Recensione in anteprima "Non pensavo fosse amore" di Brittainy C.Cherry - Un mondo di emozioni: Brittainy C.Cherry's World

Buongiorno, si conclude con la recensione in anteprima del libro in uscita oggi, questo evento dedicato a Brittainy C.Cherry, autrice che stimo sempre di più

Camminando tra le pagine - Leggendo romance - Il regno dei libri - I miei magici mondi

Sui vari blog interessati troverete la recensione. Ringrazio ancora Ely e Susy per avermi coinvolta e la casa editrice per la copia digitale.

Autrice: Brittainy C.Cherry

Titolo: Non pensavo fosse amore

Editore: Newton Compton

Data di pubblicazione: 6 giugno 2019

Pagine: 416

Trama:

Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa, smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai aspettata che avesse un’anima tanto tormentata. E da quell’istante l’ho visto sotto una luce diversa. Lentamente i miei pensieri hanno cominciato a concentrarsi su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di volere. Desideravo che Jackson fosse mio, anche se sapevo che non era fatto per amare.

Grace è veramente a pezzi. Suo marito l’ha lasciata e tutto il suo mondo sembra crollarle addosso. Si sente incompleta per molti motivi, tra cui i problemi che hanno portato l’allontanamento della coppia e anche l’educazione ricevuta, da vera Signora del Sud (Stati Uniti), tutta casa e chiesa. Nel suo caso ancora di più perché il padre è il pastore del paese dove ha vissuto fino a quando si è sposata e dove deve ritornare per l’estate. 

È sorprendente come una tragedia possa cambiare una persona per sempre.

Quando ci sembra di aver toccato il fondo, casa è il primo posto a cui pensare, per leccarsi le ferite e provare a ricominciare, ma per Grace non è proprio così. Oltretutto la città di Chester è piena di bigotti, pronti a giudicare e condannare, prima fra tutti sua madre.

Grace troverà conforto proprio dall’ultima persona immaginabile, Jackson, il ragazzo cattivo, mostro, reietto della città. Perché la sua non è cattiveria, ma rabbia, e dietro la facciata c’è un mondo da scoprire.

Eravamo il classico cliché: la brava ragazza della porta accanto e il mostro dietro l'angolo. Eravamo gli opposti perfetti per la tempesta perfetta e lei mi stava chiedendo di essere il suo prossimo errore, il suo sbaglio più grande.

Ho divorato questo libro in due giorni, non riuscivo a staccarmi. L’autrice ha di nuovo compiuto la sua magia con me, facendomi entrare nella storia da subito e in maniera totale. Ho proprio faticato a posare il kindle, potendo avrei fatto una tirata unica.

Ho adorato il libro, nonostante qualche particolare non proprio nelle mie corde. Sono però stata coinvolta come poche altre volte. L’autrice ha uno stile unico, che cattura dalla prima riga e non ti molla più: devi sapere, devi leggere!

A volte, tutto ciò di cui si ha bisogno è qualcuno che ascolti i battiti irregolari del tuo cuore.

L’ambientazione è quella del tipico paese non troppo grande dove tutti sanno tutto di tutti, pieno di gente che non si fa scrupoli a spettegolare e dire cattiverie. Sono cresciuta in un posto simile e so quanto questo possa fare male, anche se sotto certi aspetti l’autrice ha enfatizzato troppo i personaggi, rendendoli spesso stereotipati. 

Ho amato molto Jackson perché è un ribelle, almeno all’inizio, e pieno di rabbia. Deciso, coraggioso, forte, pieno di problemi. Sono però stupita dal mio apprezzamento a Grace che, nonostante le sue fragilità e il suo voler essere perfetta a tutti i costi, è riuscita a conquistarmi. Lei è buona, da far quasi schifo, e nonostante questo io l’ho adorata. Se mi conoscete sapete quanto questo sia strano. Il merito è proprio dello stile della Cherry, che permette di provare un’empatia fortissima, sempre, in ogni situazione.

Era come se ci vedessimo davvero per la prima volta. Mentre lo guardavo negli occhi, riconobbi qualcosa che sentivo io per prima nell'anima: solitudine.

Un esempio fra tutti il finale che, per i miei gusti, è troppo zuccheroso, tutti diventano troppo buoni. Se dovessi raccontarlo alzerei gli occhi al cielo. Leggendolo però mi sono commossa, non poco, e l’ho vissuto con un trasporto che non provo spesso. L’autrice si merita ogni complimento per questo, è una capacità rara.

La storia mi è piaciuta, parla di seconde opportunità, di redenzione, di come sia sbagliato giudicare dalle apparenze. Spesso avrei preso a sberle qualcuno, molte volte ho trovato eccessive sia situazioni che caratterizzazioni, però funziona, benissimo. A fine lettura ho provato una sensazione di appagamento. Sono stata proprio contenta di leggere questo libro, ve lo consiglio!

Voto: