venerdì 6 settembre 2019

Recensione "Per sempre tua" di Jewel E. Ann - Questa volta leggo #18

Buongiorno, torna la rubrica, nata da una mia idea, alla quale si è aggiunta la collaborazione di Dolci.


Ogni mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.

L'argomento di settembre è

Un libro comprato/regalato in vacanza

Dopo aver letto I battiti dell'amore (recensione qui) ho subito preso questo titolo, non potevo proprio farne a meno. Per leggerlo però ho aspettato l'uscita del seguito (è una dilogia), dopo aver letto qualche commento sui social. Ho fatto bene

Autrice: Jewl E. Ann
Titolo: Per sempre tua
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 27 giugno 2019
Pagine: 300 
Serie: Transcend Duet Series Vol. 1
Trama:
Swayze Samuels ha avuto un'intelligenza particolare sin da quando era piccola. A soli undici anni riusciva a sentire una connessione con eventi accaduti anni prima della sua nascita. Psicologi ed esperti di sviluppo infantile si sono occupati del suo caso, senza mai venirne a capo. Adesso Swayze ha ventun anni, è fresca di college e ha appena ottenuto per l'estate un lavoretto come babysitter di una bambina appena nata. Non appena fa la conoscenza del suo nuovo datore di lavoro, un professore di anatomia diventato da poco vedovo, qualcosa le sembra terribilmente familiare. Come è possibile che conosca tante cose di lui, nonostante la loro differenza di età? 

Al mare ho letto I battiti dell’amore, e sono stata completamente conquistata dalla penna di questa straordinaria autrice. Secondo opinioni diffuse questa dilogia (Per sempre tua è il primo), è ancora meglio, così le mie aspettative riguardo sono schizzate alle stelle. Ho iniziato a leggere Per sempre tua quindi pensando di trovarmi di fronte alla magia del precedente, anzi di più. A lettura ultimata posso dire di essere una pecora nera, perché sì, il libro mi è piaciuto, ma meno dell’altro.
Protagonista di questa storia è Swayze, una ragazza di 21 anni che ha un’intelligenza singolare e soprattutto ricordi di periodi che non ha vissuto. Ha avuto un’infanzia particolare e non così entusiasmante, data soprattutto dalle troppo alte aspettative dei suoi genitori. Adesso però è serena, ha un ragazzo meraviglioso, Griffin, e sta cercando lavoro come insegnante, accontentandosi di fare anche la baby sitter nel frattempo. Proprio durante un colloquio incontra Nate, un professore trentaseienne rimasto vedovo da poco e tutta la sua vita viene scossa e ribaltata, perché lei, nonostante la logica e la razionalità, sente di conoscerlo, pure molto bene. 
È buffo rendersi conto di quanto la mente sia sconfinata, eppure una così piccola parte dei pensieri che vi scorrono riesce a materializzarsi in parole. Da qualche parte tra la mente e la bocca deve esserci una ragnatela appiccicosa fatta di paure e dubbi.
La trama è insolita, è un romance, ma non classico, perché la storia d’amore è solo uno dei vari elementi del libro. Questo mi è piaciuto, ha dato un tocco originale a tutto. 
La storia mi ha incuriosita da subito e, nonostante il mio cinismo, non ho mai storto il naso, perché la Ann riesce a trattare argomenti per me totalmente astratti in maniera semplice e per nulla esagerata, ma con dolcezza. Sono rimasta piacevolmente stupita.
I personaggi sono particolari, in linea con quanto raccontato, ognuno molto definito e incentrato nel proprio ruolo. 
Posso dire subito che, a differenza della maggioranza, io non ho sopportato Griffin. Il perché è semplice, è praticamente perfetto e un ragazzo di poco più di 20 anni così non può esistere, neanche con il suo animo antico. La sua impeccabilità è necessaria per il racconto, l’ho capito, lo stesso però mi ha dato l’orticaria, neanche moto e tatuaggi sono bastati. 
Su Nate invece non ho nulla da eccepire, è quello che più mi è piaciuto anche per il suo vissuto. La dolcezza aggiunta data dalla figlioletta Morgan e dal suo rapporto con lei ha fatto la magia. 
Morgan rappresenta la vita. Quando la guardo, vedo tutto quello che ho sempre voluto, quello che ho perso, il mio più grande amore, il mio sconforto più profondo, il mio momento più buio e la promessa di un amore che non muore mai.
Swayze anche l’ho apprezzata anche se non ho provato quel trasporto che I battiti dell’amore mi ha regalato. Non sono riuscita a entrare in empatia con lei fino in fondo, anche se come personaggio l’ho trovato molto ben caratterizzato, cosa non semplice per le sue peculiarità.
Mi è mancata proprio quell’emozione travolgente, che non fa posare il kindle, che fa appassionare. Mi è piaciuto, ma non sono riuscita a provare quelle sensazioni forti che ti fanno venire in mente la parola capolavoro (come è successo invece con I battiti dell’amore).
Inoltre, e forse è quello che mi ha innervosita di più, la fine non è una fine, ma una troncatura e il colpo di scena è facilmente intuibile prima. 
Avrei sicuramente preferito un libro unico più corposo.
 «Le persone che sono nella nostra vita ci colorano l’esistenza. Quando amiamo, scegliamo di lasciare che una parte del nostro cuore – e della nostra anima – viva in un’altra persona. La loro gioia diventa la nostra. Il loro dolore, il nostro. E quando muoiono, muore un pezzetto di noi».
L’autrice però ha uno stile straordinario, mi piace tantissimo proprio per la semplicità con cui parla di argomenti non sempre così usuali. È bravissima e sicuramente leggerò tutto quello che pubblicheranno di suo, perché è veramente capace. 
Ora leggerò la seconda parte (più di un secondo libro a me sembra proprio una seconda parte di un libro unico), perché sono proprio curiosa di sapere come si evolverà la vicenda.

