Buongiorno, qualche giorno fa ho ospitato una tappa del blogtour di questo libro (qui il post), ora è venuto il momento di dirvi il mio pensiero. Ringrazio la casa editrice per la copia digitale.
Autrice: S.Christy Devis
Titolo: Non chiedermi di restare
Editore: Genesis Publishing
Data di pubblicazione: 25 marzo 2019
Pagine: 556
Trama:
Scappare dalla sua città è l’unica via di fuga che resta a Payton O’Connor.
È nata in un mondo fatto di guerre territoriali, spari e vendette; una vita che non ha mai voluto ma che sembra non lasciarla in pace, perché quando sei la figlia di un capoclan della malavita californiana il tuo destino sembra essere già segnato dal primo giorno. E l’unica persona che può aiutarla è anche l’ultima dalla quale lei vorrebbe correre; quella che le ha dato talmente tante delusioni da farle mettere il cuore sotto chiave: suo padre.
Payton lo sa fin dal principio che le cose non saranno facili e a peggiorare la situazione sarà l’incontro con Nathan Keller, un ragazzo vivace e spensierato con il sorriso sempre stampato sul volto, nonostante la vita gli abbia già affibbiato delle grandi responsabilità. Non ha tempo per l’amore e nemmeno lo cerca, ma tutto cambia quando dalla porta del suo locale entra un uragano con un viso d’angelo e il cuore ricoperto di ghiaccio.
Da questo momento in poi l’equilibrio di entrambi si sconvolgerà: quello di lei, fatto di freddezza, arroganza e di muri creati per proteggersi dal resto del mondo; e quello di lui, fatto di leggerezza, coraggio, amore e perseveranza, perché non è il tipo che rinuncia a ciò che vuole.
Ma certe realtà ti restano attaccate addosso, il passato piano piano raggiunge il presente rischiando di distruggere ogni cosa, e in questi casi solo un cuore innamorato può trovare la forza per lottare fino alla fine, ma per farlo bisogna avere il coraggio di prendere per mano qualcun altro e non avere più paura di ricominciare.
È nata in un mondo fatto di guerre territoriali, spari e vendette; una vita che non ha mai voluto ma che sembra non lasciarla in pace, perché quando sei la figlia di un capoclan della malavita californiana il tuo destino sembra essere già segnato dal primo giorno. E l’unica persona che può aiutarla è anche l’ultima dalla quale lei vorrebbe correre; quella che le ha dato talmente tante delusioni da farle mettere il cuore sotto chiave: suo padre.
Payton lo sa fin dal principio che le cose non saranno facili e a peggiorare la situazione sarà l’incontro con Nathan Keller, un ragazzo vivace e spensierato con il sorriso sempre stampato sul volto, nonostante la vita gli abbia già affibbiato delle grandi responsabilità. Non ha tempo per l’amore e nemmeno lo cerca, ma tutto cambia quando dalla porta del suo locale entra un uragano con un viso d’angelo e il cuore ricoperto di ghiaccio.
Da questo momento in poi l’equilibrio di entrambi si sconvolgerà: quello di lei, fatto di freddezza, arroganza e di muri creati per proteggersi dal resto del mondo; e quello di lui, fatto di leggerezza, coraggio, amore e perseveranza, perché non è il tipo che rinuncia a ciò che vuole.
Ma certe realtà ti restano attaccate addosso, il passato piano piano raggiunge il presente rischiando di distruggere ogni cosa, e in questi casi solo un cuore innamorato può trovare la forza per lottare fino alla fine, ma per farlo bisogna avere il coraggio di prendere per mano qualcun altro e non avere più paura di ricominciare.
Peyton deve cambiare aria, deve scappare, anche un po’ in fretta, da casa sua, da ciò che per lei rappresenta la familiarità, e nascondersi, per un tempo da definire. Questo perché il suo ex, Gary, ne ha combinata un’altra delle sue. Lui ha ereditato l’attività del padre di lei, diventando capoclan della malavita lì a Chino, ma Peyton non vuole averci niente a che fare, anzi, non ne può più di questa vita.
Nonostante questo, le pesa lasciare gli affetti, l’amicizia con Jess soprattutto, e partire senza sapere cosa fare. Il suo mondo verrà stravolto entrando nel locale di Nathan, nuovo socio del padre di lei, e ragazzo all’apparenza privo di problemi. Ma questi sanno sempre dove trovarla.
Questo libro è una storia d’amore, non di quelle però che nascono a prima vista. Infatti Nate e Peyton subito non si sopportano, diventano poi amici e l’attrazione cresce pian piano, diventando un sentimento forte. Per chi non ama gli insta-love questa storia è l’ideale!
Il libro è scritto in prima persona con i pov alternati dei due protagonisti. Le loro emozioni quindi sono ben sviluppate.
Peyton è un personaggio particolare. Mi è piaciuto il fatto che non si pianga mai addosso, anzi, però a volte l’ho trovata eccessiva. Capisco l’esigenza di costruirsi intorno un muro emotivo per proteggersi, ma il suo essere così diretta, così senza filtri, a volte persino arrogante, me l’hanno resa meno simpatica. Non sono riuscita a entrare in empatia con lei, la sua caratterizzazione per me è stata esagerata, con atteggiamenti discutibili e poco reali.
Diverso il caso di Nathan, tra l’altro su di lui le cose vengono svelate pian piano, non è subito così facile inquadrarlo. Mi è piaciuto molto e ho trovato il suo personaggio quello gestito meglio.
Ho trovato lo stile non molto curato. Secondo me l’autrice si dilunga troppo su particolari inutili, rendendo la lettura meno veloce e a tratti quasi noiosa. Un esempio: racconta che Peyton per farsi la doccia si lega i capelli, per non bagnarli e dover rifare la piega, quando in quel contesto era persino inutile sapere della doccia. Questo è un esempio stupido, ma era per rendere l’idea di cosa secondo me non funzioni nel libro. Sempre a mio avviso, manca di un editing accurato, ci sono troppi dettagli che non servono alla storia, non hanno nessuna utilità. L’insieme risulta quindi troppo appesantito e a tratti noioso, soprattutto nella prima metà. Inoltre ho riscontrato qualche refuso e alcuni errori.
La cosa che invece mi è piaciuta di più, è l’accento che pone sulle dinamiche familiari. Non è solo una storia d’amore, ma i rapporti familiari sono alla base di tutto e la loro evoluzione è importantissima e gestita molto bene. Il finale me lo sono immaginato prima (anche se il colpo di scena mi ha fatto tentennare), lo stesso però mi è piaciuto, l’ho trovato proprio giusto.
Voto:
Concordo con te su alcune cose, forse se fosse stata una storia più breve mi avrebbero infastidito di più invece siccome succedono molte cose ho sorvolato e nel complesso mi è piaciuto.
RispondiEliminaè una bella storia, che può solo migliorare
EliminaAvevo letto la trama di questo libro, ma credo proprio che passerò oltre… non mi aveva entusiasmata prima e ora che ho letto la tua recensione sono ancora più convinta che non faccia per me..
RispondiEliminaa me nell'insieme non è dispiaciuta, ha diverse buone tematiche. Qualcosa nella forma da migliorare, ma godibile
EliminaCiao! Io mi ritrovo ad essere un po' in disaccordo sulla tua recensione; sono cosciente che ognuno abbia i propri gusti e che tutti siamo liberi di dire la propria, quindi mi dovrai scusare se ti dico che dalla tua recensione (sempre secondo me) sembra che tu abbia letto il libro un tantino troppo in superficie. Payton, che si scrive con la A (e l'amica è Josie non Jess), dopo tutto quello che ha passato non può essere una ragazzina ingenua, perché quando tutto quello che hai è te stessa e basta, impari ad essere diretta, eccessiva e anche arrogante quando serve, sarebbe strano se fosse il contrario.
RispondiEliminaHo un pensiero un po' contrario anche per quanto riguarda le descrizioni che dici essere "eccessive". Stiamo parlando di un libro e credo che le descrizioni siano proprio quello che differenzia tutto da un film e che anche le piccole cose banali aprano di più l'immaginazione.
Però per fortuna siamo tutti diversi e ognuno esprime il suo. Non sto criticando te e il tuo pensiero, volevo solo esprimere anche il mio su un libro che ho già letto due volte.
Ciao! Io mi ritrovo ad essere un po' in disaccordo sulla tua recensione; sono cosciente che ognuno abbia i propri gusti e che tutti siamo liberi di dire la propria, quindi mi dovrai scusare se ti dico che dalla tua recensione (sempre secondo me) sembra che tu abbia letto il libro un tantino troppo in superficie. Payton, che si scrive con la A (e l'amica è Josie non Jess), dopo tutto quello che ha passato non può essere una ragazzina ingenua, perché quando tutto quello che hai è te stessa e basta, impari ad essere diretta, eccessiva e anche arrogante quando serve, sarebbe strano se fosse il contrario.
