venerdì 26 febbraio 2021

Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Sulla sedia sbagliata" di Sara Rattaro

È arrivato il turno di questa rubrica, oggi tocca a Ludovica. 
 
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
 
 
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.
 
 
La parola di febbraio è:

C U O R E

Ha scelto questo titolo: 
Autrice: Sara Rattaro
Titolo: Sulla sedia sbagliata
Editore: Garzanti libri
Data di pubblicazione: 28 maggio 2015
Pagine: 157

Trama:
Ci sono cose che solo una mamma può capire. E che, purtroppo, solo una mamma può sentire. Una madre rimane sempre una madre. Non smette mai di esserlo. Qualunque cosa accada. Anche quando non esiste nulla di più difficile al mondo. Lo sa bene Francesca, che ogni settimana va in carcere a trovare suo figlio accusato di un reato gravissimo: omicidio. Lei che continua a domandarsi dove abbia sbagliato. Perché negli occhi di Andrea fatica a riconoscere il bambino che ha cresciuto. Ma il suo cuore non può fare altro che proteggerlo.
È la missione di ogni madre. Proprio quella missione che Teresa sente di aver fallito nel momento in cui sua figlia le è stata strappata via troppo presto in un incidente d’auto. Lei non era lì a difenderla per non lasciarla andare. Un dolore troppo grande che l’amore materno di Teresa non riesce ad accettare, al punto da creare una realtà diversa in cui la ragazza gira ancora per la casa a portare luce con il suo sorriso. Francesca è la madre di un carnefice, Teresa la madre di una vittima. Eppure sono solo due donne che devono in qualche modo superare la sconfitta delle loro speranze, dei loro sogni di un futuro felice per i figli. La loro sofferenza assume le stesse tonalità, usa le stesse parole, piange le stesse lacrime. Perché il confine tra l’errore e la verità si confonde. Non è mai netto. L’amore più puro può trasformarsi in un peso troppo grande da sopportare. Può fare male o far sbagliare. Ogni storia ha le sue zone di luce e le sue zone di ombra.



Difficile leggere la Rattaro quando hai il cuore a pezzi di tuo, quando cerchi di arrancare tra le ore di una giornata in cerca di aria, perché sai già in partenza che le sue parole ti faranno riflettere, capire, saranno dei macigni che si depositeranno sullo stomaco, ma tu non potrai fare a meno di ascoltare quello che l’autrice ha da dirti.

 

Tante storie in una, tanti cerchi che si chiudono nei cerchi dell’altro, tanto dolore, per un figlio messo in carcere, per un figlio morto per incidente, per una figlia malata di anoressia, per un figlio malato di vita ma impossibilitato a farlo, per un figlio in attesa di trapianto.

 

Tante storie in una, con un comune denominatore: genitori che si sentono in colpa, che vivono per salvare i figli, che non accettano la morte dei propri figli, genitori che si sentono responsabili delle scelte dei figli,  genitori che li opprimono e che poi ne pagano le conseguenze con al vita.

 

Come è nel suo stile, Sara Rattaro non ci va leggera, spara una storia sull’altra senza mettersi i guanti, senza usare artefici, ci pone davanti alla nostra coscienza, di genitori e figli indistintamente, senza lasciarci il tempo di pensare. E fa bene.

 

Argomento del mese era cuore, e credo che mai libro potesse essere  più indicato per un soggetto del genere. Non solo una copertina bellissima, dall’effetto visivo attanagliante, ma una storia che parla di cuore ed arriva dritta al cuore.

 

Ormai con la Rattaro vado sul sicuro, perché so di trovare ancora più interrogativi di quanti non ne abbia abitualmente, ma so anche che lei fornirà tutte le chiavi per trovare il nostro senso. Quello che fa della storia la nostra storia. 

Voto: 4*
















Le altre recensioni




15 commenti:

  1. io la Rattaro la leggo sempre con piacere ma sempre quando nel giusto stato d'animo perchè i suoi libri sono ogni volta un colpo al cuore. E anche questo mi sa che lo è, quindi prendo temp, ma prima o poi lo recupero

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    1. Io l’ho letto nel momento per me meno indicato (la morte di mio padre), ma ti assicuro che ha aiutato!

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  2. Ho letto un libro per ragazzi di quest'autrice e mi era piaciuto molto, sono curiosa di leggerla anche in un'altra versione ma questo per il momento non fa per me viste le tematiche trattate. Sono contenta che a te però sia piaciuto

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    1. A parte un paio di libri suoi, di cui non ho sopportato i protagonisti d la loro evoluzione, reputo i suoi romanzi indispensabili. Per il cuore!

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  3. Io amo la Rattaro e la leggo sempre con piacere. Questo non lo avevo letto, ma segno per una prossima lettura

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  4. Mai letta la Rattaro, ma ora sarei anche curiosa di "conoscerla" :) Grazie per questa recensione!

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    1. Alcuni suoi romanzi fanno male al cuore per quanto reali, veri, intimisti.

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  5. Sei stata coraggiosa e bravissima come sempre

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  6. Un libro della Rattaro è un libro che va letto in momenti particolari, ho nella mia libreria tutto ciò che ha scritto finora, anche quelli per ragazzi, perché non posso farne a meno, il suo stile, la sua scrittura e soprattutto le sue storie sono difficili da raccontare ma stupende da leggere

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    1. A volte anche difficili da leggere: ti smontano vita è cuore!

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