martedì 5 maggio 2020

Blogtour "Flow" di Kennedy Ryan - Pregiudizi e differenze sociali

Ho partecipato al recente review tour del nuovo titolo di questa talentuosa autrice e le organizzatrici hanno pensato di estendere l'evento anche all'altra serie già precedentemente pubblicata, perché Kennedy Ryan merita davvero davvero tanto. Avendo io già letto la novella prequel (qui la recensione), mi sono occupata di una tappa del blog tour di presentazione, nello specifico vi parlerò di pregiudizi e differenze sociali. 


Il libro:
Autrice: Kennedy Ryan
Titolo: Flow
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2018
Pagine: 129
Serie: Grip #0.5

Trama:
Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.
Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.
Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?
FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.

Pregiudizi e differenze sociali

Flow è il prequel della storia di Bristol e Grip e ci racconta la settimana in cui si sono conosciuti e in cui hanno iniziato a dare un nome ai sentimenti provati. Essendo una novella non lunghissima è una sorta di presentazione sia dei personaggi che dell'ambientazione, con un accenno alle tematiche che verranno poi trattate nei libri successivi.

La tematica che più mi ha colpito è quella del razzismo e delle differenze sociali in quanto Grip è di colore e povero, mentre Bristol è bianca e ricca.

L'autrice pone l'accento su questo argomento, ma lo fa in maniera non retorica e non esagerata. Semplicemente pone in evidenza al lettore alcune situazioni che forse noi qui non abbiamo ben presente, ma che sfortunatamente esistono.

Purtroppo essere di colore spesso coincide anche con l'essere di ceto sociale più basso, senza voler scrivere frasi fatte. Soprattutto in alcuni contesti, come le grandi città con le bande che accentuano ulteriormente questo problema.

Flow sottolinea questo aspetto, facendo notare l'esistenza del problema, spesso molto difficile da gestire.

Inoltre nel libro è posto l'accento oltre che sul razzismo come scritto fin qui, anche di una specie di razzismo inverso per quanto riguarda la musica. La musica è fondamentale in questa storia e spesso alcuni generi, come il rap per esempio, sono ad uso esclusivo delle persone di colore, sia nel produrli e cantarli, che nel capirli.

Quello che mi è piaciuto molto di Flow è proprio il demolire tutti questi assiomi, facendo capire che le cose possono essere diverse, bisogna sempre crederci e provarci. Vi lascio con una frase detta da Grip, che approvo in pieno:
«Non mi importa di che colore sia la ragazza. Mi piace il colore dell’intelligenza, la tonalità della simpatia, e l’essere sexy è la mia sfumatura preferita».


Vi ho incuriosito? Non vi resta che leggerlo! Passate anche a leggere le altre tappe, io vi aspetto per Grip e Still, i seguiti di Flow.



6 commenti:

  1. La Ryan!!!Ho tutti i libri nel kindle, devo solo riuscire ad infilarne la lettura in mezzo ai vari impegni...mannaggia sto tempo che scarseggia.

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  2. Tutto assolutamente vero.
    La Ryan è bravissima nello scrivere di differenze sociali ed etnie. Non vedo l'ora di leggere Grip

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  3. Io mi sono innamorata immediatamente dell'autrice con questa novella. Persa irrimediabilmente. Nei romanzi davvero ci sono tanti bellissimi messaggi trasmessi senza retorica e in modo poetico. Vai avanti, fidati.

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