venerdì 31 maggio 2019

Le recensioni irriverenti di Jules - #7 "The Mister" di E.L.James

Buongiorno, dopo qualche mese ecco tornare Jules (a me era mancata) con una delle sue recensioni irriverenti che, a parer mio, sono inimitabili



La rubrica avrà cadenza casuale e Jules darà il suo parere irriverente stroncando un libro che non le è piaciuto.

Questo titolo glielo ho imposto suggerito io, durante la mia lettura (recensione), perché secondo me era ideale per la rubrica.

Autrice: E.L. James
Titolo: The Mister
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 18 aprile 2019
Pagine: 516

Trama:
È giunto il momento di conoscere The MISTER. Londra, 2019. La vita è sempre stata facile per Maxim Trevelyan. Molto attraente, ricco, aristocratico, non ha mai dovuto lavorare e ha dormito da solo nel suo letto molto di rado. Ma un giorno, improvvisamente, tutto questo cambia quando una tragedia lo colpisce ed eredita il titolo nobiliare della sua famiglia: un'immensa ricchezza e tutta la responsabilità che ne deriva. E questo non è un ruolo per il quale Maxim è preparato e si deve sforzare per affrontarlo. Ma la sfida più grande sarà resistere al desiderio per una giovane donna enigmatica, giunta inaspettatamente a Londra, che porta con sé solo il suo passato, difficile e pericoloso. Sfuggente, bella e con un grande talento musicale, Alessia rappresenta per Maxim un mistero seducente e il suo desiderio per lei aumenta diventando presto una passione che non si spegne, mai provata prima. Ma chi è Alessia Demachi? Può Maxim proteggerla da ciò che la minaccia? E lei come reagirà quando scoprirà che anche lui le sta nascondendo dei segreti? Dal cuore di Londra, alla selvaggia Cornovaglia, fino alla cupa e temibile bellezza dei Balcani, The Mister è un viaggio emozionante in cui si alternano pericolo e desiderio, lasciando il lettore senza fiato fino all'ultimissima pagina. 
 
Sono presenti spoiler del libro
 
Ed eccomi qui, alla mia prima, indimenticabile esperienza con la famosissima E. L. James. Non avevo mai letto (e, dopo questa esperienza direi che MAI leggerò) le Cinquanta Sfumature e il primo impatto con lo stile di questa autrice per me è stato piuttosto traumatico: non avevo idea che esistesse qualcun altro, oltre ad Anna Todd, che fosse in grado di riempire oltre cinquecento pagine del nulla più assoluto. Più o meno è andata così: ho aperto l'ebook, ho letto la prima pagina, la seconda, la terza... poi sono tornata alla prima e l'ho riletta. Poi ho mandato un messaggio alla Comandante che diceva una cosa tipo "Scusa, ma tu che hai letto le Sfumature, sono scritte così? Proprio in questa maniera?". Sentirmi dire "Questo è un po' meglio" è stato sconvolgente: è uno stile che oserei definire schizofrenico, con i punti di vista che si susseguono in maniera caotica e protagonisti che parlano con se stessi e si rispondono e fanno ragionamenti che mi facevano venire voglia di entrare nel libro e, come minimo, riempirli di ceffoni. Quindi, dopo le fanfiction erotiche su Twilight delle Sfumature, qui abbiamo un retelling in chiave casta/ impegnata di Pretty Woman.

Dunque, cominciamo a parlare dei personaggi.

Maxim è il tipo di uomo che non vorresti incontrare perchè è una vera piattola, pesante fin dalla prima riga. Figlio cadetto di un nobile inglese, non ha mai dovuto darsi veramente da fare per tirare avanti. Ha un paio di lavori: fa il modello, il DJ, a volte perfino il fotografo, ma più che lavori "seri" per lui sono attività tappabuchi. Se decidesse di fare il gigolò, probabilmente guadagnerebbe parecchio unendo l'utile al dilettevole (a detta di uno dei suoi migliori amici, infatti, Max è stato a letto con metà della popolazione femminile di Londra). Questa vita in stile Hakuna Matata si interrompe, con suo sommo dispiacere, a causa della misteriosa morte del fratello maggiore, Kit, e dalle conseguenze di questo tragico avvenimento: Maxim eredita il titolo e le responsabilità di Conte e questo significa che deve cominciare davvero a darsi da fare e lavorare come faceva il defunto fratello. Altro fatto che cambierà la vita di Max è scoprire di avere una nuova domestica. E qui è davvero uno spasso: in pratica lui vive come un debosciato, con il cestino della spazzatura sempre pieno di preservativi e i vestiti che si cambia più volte al giorno perennemente gettati per terra anzichè nella cesta del bucato. Oh, e non dimentichiamo la borsa della palestra (piena di roba puzzolente) abbandonata sulla porta di casa o delle scarpe infangate con cui riesce a sporcare pavimenti e tappeti... personaggio affascinante, vero? Bene, questo favoloso esemplare del genere maschile riesce a non vivere in un porcile solo perchè c'è una santa donna, la sua domestica Kristina (definita "quella vecchia gallina" dai simpatici amici di Max), che si occupa di lui.

