Buongiorno lettori, oggi tocca a me questa rubrica, che adoro sempre di più, nata da un'idea di Rosaria, gestita da me e Chicca, che adoro sempre di più.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.
L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata La mia adorata Ludovica.
Dalle sue recensioni ho scelto questo libro, che avevo acquistato lo scorso anno.
Il libro:
Autori: Teresa Radice e Stefano TurconiTitolo: Non stancarti di andare
Editore: BAO Publishing
Data di pubblicazione: 9 novembre 2017
Pagine: 321
Trama:
Iris inizia a mettersi comoda nella casa di Verezzi mentre Ismail torna a Damasco per sistemare le ultime faccende. Separati da un destino violento e imprevisto, Iris si scopre incinta mentre Ismail lotta per tornare in Italia. Costellato di personaggi memorabili, Non stancarti di andare è un romanzo grafico lungo, denso, impegnato e impegnativo, sul senso dell'esistenza e della distanza. Una storia per distruggere le barriere, per imparare ad amare senza riserve, scritta con immenso coinvolgimento emotivo da Teresa Radice e disegnata, a colori, da uno Stefano Turconi che inventa nuovi trucchi per rendere su carta le emozioni della sceneggiatrice. Un libro che coltiva l'anima e la fa sbocciare, non importa quanto freddo faccia, fuori.
Questa graphic novel è qualcosa di diverso da quelle che ho letto finora: l’ho trovata più un racconto a disegni, infatti è una storia articolata e ricca di parti più “scritte”.
I protagonisti sono Iris e Ismail ed entrambi percorrono un viaggio. Lei nel passato, sulle origini della sua famiglia e lui fisico, di ritorno a casa.
Mi è piaciuta questa contrapposizione, questi due tipi di viaggi che fanno sì che il lettore scopra il loro passato attraverso il racconto.
Sono una coppia bellissima e insieme si compensano, il loro amore è qualcosa di speciale e questo viene spesso sottolineato.
Ho apprezzato molto i riferimenti alle religioni, una presentazione dell’Islam, ma soprattutto della Siria, che mira a far vedere anche la bellezza, oltre a tutto ciò che di brutto purtroppo accade.
Proprio la ricerca della bellezza, la contemplazione dell’arte e il guardare al mondo con occhi positivi è il messaggio che questo libro vuole lasciare, anche attraverso citazioni che hanno del filosofico.
Nonostante la quantità di fatti raccontati, infatti, questo libro ha una componente introspettiva molto forte, che appunto fa riflettere ma anche deviare dal racconto. Ogni tanto mi sono sentita un po’ spaesata, come se avessi perso di vista la questione affrontata.
Per i miei gusti inoltre è stato tutto pervaso da un eccessivo buonismo, utile però a lasciare il messaggio voluto, che verte sulla speranza e sulla positività.
Inoltre, sempre secondo me, le tematiche trattate sono troppe: islam, religione, differenze sociali, ma anche omosessualità, ricerca dell’io, desaparecidos, senso di abbandono, migranti ecc. Mi sarebbe piaciuta una maggiore concentrazione, proprio sulla Siria e sulle religioni, sul fatto che Dio ci accompagna e guida indipendentemente dalla lingua con cui lo preghiamo.
Il finale è appunto permeato di speranza e ho proprio avuto l’impressione che questo libro fosse di ispirazione autobiografica (come poi ammesso nelle note). Si percepisce l’importanza che questa storia ha avuto per chi l’ha scritta e disegnata.
Una lettura interessante che ho fatto con piacere.
Voto: 3.5*
Ottima recensione, graphic novel interessante
RispondiEliminagrazie Benedetta
EliminaLa tua adorata Ludovica ti contraccambia.
RispondiEliminaDiciamo che gli appunti che hai fatto sono più che giusti, ma io l’ho letto proprio di pancia, permeata da emozioni e sentimenti e tutto il resto è passato in secondo piano!
ma sai che io sono più cinica!
Eliminaavevo preso questo libro in biblioteca per mia figlia, ma io non sono riuscita a leggerlo perchè mi era scaduto il prestito. però è in lista!
RispondiEliminaBrava Chicca, secondo me a te potrebbe piacere
EliminaOriginale una graphic novel che non è proprio tale, tra l'altro lunga come un libro. Interessante. Se tu hai provato questa sensazione di spaesamento con troppi temi affrontati non lo segno.
RispondiEliminainvece secondo me a te Francesca potrebbe proprio piacere
EliminaLa graphic novel è un genere che non seguo moltissimo, però la storia sin dalla sinossi mi è piaciuta molto
RispondiEliminaa te potrebbe proprio piacere
EliminaL'argomento sembra molto interessante anche se non ho ancora grande feeling con le graphic novel
RispondiEliminaquesta ha molti pezzi scritti
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