giovedì 17 settembre 2020

L'angolo vintage 2.0 - Recensione di Ludovica "Tre e sei morto" di Janet Evanovich

 Buongiorno lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me che è stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio, compresa Ludovica a cui presto questo spazio. L'idea sembra piaciuta (ha pure dato spunto ad altri), ne sono veramente felice, questo mese potrete trovarla anche sui blog: La nostra passione non muore ma cambia coloreLe mie ossessioni libroseLibrintavolaLa biblioteca del libraio 



In cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò. Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.

Per questo mese io non sono riuscita a leggere niente per questa rubrica, ma Ludovica vi propone questo libro:
Autrice: Janet Evanovich
Titolo: Tre e sei morto
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 2009
Pagine: 342
Serie: #3 Stephanie Plum

Trama:
Dov'è finito il vecchio Mo Bedemier, accusato di porto abusivo di arma da fuoco e libero su cauzione? Compito ingrato per la cacciatrice di taglie Stephanie Plum, visto che il latitante in questione non è un pericoloso spacciatore, ma un gelataio innocuo e benvoluto da tutti nel Borgo, tranquillo quartiere residenziale di Trenton, New Jersey. Tanto innocuo Mo non dev'essere, in fondo, perché le indagini portano a scoprire scenari insospettabili e pericolosi, in cui Stephanie si ritrova suo malgrado invischiata. Non proprio impeccabile nel suo lavoro - se è per questo, nemmeno nell'abbigliamento e nelle abitudini alimentari Stephanie ha però dalla sua un'estrema determinazione, che la porta a inseguire un ricercato in qualunque circostanza, anche a costo di abbandonare la poltrona del parrucchiere nel bel mezzo di una tinta. A bordo di una mastodontica Buick blu del '53, visto che la sua nuova (mica tanto) Nissan continua a lasciarla a piedi, Stephanie riesce a destreggiarsi fra inseguimenti, sparatorie e appostamenti. Al suo fianco l'esagitata Lula, ex prostituta dai modi piuttosto spicci, e il tenebroso Ranger. E poi c'è l'agente di polizia Joe Morelli, che nella nostra eroina vede ben più di una semplice cacciatrice di taglie...


Cosa è o non è Stephanie Plum? È una bomba ad orologeria, è un concentrato di sfiga, sensualità e leggerezza!

Mi piace per tanti motivi, ma per prima cosa perché lei è tutto quello che non sarò mai: così divertente, autoironica, lei pensa a tutto ciò a cui io non penserei mai e niente di quello che preoccuperebbe me.

È una che vive alla giornata, senza farsi tante domande e senza farsi abbattere proprio da niente, anche quando le va tutto storto, e sì che in questo libro aver trovato quattro cadaveri non è proprio come bere un bicchiere di acqua liscia. Lei incassa tutto, ma poi fa una doccia, divora qualche schifezza e riparte più cazzuta di prima.

 

Stephanie Plum è il motivo per cui leggo questi gialli, anche un po’ datati, questo ad esempio è uscito nel 1997 e pubblicato in Italia nel 2007, perché sono semplici, un po’ retro, una realtà in cui la tecnologia che noi oggi conosciamo e con cui conviviamo quotidianamente, è un miraggio, ma a dirla tutta non è che mi dispiaccia!

 

L’altro motivo per cui leggo questi gialli è Joe Morelli, il bel poliziotto che vuole portarsela a letto (e lei ci starebbe, ah se ci starebbe!) ma alla fine di questo quarto libro ancora ci girano attorno senza arrivare al dunque.

Perché li leggo? Perché io rido, io rido proprio di cuore dall’inizio alla fine. Di fronte ai casini in cui Stephanie va sempre a cacciarsi, di fronte al suo bizzarro modo di risolvere le questioni, di fronte all’imbarazzante famiglia, di fronte alla sua sua voglia matta di mettere le mani sul bel fondoschiena di Joe Morelli!

 

Per ora ho ordinato il quinto ed il sesto: la fortuna è che sono tanti e posso godermeli pian pianino.

Voto: 
















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16 commenti:

  1. Uh,questa serie! Ce l'ho nel Kindle da una vita!

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  2. Anch'io adoro Stephanie, quando non ho voglia di pesantezza o di troppa concentrazione è l'ideale, si ride davvero tanto!

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  3. Ho letto tutti quelli pubblicati finora, adoro come scrive la Evanovich. Ci sono rimasta malissimo quando hanno interrotto la serie...mannaggia spero che la ripubblichino sono troppo divertenti.

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  4. Ciao! Non conoscevo questa serie gialla... sembra anche divertente, me la segno! :-)

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  5. Ho questa serie completa, non proprio, visto che non l0hanno più pubblicata, credo sia ferma al 9/10. Non l'ho ancora cominciata, e non so perché non mi sia ancora decisa!!!

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  6. quanto mi piace Stephanie Plum! è la cacciatrice di taglie più improbabile del mondo. e comunque io tra ranger e joe non saprei chi scegliere!

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  7. Ciao, adoro la serie di Stephanie Plum, ho letto i primi cinque libri e di sicuro prosguirò con la lettura dei rimanenti! Peccato che dopo un po' non siano più stati tradotti :-(

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  8. Ludovica mi fai venire voglia di recuperare una serie interrotta (di cui possiedo il primo tra l'altro)

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