Un giorno questa Kristina torna in Polonia (suo paese d'origine) e viene sostituita dalla nostra eroina, Alessia, una giovane ragazza albanese in fuga da una serie di esperienze traumatiche. Ecco, su di lei sono indecisa: non so se considerarla una stralunata oppure una cosiddetta idiot savant. Alessia non conosce neppure il nome del suo datore di lavoro (lo chiama "il signore"), e non mi spiego perchè, al contrario, conosca i nomi delle altre persone per cui lavora. Sembra sempre un pesce fuor d'acqua, continuamente impegnata a rimarcare le differenze tra la realtà in cui è cresciuta (quella di un piccolo paesino sperduto tra le montagne dell'Albania) e lo stile di vita occidentale. Però Alessia ha molti talenti nascosti: per esempio è una sublime esecutrice al pianoforte, una campionessa di scacchi, una cuoca bravissima... insomma, una donna da sposare.

Questi due elementi così diversi tra loro si incontreranno in modo del tutto inaspettato. No, non sono ironica: Max, all'inizio, non si era nemmeno reso conto che la sua colf fosse cambiata (quanta considerazione per chi ogni giorno fa in modo che non si riduca ad andare in giro come uno zozzone!) ed è convinto di avere avuto una specie di visione quando "vede" Alessia per la prima volta. Il loro primo contatto avviene nella camera da letto di lui. Max, reduce da una nottata in dolce compagnia, è mezzo addormentato. A un certo punto, apre gli occhi a mezz'asta e si trova a contemplare questa visione in azzurro, domandandosi se si tratti di un angelo o della Vergine Maria (e qui ho cominciato a ridere pensando che la Vergine Maria e "il signore" è un accostamento che ha una certa logica), dopodichè torna in uno stato di incoscienza, pensando di essersi immaginato tutto. D'altro canto anche Alessia è rimasta folgorata: lui stava dormendo nudo (a casa dorme sempre così), e lei non ha mai visto un uomo nudo. Escludendo quelli rappresentati nelle opere d'arte, ovviamente. Non riesce a togliersi dalla testa i suoi occhi, i suoi capelli, le sue gambe, il suo didietro, il suo didietro, le sue gambe (l'avevo già detto?)... Comincia a fantasticare su di lui quando, la sera, si stende a dormire sulla sua branda a casa di un'amica che, provvisoriamente, la ospita e si abbandona ad atti di autoerotismo con una frequenza sempre maggiore.

Intanto, durante il giorno, gli avvenimenti subiscono una rapida evoluzione: Maxim si rende conto di avere una nuova domestica (piccola parentesi, le sue collaboratrici lavorano per lui in nero, quindi ecco perchè non si era nemmeno accorto di aver cambiato la donna delle pulizie) e subito nota la sua delicata e straordinaria bellezza, nonostante sia nascosta sotto un penalizzante camice di materiale sintetico. Il secondo primo incontro avviene in corridoio, dove lui fa la figura dell'idiota perchè realizza di non trovarsi davanti Kristina, e lei fa la figura dell'idiota perchè tiene lo sguardo basso e non risponde, manco temesse di essere presa a calci o roba del genere.

