Recensione "La giusta distanza" di Sara Rattaro

Autrice: Sara Rattaro
Titolo: La giusta distanza
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 14 gennaio 2020
Pagine: 247

Trama:

L'aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c'è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All'improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l'aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell'uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D'istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte. In attesa del mattino, di un nuovo imbarco, di una direzione da prendere e della vita che sarà ancora lì ad attenderli. Ma che potrebbe non essere più la stessa di prima. Perché a volte basta un attimo per dare nuovo senso al passato e nuova forma al futuro. Sara Rattaro torna a disegnare le imprevedibili traiettorie dell'esistenza, tra destini che invertono la rotta e coincidenze mancate per un soffio, distacchi che dilatano l'assenza e distanze che misurano il peso di un amore.
Un romanzo coinvolgente che percorre le stagioni di una relazione, accendendo una luce su quella fase delicata e paziente in cui un sentimento trova la sua cura e riscopre la sua essenza, perché «la bellezza di un amore non è né all'inizio né alla fine, è nel mentre.» 

Questa autrice mi piace tantissimo, perché sa raccontare storie straordinarie tratte dalla più semplice normalità, cosa che ha fatto anche stavolta. 

Il libro ci parla di Luca e Aurora, ma potrebbe parlare di tante coppie sposate, per raccontare la distanza che a volte mettiamo nei confronti delle altre persone. Secondo me inoltre questo libro parla di matrimonio, ma non quando inizia e neanche quando finisce, bensì nello svolgimento, nella distanza tra l'entusiasmo iniziale e i fatti che la vita ci mette davanti.

La distanza in matematica viene misurata come lontananza ma, a differenza della vita, non ha mai un valore negativo.

Ogni volta, quelle parole sembravano assumere un significato nuovo ma sempre corretto.

Mi è piaciuto molto questo libro perché parla al cuore, è come se l'autrice avesse voluto togliere un velo dai sentimenti. L'introduzione che fa un po' ci prepara a questo, ho trovato questa storia molto intima e ancora di più incentrata sull'assenza di giudizio. A volte è troppo facile da fuori puntare il dito, bisogna proprio vivere le cose. Credo che questo concetto lo esprima al meglio col personaggio del padre di Aurora, quello che maggiormente mi ha colpita perché anche se all'apparenza sembra vivere bene, alla fine è risultato il più solo. 

Questa storia è molto introspettiva e scandaglia i sentimenti, facendoti provare molta empatia. Io l'ho fatto, anche se non sono riuscita ad apprezzare del tutto né Aurora né Luca, la prima troppo fredda il secondo troppo passivo. Lo stesso però ho fatto il tifo per loro.

Un particolare che mi ha positivamente colpito è dato dai continui riferimenti matematici, dettati sia dalla professione di Aurora che dal vissuto dell'autrice. 

Ho trovato il finale perfetto, un cerchio chiuso nel migliore dei modi, mi è piaciuto tantissimo. 

Lo stile di Sara Rattaro è qualcosa di straordinario come sempre, sa proprio come coinvolgermi e inchiodarmi al libro. Mi piace perché sa tirare fuori emozioni e sentimenti che nemmeno sapevo di provare, senza giudizi.

"La bellezza di un amore non è né all'inizio né alla fine, è nel mentre."

Un libro molto profondo, che fa riflettere sul rapporto di coppia, quello duraturo, quello in cui bisogna lottare per farlo crescere, dove niente è facile, come nella vita reale.

Voto:

Ringrazio la casa editrice Sperling & Kupfer per la copia.