RispondiEliminaHo un pensiero un po' contrario anche per quanto riguarda le descrizioni che dici essere "eccessive". Stiamo parlando di un libro e credo che le descrizioni siano proprio quello che differenzia tutto da un film e che anche le piccole cose banali aprano di più l'immaginazione.
Però per fortuna siamo tutti diversi e ognuno esprime il suo. Non sto criticando te e il tuo pensiero, volevo solo esprimere anche il mio su un libro che ho già letto due volte.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaCiao, il bello della lettura è proprio questo, secondo me. Ciò che io trovo eccessivo, a te può piacere, anche molto. Per le descrizioni io ho gusti precisi e qui ne ho trovate troppe, ma appunto per i miei di gusti. Sui nomi invece ti chiedo scusa, ho controllato ma non abbastanza, nella mia mente li ho visualizzati così.
EliminaSecondo me questa storia ha molto potenziale, ma così com'è presenta i difetti che ho espresso. Nel mio blog io sono sempre sincera
Alcuni libri sono migliorabili ma non per questo meno apprezzati. Bella recensione Chiara rende l'idea di cosa ti è piaciuto e cosa invece avresti cambiato.
RispondiEliminaGrazie Chicca, speravo proprio si capisse, mi sono venuti dubbi
EliminaGrazie per la recensione, Chiara, e soprattutto grazie per aver dato un'opportunità a questo libro. Posso concordare sulle descrizioni, so perfettamente che sono un mio punto debole, ma solo perché a me piace leggerle. Certo, se devo leggere un libro dove la descrizione di un fiore dura una pagina sana allora volto pagina e vado avanti perché sennò mi suicido mentalmente, ma se la cosa non è troppo prolungata a me non dispiace. Probabilmente dovrei iniziare a scrivere in base a quello che può piacere alla gente, ma siamo in tanti è non è facile accontentare tutti. Per fortuna sono una tipa che crede che le recensioni servano per imparare a migliorare, quindi mi segno tutto!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Payton, invece, penso che nessuno possa entrare in empatia con ogni personaggio, ma è giusto così😂! L'unica cosa su cui mi prendo un pizzico di diritto per controbattere è sul fatto che possa sembrare poco reale nei suoi atteggiamenti di "chiusura verso il mondo" (chiamiamola così), e ti spiego anche il motivo. Purtroppo fino a qualche anno fa ero esattamente come lei (pistole a parte); un carattere chiuso a riccio, arrogante e diffidente verso tutti, compresa la mia famiglia (da quanto ho capito tu avresti odiato la ME di allora😂!). Tornassi indietro probabilmente mi migliorerei prima, ma a volte bisogna prima passarci nelle cose per poterne capire delle altre più importanti, e quando la paura ti parte da dentro non è facile gestire le reazioni, fidati😓
Per l'editing poco accurato sul fatto di dettagli inutili sono rimasta un attimino basita, ma anche questo credo sia soggettivo: una cosa può sembrare inutile a gli occhi di qualcuno e magari sembrare utile quelli di qualcun altro😉.
In compenso, sono felice che la storia (nonostante i pezzi che rallentano) non sia proprio da buttare, e ancora più felice che almeno il colpo di scena finale ti abbia fatta leggermente tentennare. È già una piccola soddisfazione😂! E comunque, grazie ancora di cuore per il tempo che hai dedicato al libro❤
Christy spero si sia capito che questa è la mia opinione personale, non un rapporto tecnico del libro. Uno può essere d'accordo o meno, questo è quello che ho provato io leggendolo, compreso le cose che secondo me non funzionano. Sulle critiche che ho mosso credo che tu possa fare ciò che vuoi, contestarle oppure trarne insegnamento, come dicevo sopra io sul mio blog sono sempre sincera e quello che ho scritto è quello che ho pensato leggendolo
EliminaÈ partita qualche e con l'accento perché la mia tastiera fa di testa sua. Credo di essermi mangiata anche qualche parolina nel commento, ma dopo una giornata di lavoro davanti agli schermi a malapena riesco a capire come mi chiamo, quindi chiedo scusa😅
RispondiEliminatranquilla, a me succede spesso soprattutto con il cellulare che mi cambia le lettere
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