Poco a poco si scopre il difficile passato di Alessia ma, anche così, per qualche inspiegabile ragione, non sono riuscita a provare il benchè minimo accenno di empatia verso questa ragazza. Scopriamo, infatti, che Alessia è arrivata a Londra illegalmente, fuggendo da due tipi loschi che volevano avviare lei e altre ragazze a un giro di prostituzione. La povera fanciulla era stata inconsapevolmente messa dalla sua stessa madre nelle mani di questa gente, per farle evitare un matrimonio combinato con un uomo violento e pericoloso. In pratica Alessia è una specie di calamita per le sfighe. Infatti i due trafficanti di esseri umani, non si capisce bene in che modo, riescono a rintracciarla. Max allora si investe del ruolo di cavaliere senza macchia e senza paura e decide di nasconderla in una delle sue tenute in Cornovaglia, lontano da Londra e dal pericolo incombente. Ovviamente, nonostante si renda conto di essere molto innamorato di lei, decide che farà di tutto per tenere le mani a posto: in fondo non sa se i suoi sentimenti siano ricambiati e vuole essere sicuro, nel caso, che lei si innamori di lui e non del suo titolo nobiliare. Piccola parentesi, nel frattempo Alessia continua a domandarsi cosa faccia lui per mantenersi e guadagnare tutti i soldi che sembra avere.

La parte che segue, che parla dei giorni trascorsi in Cornovaglia, per me è stata un'accozzaglia di assurdità che oscillavano dal patetico alla noia mortale. Chiaramente, nonostante le sue onorevoli intenzioni, il Conte Max non riesce a tenere le mani (e non solo quelle) a posto: appurato che desiderano entrambi la stessa cosa, Max e Alessia si abbandonano alla loro incontenibile passione e la castissima Alessia si trasforma, in un battito di ciglia, da castissima vergine a sfrenata ninfomane. Purtroppo ho un ricordo molto annebbiato di questa parte perchè l'ho trovata talmente coinvolgente da essermi addormentata più di una volta, cercando di arrivare alla fine di questa maratona di sesso di una noia letale. Alternavo gli sbadigli alle risate, l'ho trovato surreale, davvero, e anche qui mi sono domandata se, nelle Sfumature, le scene di sesso siano altrettanto patetiche. A spezzare la monotonia degli amplessi dei due, in modo del tutto inaspettato (sono ironica, eh!), arrivano i due delinquenti che stanno ancora cercando Alessia. Per caso la trovano sola e cercano di rapirla, ma Maxim arriva giusto in tempo per fare la parte dell'eroe e salvare la sua bella. I cattivi vengono arrestati ma, nel frattempo, Alessia scopre con orrore la verità su Max. Alla fine acconsente a rimanere, dopo aver strappato un accordo assurdo a Max: andrà a vivere con lui, purchè lui le permetta di continuare a fare le pulizie in casa sua. In fondo è comprensibile: forse la ragazza ha paura di svegliarsi una mattina e rendersi conto che l'appartamento si è trasformato in una discarica.

A questo punto i due tornano felici e contenti a Londra, ma, appena arrivati, Max è costretto a fare i conti con un problema che aveva cercato di ignorare il più possibile: le lagne di sua cognata Caroline, che, esclusa dall'eredità del defunto marito, ha in programma di impalmare Maxim (con cui ha avuto una breve relazione), per mantenere i privilegi a cui è abituata. Appena Max esce di casa per un breve incontro chiarificatore, la calamita per le sfighe di Alessia si riaccende come un faro e attira nientemeno che il suo promesso sposo, il delinquente da cui aveva cercato di scappare. L'uomo la obbliga a lasciarsi riportare a casa, lei è costretta a seguirlo per paura che ci possano essere ritorsioni nei confronti dei genitori. Ovviamente la relazione con Maxim viene tenuta segreta: a esplicita domanda del "fidanzato", lei risponde di essere ancora vergine e lui, tutto soddisfatto, la carica in macchina e parte per tornare a casa. Dal momento che Alessia è senza documenti, viene fatta viaggiare, per alcuni tratti, chiusa nel bagagliaio. Il momento peggiore lo passa quando il promesso sposo sembra essere deciso a non aspettare le nozze per consumare, ma anche qui la nostra eroina riesce a togliersi dai guai in un modo che non saprei come definire: gli dice di avere il ciclo e lui, tutto disgustato, preferisce lasciar perdere.

