giovedì 2 maggio 2019

Recensione "Anarchy" di Megan DeVos

Autrice: Megan DeVos
Titolo: Anarchy
Editore: Mondadori (Chrysalide)
Data di pubblicazione: 30 aprile 2019
Pagine: 270
Serie: Anarchy #1

Trama:
In un futuro non troppo lontano, in seguito alla Caduta, il mondo è ridotto ai minimi termini. Gli Stati non esistono più e i sopravvissuti alle guerre e alle carestie si sono riuniti in piccole comunità che vivono in campi organizzati in mezzo alla foresta, fatti di sterrati e capanne costruite con materiali di recupero. Alle loro spalle, i resti delle frenetiche città di un tempo, ridotte ormai a un ammasso di rovine e teatro d'azione di predoni pericolosi e brutali che si aggirano per le strade deserte a caccia di cibo e di ignari viandanti da uccidere per divertimento.
Non esistono più regole, né alcuna sicurezza al di fuori del proprio campo. Non esiste pietà verso il nemico, tanto meno esiste lealtà, se non nei confronti del proprio gruppo di appartenenza. Le comunità, infatti, possono contare solo sulle loro forze per sopravvivere, e sono in costante lotta l'una con l'altra per accaparrarsi (e sottrarsi) le poche risorse disponibili.
In uno scenario del genere, fatto di violenza e prevaricazione, avviene il primo incontro tra Hayden e Grace. Un incontro fatale, il loro. Fin dal primo sguardo, infatti, entrambi avvertono una strana tensione, un'attrazione che via via crescerà diventando sempre più forte, e infine irresistibile. E questo è quanto di peggio potesse capitare. Perché lui, occhi verdi, un fisico che incute timore e una spiccata attitudine al comando, è il giovane leader di Blackwing e si farebbe uccidere pur di proteggere la sua gente, mentre lei, caparbia, bellissima e abile nel combattimento più di qualsiasi altra ragazza Hayden abbia mai incontrato, è la figlia del capo della comunità rivale di Greystone. Perché entrambi sono stati educati a odiarli, i nemici, a non fidarsi di loro, e possibilmente a eliminarli, senza alcuna esitazione. Perché la passione che li divora è un pericolo: li rende vulnerabili. E potrebbe generare il caos nella loro vita e in quella di chi li circonda.
 
Siamo nei dintorni di Londra (questo si capisce solo quando viene detto nel capitolo finale bonus), in un futuro post apocalittico in cui l’umanità è confinata in tribù che si fanno la guerra a vicenda per reperire approvvigionamenti e sopravvivere. In questo scenario da incubo due ragazzi, appartenenti a due clan diversi, si incontrano e scatta qualcosa, destinato a cambiare loro la vita. 
 
Questo libro mi ha delusa tantissimo, l’ho letto in anteprima piena di aspettative ed entusiasmo, invece sono rimasta insoddisfatta. Vi spiego il perché.
 
Il problema principale per me è che la storia si concentra unicamente sulla love story. Io sono fra le estimatrici dei romance, li leggo sempre volentieri, inoltre apprezzo le parentesi amorose in tutti i generi, ma qui c’è solo questo, gestito pure male, e viene tralasciato tutto il resto. 
 
Da un libro con un’ambientazione post apocalittica io mi aspetto qualche spiegazione, oltre che descrizioni su come funziona la loro realtà. In Anarchy manca tutto, due righe per dire che i potenti si sono fatti la guerra e un capitolo bonus finale che cerca, invano, di rattoppare le innumerevoli lacune. 
 
Le poche cose accennate, fra l’altro, sono piene di non-sense. Un esempio: si parla de la Caduta, cioè quando il mondo è andato a rotoli datandolo 15 anni prima. Le comunità sopravvivono facendo incursioni nella città abbandonata, per cercare materiale non ancora razziato. Dopo 15 anni? Davvero? Ammesso di trovarne ancora, i medicinali indispensabili a salvare la vita di un amico carissimo dei protagonisti, sono sul serio reperibili e non scaduti? Il libro è pieno di cose così, particolari non curati che cozzano con la logica. Da questo genere mi aspetto un minimo di coerenza. 
 
Anche riuscendo a sorvolare sulla cattiva presentazione fisica e politica dell’ambiente (priva di spiegazioni, come per esempio il perché dei Bruti), anche forzandomi a leggerlo come puro romance con contorni un po’ strani, non sono riuscita lo stesso a entrare in sintonia con i protagonisti. Hayden è esattamente l’immagine di ciò che non mi piace dei protagonisti maschili: buono all’inverosimile, altruista, leale, in poche parole la perfezione! Ovviamente è figo da paura e odia uccidere anche solo gli animali per sfamare il clan. Secondo voi un fiorellino così che ruolo ha? Il capo ovviamente, anche se giovanissimo. Io non voglio infierire, ma secondo me un capo deve avere polso per governare e anche una certa dose di freddezza. Lui è un Ken che vuole la pace del mondo. Ammirevole ma inadatto. Secondo me quindi la sua caratterizzazione ha delle pecche esagerate. 
 
Parliamo di Grace. Lei vive una situazione particolare, costretta a vivere in una comunità che non le appartiene. Cosa c’è di meglio da fare se non passare tutto il tempo a domandarsi se Hayden la considera carina? Niente strategie di fuga, di sopravvivenza, niente scontri con nessuno, solo occhi bassi e ormoni impazziti. Ma viene descritta come impavida e intraprendente. A me è sembrata una ragazzina che riesce a pensare solo a sbavare sul fisico bestiale del capo. Non c’è un approfondimento suo, sulla sua famiglia, sui rapporti con il fratello e il padre, che all’apparenza sembrano disastrosi. Niente. 
 
L’unica cosa che salvo di questo libro è lo stile, perché è scorrevole e nonostante il mio sconforto l’ho letto in un paio di giorni, senza avere mai il desiderio di mollarlo (anche se spesso avrei buttato il kindle giù dalla finestra). 
 
Un ulteriore appunto al finale. Non è cliffhanger, non ci sono colpi di scena, semplicemente si interrompe, di punto in bianco, senza un perché. Degna conclusione di un libro non curato. Peccato. 
Voto:
 
 
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale


19 commenti:

  1. Brutto inizio... da esperta ti dico che i medicinali scadono dopo 5-8 anni

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    1. ecco, per dire un esempio. Ma purtroppo non era l'unico. Peccato

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  2. Uh che tristezza quando trovi un libro che avrebbe del potenziale ma viene sviluppato male o non viene sviluppato affatto...non conoscevo questo libro..

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  3. Mmmmm peccato perché sembrava interessante... vedremo!

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    1. Sai Alessia che mi piacerebbe sapere la tua opinione? Per capire se è stato solo un problema mio

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  4. Mi dispiace molto non ti sia piaciuto. A me è piaciuto moltissimo come ben sai. Il bello della lettura è anche questo e ti ringrazio per la tua correttezza sempre <3 <3

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  5. Meno male che l'ho snobbato ahahahahah

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  6. La trama non sembrava male, mi ricordava un po' Hunger games, un po' The walking dead, ma i personaggi non mi ispiravano già dalla descrizione quindi non sono molto stupita che sia stata una lettura deludente.

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    1. Credo che a te Non piacerebbe proprio, la parte romance sovrasta tutto

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  7. Bene, vorra' dire un libro in meno nella gia' lunga lista

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  8. La copertina mi piace tantissimo, ma non m'ispira molto XD

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    1. La cover è carina ma non ha un significato particolare con il libro

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