mercoledì 2 dicembre 2020

Recensione "La vita invisibile di Addie LaRue" di V.W. Schwab

Il libro:
Autrice: V.E. Schwab
Titolo: La vita invisibile di Addie LaRue
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 24 novembre
Pagine: 492

Trama:
E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?
Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.
Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.
Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.
Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.
 

 
 

 
 
Cosa saresti disposto a fare per realizzare il tuo sogno? Addie, per la sua libertà, è pronta praticamente tutto e pur di ottenerla sacrifica persino la sua anima
 
Il libro parte da questo principio, il sacrificio di una ragazza per non soccombere alle esigenze della sua epoca, per non avvizzire. Siamo nel 1714 in un villaggio francese e Addie nonostante le abbia provate tutte, sta per sposarsi, non per amore. Così rischia tutto e invoca un demone che la accontenterà, privandola però di una cosa importantissima: il suo ricordo. Infatti la gente non avrà ricordi di lei, né passati né presenti, lei è destinata a essere dimenticata. Ma allora che libertà c’è se non si può tramandare?
 
Questo libro apre le porte a tematiche molto forti, quali l’importanza della memoria e la tristezza della solitudine. È una lettura che rimanda proprio a riflessioni profonde, filosofiche. Ammetto che leggendolo le domande che sono scaturite sono state molteplici, di non così facile risposta.
 
La struttura è suddivisa in due piani temporali, passato e presente. Trovo che l’autrice abbia gestito benissimo questo particolare, svelando di volta in volta il necessario per comprendere meglio. Non mi è pesato questo cambio anzi, ha reso un po’ meno statica la lettura, che però ho trovato lenta. 
 
Adoro la Schwab, mi piacciono le sue storie e ho percepito la cura che ha avuto per Addie LaRue. In questo romanzo ho trovato lo stile ricercato, onirico, poetico, però per me lento, a tratti noioso. L’azione passa in secondo piano rispetto alla parte introspettiva, come il tipo di storia vuole, e questo un po’ l’ho patito.
 
Mi sono piaciute le descrizioni delle ambientazioni, sia francesi che americane. Ho apprezzato la cura dei dettagli delle varie epoche.
 
I personaggi sono il traino del libro, soprattutto Addie, che è caratterizzata benissimo. Di lei ho apprezzato soprattutto la modernità, il non voler sottostare ai dettami della società, il voler inseguire il suo sogno. La sua malinconia, però, mi ha reso più difficile provare empatia, a volte la sua solitudine è stata proprio schiacciante, così come la sua insoddisfazione. 
 
Con lei ci sono due coprotagonisti: Luc – l’oscuro- e Henry. Ovviamente ho amato molto Luc, ho un debole per questo tipo di personaggi ambigui, con tratti tipicamente negativi. La sua ossessione per Addie mi ha affascinata molto. Di contro Henry non mi ha fatto provare emozioni forti, mi è abbastanza scivolato. Lui è il buono, è quello che “sblocca” la situazione ricordando, ma finisce lì. Forse mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento su questi due personaggi.
 
Un altro particolare che ho apprezzato è l’importanza riguardo all’arte, in tutte le sue forme. Un bellissimo modo di darle valore.
 
Il finale è struggente e non sono sicura che mi sia piaciuto, forse l’avrei preferito meno aperto.
 
Un libro con un’idea particolare, curato nel dettaglio, con un ritmo lento, ma che si legge con piacere.
Voto:

 
Ringrazio la casa editrice per la copia
 
Voi l'avete già letto?
 

 
 
 
 
 

6 commenti:

  1. Credo che da questo libro sia stato tratto il film "Adeline", non penso di leggerlo non mi attira per nulla... Bella recensione come sempre.

    RispondiElimina
  2. Sembra interessante, metto in lista, ottima recensione, grazie

    RispondiElimina
  3. Anche io l'ho trovato lento, però l'epilogo ambiguo mi è piaciuto XD

    RispondiElimina