Nel frattempo Max, che si è letteralmente visto portare via la sua divina fanciulla da sotto il naso, organizza una spedizione di salvataggio in Albania, portandosi dietro un favoloso gioiello di famiglia per poter chiedere in moglie la ragazza al padre. Non stiamo a farla tanto lunga: Max arriva per primo nel paesino sperduto sulle montagne e si presenta a casa di Alessia. Poco dopo arrivano anche la ragazza e il suo promesso sposo e seguono scene drammatiche: una scazzottata, la rivelazione di Alessia di essere incinta di Max (e il genio in questione riesce perfino a domandarsi come sia stato possibile, visto che hanno sempre usato il preservativo... poi arriva finalmente a capire che è uno stratagemma per potersi liberare dall'impegno preso dal padre); il vecchio pretendente, tra maledizioni e minacce, esce di scena e il padre di Alessia pretende un matrimonio riparatore praticamente immediato con grande gioia dei due piccioncini che non aspettavano altro. Il finale, originalissimo anche questo, vede Alessia che si intrufola nottetempo nella stanza di Max per soddisfare i suoi impulsi ninfomani a cui non ha potuto dare sfogo per troppi giorni.

Ora, stile psicotico, storia debole e protagonisti imbecilli e noiosi a parte, un'altra cosa che mi ha dato tanto fastidio è che ho avuto l'impressione di trovarmi davanti a un mucchio di "binari morti". Mi spiego: vengono presentati diversi personaggi secondari e alcune situazioni che, nell'economia della storia, risultano del tutto inutili ma, se l'autrice si fosse concentrata meno sull'iniziazione alle gioie del sesso lasciando spazio anche ad altro, avrebbero anche potuto essere sviluppati almeno un poco e magari svegliare il lettore dall'intorpidimento provocato da tutto il resto del libro. Per esempio, non so, visto che Alessia, in quanto domestica, veniva schifata da amici e collaboratori di Max, avrebbe potuto incontrare l'ostilità di almeno uno di loro... invece no, tutti la amano appena lui dice che lei è speciale. Anche la cognata, la prima ad avere il sospetto che ci fosse sotto qualcosa, da un momento all'altro cambia idea e, da aspirante moglie di Max, diventa la fata madrina buona che si spende per favorire questo grande amore...

Insomma, alla fin fine sono costretta ad ammettere che questo mio primo approccio con la scrittura della James è stato più ostico e traumatico di quanto avessi previsto. Voto? Fate voi, gente: io mi sono persa il cervello per strada nel tentativo di immaginare sviluppi diversi della trama per non morire di noia. Arrivederci alla prossima, tragica lettura! 
 
 

10 commenti:

  1. Ah Ah Oddio mi sei mancata Jules..come stronchi tu non lo fa nessuno!! ti dirò che dalla trama questo libro non mi ha attirato per nulla...e dopo aver letto la tua recensione (a proposito complimenti) sono stata contenta di essermi risparmiata l'acquisto… però se come dici tu è noioso e ti fa dormire magari lo possono inserire nell'elenco dei rimedi per l'insonnia...

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    1. Vergognosamente in ritardo, eccomi a rispondere. Non so se possa funzionare come rimedio contro l'insonnia, sai? Prima di arrivare al sonno si soffre troppo. Forse sarebbe più adatto come metodo alternativo di tortura.


      -Jules-

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  2. Jules stavolta ti sei superata. Grazie, ho riso molto

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    1. Di nulla! Grazie a te per lo spazio.


      -Jules-

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  3. Erica Libri al caffè1 giugno 2019 alle ore 18:43

    Oh per fortuna non dono l'unica ad aver faticato con lo stile narrativo che, proprio come hai ben detto, è psicotico. Le sfumature sinceramente sono scritte meglio, sembra quasi non sia la stessa scrittrice

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    1. Grazie della precisazione, ma anche così non le trovo appetibili. Magari tra mooolto tempo potrei cambiare idea.


      -Jules-

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  4. Dovrebbero fare un monumento a questa impavida lettrice.
    Jules sei stata magnifica, adoro le tue recensioni irriverenti e qui ti sei superata!

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    1. Grazie, Chicca.
      Il monumento magari no, che di solito si fa alla gente abbastanza morta. Io, nonostante la grave intossicazione da trash, non sono ancora a quel punto (per ora).
      Alla prossima recensione!


      -Jules-


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  5. La James non mi hai mai attirata granché ma mi diverto sempre un mondo a leggere le recensioni dei suoi libri XD

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  6. Io dovevo assolutamente provarla. In fondo, per me, è una delle progenitrici di tutto il trash che vedo in giro!


    -Jules-

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