Lo consiglio a chi cerca una storia diversa dal solito, scritta da una penna eccezionale.
Voto:


Le altre tappe del mese:





24 commenti:

  1. Bella recensione Chiara, di questa autrice ho tutti e 3 i libri,ma devo ancora leggerli..Ma conto di rimediare quanto prima, sono molto curiosa su questa dilogia, ne ho sentito parlare benissimo..

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    1. Bravissima Sabrina, scrive veramente bene. Ho preferito I battiti dell'amore, ma sono in minoranza

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  2. Io mi indirizzo verso i battiti dell'amore! :-) Un saluto da Lea

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    1. Lea secondo me I battiti dell'amore potrebbe proprio piacerti

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  3. Basta Ropolo!!!! L’altro è sul Kindle e prima o poi li leggerò entrambi! Grazie dei consigli 😘

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  4. Non ho ancora letto quest'autrice anche se è nella mia lista, non sei l'unica che me ne ha parlato bene. Aspetto di leggere il tuo parere sul seguito di questo per decidere se mettere in lista anche questo, nel frattempo ho l'altro

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  5. I battiti dell’amore l’ho comprato pure cartaceo (e non l’ho letto 🙈) di questa dilogia ho sentito solo pareri positivi, ma non mi ispira e non so spiegarmi il perché.

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  6. Mi hai parlato molto bene di questa autrice e dovrò leggerla... appena riesco

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  7. Che interessante! Comunque, come sempre (colpa della Newton), non avrei nemmeno preso in considerazione il libro perché la cover non c'entra nulla con la trama ed è un vero peccato!

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    1. hai ragione, titolo e cover sono proprio non azzeccati. Io ho scoperto questa autrice per le recensioni lette

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  8. La trama sembrava davvero intrigante, peccato che poi si è "tramutato" in un romance. Ahahahah. Sono contenta però che almeno la trama non sia scontata, ma anzi originale :)

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    1. ma è proprio partito come romance! Quello me lo aspettavo

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  9. Bella recensione ma, so che mi ripeto, non sono sicura che sia il mio genere. Dovrei avere più curiosità e provare a leggerlo

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    1. è particolare il tema trattato, ma rimane comunque un romance (per me per fortuna)

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  10. Jewel E. Ann <3 Anche io non vedo l'ora di leggere questa dilogia <3

    Fortuna che comunque ti è piaciuto come libro :) Capisco, però, bene cosa significare nutrire delle aspettative troppo alte... Quante volte mi è capitato, ahimè!

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    1. credo di essere l'unica ad aver preferito l'altro libro, ma forse dipende anche dagli argomenti trattati

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