Autrice: Alessia Coppola
Titolo: Alice from Wonderland
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 20 aprile 2015
Pagine: 279
Trama:
Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland?
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia?
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto.
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile.
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile.
Sottomondo non è mai stato così sopra.
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.
Mi sentivo in prigione. E nessuno è schiavo se in possesso
della verità.
Questo libro è un retelling della
famosa fiaba di Lewis Carroll. Siamo nella Londra Vittoriana e una ragazza si
ritrova a vagare per le strade senza memoria, non sapendo chi è. Pian piano,
attraverso qualche flash back e l’incontro con un ragazzo dal modista, i
ricordi riappaiono e sono incredibili.
Conoscevo qualcun
altro a cui piacevano da impazzire quei biscotti. Addentai un altro boccone,
con la speranza che mi venisse in mente, ma nulla. Mi rimaneva solo l’aroma
pungente sul palato e tanto buio nel cuore.
L’idea di questo libro è geniale,
anche l’espediente alla base di tutto. Scoprirla mi ha colpito, ci vuole una
fantasia molto creativa per immaginarlo. Forse però per me è stato persino
troppo. Io amo i fantasy, ma ad un certo punto di questa lettura ero
sopraffatta. Troppi personaggi, tutto troppo strano. Il modo di parlare del
cappellaio matto l’ho trovato stancante. Capisco che fa parte del suo
personaggio, ma per me è stato faticoso.
L’ambientazione è descritta molto
bene, mi è piaciuto l’incastrarsi della realtà con la finzione, personaggi
realmente esistiti insieme a quelli della fiaba. Anche la caratterizzazione dei
personaggi è minuziosa. Molto preciso tutto, a volte persino troppo, in alcuni
momenti mi sono annoiata. Io soffro le descrizioni tanto dettagliate, anche se
capisco che servono. In questa storia però i personaggi sono molti e tutti ben
specificati, per questo se da una parte mi ha fatto entrare bene nella storia,
dall’altra mi ha stufato un po’.
Ci sentivamo fuori
posto, ma era normale per due che come noi non potevano mai essere al posto
giusto nel momento giusto. Eravamo i controcorrente, gli emarginati. Il Cappellaio
e io eravamo fili distorti in un arazzo perfetto.
Credo di essere stata
insofferente soprattutto perché non ho provato simpatia né per Alice né per
Edmund. Per tutto il libro, fine compresa, ho tifato per Algar, il brucaliffo. È
l’unico che mi ha veramente colpita e conquistata. È tormentato e misterioso,
ma anche quando ha fatto cose sbagliate (è il cattivo della situazione), ho
provato simpatia nei suoi confronti, l’ho scusato.
Il finale (finali?) lascia a
bocca aperta e curiosi di scoprire cosa può succedere ancora, non me l’aspettavo.
Volevo ancora dire che lo stile
di scrittura dell’autrice è molto curato. Preciso, senza errori e molto
dettagliato.
E piansi di gioia
perché quella che vedevano i miei occhi era proprio Wonderland
Il fatto che non mi sia piaciuto è dovuto proprio alla
storia, per me troppo complicata e contorta, che non è riuscita a conquistarmi.
È però un libro brillante, scritto bene e molto particolare.
Ho letto talmente tante recensioni positive che sono un po' sorpresa di leggerne una negativa. Mi ispira, però ho una brutta esperienza con i retelling di Alice, perciò sono molto, molto indecisa.
RispondiEliminaOh Giusy, ti capisco. A me non è piaciuto neanche quello della Howard, allo stesso modo di questo. Ho capito che non fanno per me.
EliminaCredo di non averlo ancora detto finora, quindi lo dico adesso: sono felicissima che tu abbia aperto questo blog, sinceramente! Perché qui puoi trovare quella bella narrativa moderna, ma anche i fantasy, senza però tutte quelle stucchevoli pubblicazioni Newton Compton che tappezzano e intasano la blogosfera. Quindi, Chiara, grazie!
RispondiEliminaA proposito della tua recensione di questo libro (che mi tenta e mi chiama da tanto, da troppo), devo confessarti che a dispetto di una valutazione non molto entusiasta, il modo in cui hai presentato il tutto mi ha decisamente convinta.
P.S. Avrei bisogno di un parere. Tu hai letto "The queen of the tearling"? Se sì, cosa ne pensi?
Rosa, grazie mille, sono onorata dalle tue parole. Mi dispiace deluderti però, leggo anche i libri stucchevoli della Newton, soprattutto d'estate (ne sto recensendo uno per la prossima settimana). Mi piace variare, a leggere lo stesso genere mi annoio.
EliminaPer questo libro non potevi farmi più felice: non mi ha conquistata ma credo sia un problema mio e se ti ho incuriosito ne sono contenta. Se lo leggerai verrò subito a leggere il tuo pensiero.
Per finire The queen of the Tearling è meraviglioso! Io l'ho amato tantissimo, anche il seguito e merita di essere letto (ho fatto le recensioni sul blog La biblioteca del libraio se vuoi sbirciare). Grazie ancora Rosa
Adoro i retelling, e la Dunwich fa un gran lavoro con gli autori di cui si occupa. Prima di leggere questo però vorrei prima dedicarmi all'originale di Carroll, perché - shame on me - ancora non l'ho letto...
RispondiEliminaCiao Eva, è vero la Dunwich fa un bel lavoro, ho letto altro e ho sempre trovato molta cura, cosa non scontata ultimamente. Ti conviene leggere l'originale prima, perché i riferimenti sono molto e fa piacere scoprirli
EliminaMi sa che sono l'unica sulla faccia della terra a non conoscere ancora la storia di Alice XD
RispondiEliminae allora devi rimediare Valentina!
EliminaOttima recensione, Chiara :) hai espresso il tuo parere e gusto personale facendolo con molto rispetto!
RispondiEliminaIo prima o poi voglio dare una possibilità a questo romanzo ^.^ mi incuriosisce parecchio... non appena avrò il tempo penso che scaricherò l'estratto da Amazon per capire se può piacermi o meno :3 ne ho sentito parlare abbastanza bene comunque!
Grazie Denise! Secondo me fai bene a scaricare l'estratto così capisci subito se lo stile può piacerti.
EliminaTu sai che io adoro Alice, e questo mi è piaciuto molto. D'altronde anche sull'altro retelling siamo in disaccordo.
RispondiEliminaLo so Dolci, mi sono buttata su questo libro proprio per le tue parole. Entrambi sono piaciuti molto, credo proprio che sia un mio problema
EliminaOk, se prima mi entusiasmava ora mi è passata la voglia. Chiarè sai ormai che faccio fatica a leggere i fantasy e quando sono così descrittivi e con troppe situazioni proprio non ce la faccio. Passo. La cover comunque è qualcosa di stupendo ma la Dunwich è sempre geniale ^-^
RispondiEliminala cover è veramente bella. Non è il libro che fa per me ma è piaciuto a tantissimi, ma se non ami quelli troppo descrittivi o eccessivamente strani lascia perdere
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