Buongiorno lettori, anche quest'anno prosegue questa rubrica, che adoro sempre di più, nata da un'idea di Rosaria e che adoro sempre di più.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.
L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Graziella del blog Libri e librai.
Guardando tra le sue recensioni ho trovato questo libro, che avevo comprato già da un po', così ne ho approfittato:
Autrice: Chitra Banerjee Dikaruni
Titolo: La maga delle spezie
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 6 febbraio 1997
Pagine: 290
Trama:
Autrice: Chitra Banerjee Dikaruni
Titolo: La maga delle spezie
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 6 febbraio 1997
Pagine: 290
Trama:
C'è una vecchia signora indiana in una bottega di Oakland, in California. Alla ricerca del sapore piú squisito, o del sortilegio piú sottile, sfiora polveri, semi, foglie, bacche. È Tilo, la Maga delle Spezie, e questo romanzo è la sua storia: dallo sperduto villaggio indiano dove la rapiscono i pirati, fino in America dove la magia delle spezie le permette di aiutare chi si è lasciato l'India alle spalle. E dove i poteri di Tilo finiranno per vacillare sotto l'onda di una passione che la esporrà alle conseguenze piú straordinarie e terribili.
La Maga delle Spezie è una favola di fragranze, di aromi, di isole arcane, di un amore proibito. E, soprattutto, di una magia che si annida nel piú quotidiano, e violento, dei mondi possibili.
Ho comprato questo libro tempo fa, spinta dalla cover ma soprattutto dal nome dell'autrice, di cui avevo letto e amato tantissimo Sorella del mio cuore e Il fiore del desiderio (quest'ultimo però mi aveva lasciato una tale malinconia da farmi aspettare per anni prima di rileggerla).
La maga delle spezie non è stato come mi aspettavo. Dentro non ho trovato uno spaccato dell'India come è stato per gli altri libri dell'autrice ma una storia che ho faticato a capire. Credo che possa entrare nel cosidetto Realismo magico, che io non sono sicura di comprendere e apprezzare.
Il libro ci racconta di Tilo, la maga, della sua vita e di come è arrivata ad aprire il suo negozio in America, e lo fa attraverso le spezie, raccontando in maniera concatenata le varie caratteristiche di queste.
Non ho sopportato la protagonista fin da subito e non sono riuscita a entrare in sintonia con lei; questo ha appesantito la lettura che ho trovato lunga e noiosa.
Il mio problema è proprio il tipo di racconto, che ha qualcosa di onirico e spirituale. L'India è anche questo, ma per come sono io, è difficile sia da leggere che da acquisire. Ho proprio faticato e quindi non sono riuscita ad apprezzare gli insegnamenti che lascia, che sono molti.
L'autrice scrive benissimo e questo ha aiutato anche nei vari salti temporali di cui il libro è pieno. Non ho trovato difficile star dietro a questo aspetto, più che altro la mia attenzione tendeva a vacillare ogni pagina.
Non è un brutto libro, tutt'altro, semplicemente non è assolutamente adatto a me. Credo lo regalerò a mia madre, che ama tantissimo questo tipo di storie surreali.
Il libro non l'ho letto e non lo conoscevo, ma ho visto il film e l'ho trovato carino.
RispondiEliminaBella recensione Chiara.
Non sapevo del film, grazie
EliminaIo non conoscevo il libro tantomeno il film di cui parla Sabrina. Come te i romanzi di questo tipo non sono propriamente il mio genere. Quindi non lo segno tra le mie letture future
RispondiEliminaNon è proprio il mio né il tuo
EliminaCavoli, anche io ho comprato questo libro attirata dalle spezie (ho una specie di ossessione segreta, che ormai non è più segreta). Che delusione 😭😭😭
RispondiEliminaMagari poi ti sorprende, chissà
EliminaA me il libro piacque molto, ma come dici giustamente tu non è effettivamente un libro per tutti! Mi è comunque piaciuto il tuo punto di vista, interessante 😉
RispondiEliminaGrazie Alessia, mi fa tanto piacere il tuo commento
EliminaCiao Chiara, sono molto legata a questo libro che ho letto due volte. Mi è stato regalato da mio zio e c'è tutta una storia dietro. Amato. Ma comprendo le difficoltà che tu elenchi. Tendenzialmente non sarebbe nemmeno un libro "alla me" ma io lo lessi con un altro spirito, quindi è diventata un'eccezione. Bellissima recensione.
RispondiEliminaSono contenta che a te sia piaciuto così, è bello quando i libri hanno questo potere
EliminaGrazie cara per la tua sincera recensione, anche io non amo molto i salti temporali nel tempo...non sono una grande lettrice e sicuramente non leggerò questo libro, anche perché al momento culture e religioni di altri paesi non mi attraggono!
RispondiEliminaFai bene a lasciare stare allora, grazie di essere passata
EliminaNon conosco l'autrice e neanche il libro, anzi non mi è mai capitato di vedere la copertina che invece è molto carina, ma letta la tua recensione sono più che convinta che non sia un libro adatto a me
RispondiEliminaPeccato, la copertina ispirava tantissimo
EliminaNon conoscevo questo libro però non credo di leggerlo.
RispondiEliminaSe non ti ispira fai bene
EliminaNon conoscevo questa autrice, la trama sembrava interessante.
RispondiEliminaMi dispiace che non ti sia piaciuto.
Dispiace anche a me
EliminaNon mi attirava già dalla copertina, dopo le tue parole sono ancora più convinta a non leggerlo
RispondiEliminaLascia stare
EliminaGrazie mille per la tua recensione. Eviterò la sua lettura e ne preferirò altre allora più piacevoli :)
RispondiEliminaGrazie Desi
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