domenica 21 giugno 2020

Recensione doppia "Alakim. Le catene dell'anima" di Anna Chillon

Grazie Dolci per la grafica

Ho letto anche questo terzo libro insieme a un gruppo di lettura, il gruppo facebook nel quale interagiamo lo trovate qui.

Oggi potete trovare anche le recensioni di Chicca , Rosa Dolci. Qui invece trovate anche quella di Ludovica oltre che la mia

Il libro:
 Autrice: Anna Chillon
Titolo: Alakim. Le catene dell'anima
Editore: Self
Data di pubblicazione: 25 giugno 2017
Pagine: 407
Serie: #3 Alakim

Trama:
Combattere pur avendo perso le forze,
scoprendo sentimenti avversi,
facendo della propria debolezza la propria arma.
***
Con i nuovi arrivi in città, una grande minaccia incombe su Alakim. Privato del potere e stremato da una fame che non è più in grado di soddisfare, diviene facile preda dei suoi nemici.
Questa volta lottare insieme a Nicole e Muriel non gli basterà a salvare se stesso e tutti coloro che lo circondano da un male che dilaga inarrestabile, contagiando Marsiglia intera.
Questa volta ciascuno dovrà porsi dinnanzi allo specchio per scoprire l’origine della propria fragilità e svelare i reconditi sentimenti dell’animo.
Perché la vera forza sta nel guardarsi dentro, faccia a faccia con i propri demoni, accogliendo qualunque realtà venga rivelata, per quanto dura essa sia.

ATTENZIONE: contiene scene esplicite di violenza e sesso. 



di Chiara
Più che una recensione questo sarà uno sfogo, perché ne ho bisogno. Ho letto questo libro, come gli altri della serie, in un gruppo di lettura e mi sono già tolta diversi sassolini (veri e propri massi in realtà) man mano, quindi non sarà una novità né per l’autrice né per le partecipanti.

Ci sono rimasta male, malissimo. Questo libro manca proprio di una struttura, di un progetto preventivo di trama, cosa confermata nelle note finali. Per mio gusto personale questo è un difetto, grande. Io voglio che ci sia un perché nella trama, soprattutto quando si parla di un terzo libro di una quadrilogia. Deve esserci qualcosa che lo colleghi ai precedenti, deve avere un plot suo, che si evolve. Io qui non l’ho trovato e mi è pesato, in alcuni punti mi sono proprio annoiata, in altri mi è venuto il nervoso e la voglia di scaraventare il kindle fuori dalla finestra. Ci sono poi stati invece alcuni capitoli che mi sono piaciuti, e tantissimo, ma così tanto da farmi urlare perché io volevo questo, volevo un libro come il cap.11 o il cap.21, lo bramavo proprio, arrivata a questo punto della storia e ne avevo bisogno!

Mi ha infastidito Muriel, ho odiato Nicole, ho detestato Elizabeth (la sua parte l’ho proprio trovata eccessiva e inutile alla storia, un di più tranquillamente evitabile). Da Sam mi aspettavo molto, invece è stato messo in un angolino con giusto una comparsata neanche così eclatante.

In compenso Alakim mi piace sempre di più (tranne che per quel viaggio mentale e spirituale che mi sa troppo di Muriel e decisamente poco di lui). Lo adoro, tantissimo, quasi quanto Lucius, che compare poco (troppo poco mannaggia) ma lascia il segno.

Ho patito molto lo stravolgimento di alcuni personaggi e il tornare indietro su questioni già abbondantemente affrontate, per esigenze di una trama che comunque ho trovato debole e mal gestita.

Dopo tutto questo lamentarmi però devo anche dire che la Chillon scrive benissimo, ma proprio tanto. Nonostante tutto questo fastidio infatti non ho così faticato a leggere il libro, che è piuttosto corposo, e sono riuscita ad apprezzare alcune cose. La sua penna è elegante e io la adoro. Trovo inoltre che sia una delle migliori autrici a scrivere le scene di sesso, soprattutto quello non convenzionale. Mi ammalia.

Ringrazio di non aver dovuto aspettare due anni per leggere questo libro, ne sarei uscita arrabbiatissima e spero anche che l’ultimo della serie arrivi presto, ormai sono curiosa e devo sapere. Incrocio tutto.
Voto: 




di Ludovica

Il secondo libro mi è piaciuto molto, aspettavo con ansia il terzo per approfondire la conoscenza di Muriel, (non in senso prettamente spirituale), per vedere che fine facesse Nicole (speravo con tutte le mie forze che ci saremmo liberati di lei) e soprattutto per dare un senso ad Alakimael e Zaphkiel. Sia chiaro, non un senso qualunque ma proprio quel senso che avrei voluto già dal primo momento che il Capitano dei Troni apparve in Chiesa.

I presupposti c’erano, diciamo che anche la mia sete di conoscere Muriel nel profondo sia stata esaudita, purtroppo non ci siamo liberati di Nicole, ma avendo toccato in questo volume davvero il fondo del fondo del fondo, in scelte più immature ed insensate di quelle fatte fino ad ora, ho archiviato definitivamente i miei giudizi su di lei. Alakim, al quale io continuo a preferire Muriel, come anche i muri avranno capito, risalta in questo volume per tutte le sue diverse entità: assassino senza pietà, amico leale, amante appassionato, salvatore geloso e possessivo. Che dire di Alakimael e Zaphkiel? La scena più bella e sensuale e spirituale insieme e sentimentale e romantica e forte dell’intera saga per me è racchiusa nel loro incontro, rivisto attraverso l’ipnosi di Alakim. Finalmente capiamo le parole del Capitano del volume precedente, quando aveva lasciato intendere ad Alakim che loro due, insieme, avessero uno storico, un qualcosa che andasse oltre. Ed ora finalmente sappiamo che sì. Loro due erano insieme molto altro.

Come dicevo all’inizio, avevo moltissime aspettative su questo terzo volume, soprattutto perché volevo capire ma volevo anche che la storia andasse avanti, che desse delle risposte, che si confermasse anche un ritmo più avvincente e tenace, ed invece ho avuto come la sensazione che l’autrice inserisse nuovi personaggi a raffica, altre storie che si intrecciassero a quelle già esistenti, solo per non tirare le fila di tutti i discorsi iniziati e non portati a termine!


Perché aspetterò con ansia il quarto? Perché la fine del terzo è da infarto: in un capitolo è concentrato il tutto che avrei voluto vivere per tutta la lettura!
Voto:




9 commenti:

  1. Vedo che siamo molto concordi anche su questo libro. Come Chiara anche io ho trovato assolutamente inutile la presenza di Elizabeth che mi ha solo fatta incavolare e basta. Non ha dato alcun apporto al romanzo.
    Come Ludovica ho amato molto il ritorno al passato che ha visto protagonisti Alakim e Zaphkiel e vorrei più momenti così. Confido nel quarto. E adesso aspettiamo.

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  2. A me la coppia Yoliah Elizabeth non ha dato particolarmente fastidio. Nicole... lasciamo stare. Personaggi maschili eccezionali.

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  3. Anche a me Yoliah ed Elizabeth non hanno dato così tanto fastidio, Nicole continua a non essere all'altezza dei personaggi maschili ma pazienza così li fa risaltare molto di più.

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  4. Elizabeth non ha avuto alcun senso per me, se non in relazione a Yoliah, che pure è un bel personaggio ma poteva essere ridotto. A me dispiace per Nicole, alcune volte è indifendibile, ma non posso detestarla più di tanto 🤗 Nel complesso qualche difetto c'è, però concordiamo che leggere il quarto sarà imprescindibile!!!

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