimentalmente
parlando, anche se io arriverò all’ultima riga dell’ultimo romanzo sperando che
l’uno nell’altra possano trovare quello che non cercano ma che potrebbero
avere, però no, intendo solo come coppia di amici, di due che si parlano (e si
capiscono) con alzate di sopracciglia e sventolii di mani.
Non so cosa mi aspettassi all’inizio di questo
viaggio, ma so che ho trovato qualcosa che mi ha fatto sorridere, mi ha fatto
fermare a pensare, mi ha fatto interrogare su tanti meccanismi che ci
circondano ma di cui non riusciamo a darci spiegazioni.
Merito tutto, ovviamente, da attribuirsi al deus ex
machina, Valeria Corciolani, che con delicatezza, ma anche senza fare sconti a
nessuna coscienza, muove i fili e si destreggia benissimo nelle menti altrui.
Bellissimo libro, che tutti, ma proprio tutti,
dovrebbero leggere.
Vabbè cosaceevo dirti. Recensione meravigliosa
RispondiEliminaStavolta è più colpa tua che della Comandante! Mi piace tantissimo la Corciolani. Si è capito?
EliminaDico sempre che voglio recuperare questa autrice... Ce la farò?
RispondiEliminaDevi farcela perché davvero ne vale la pena
EliminaHo segnato questo libro in tbr da troppo tempo... Mi sa che è ora di leggerlo! Grazie, Chiara, per la tua recensione!
RispondiEliminaGrazie a te!
EliminaCiao Ludovica! Amo i gialli e la Liguria è la mia seconda casa... quindi mi segno questo romanzo!
RispondiEliminaEd allora non puoi non leggerlo!
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