lunedì 21 settembre 2020

Recensione "L'inconfondibile tristezza della torta al limone" di Aimee Bender - Dalla pagina alla pentola #5

Buongiorno, come state? Dopo la pausa estiva oggi torna la rubrica nata dall'idea della mia amica Elisa di unire la sua passione con la mia, il cibo e i libri!
Cercate quindi il suo blog, Let it Beetroot, troverete la ricetta di oggi, potete trovarla anche su instagram.

Rubrica in cui io posterò la recensione di un libro ed Elisa farà il post con la ricetta presente al suo interno, per soddisfare tutte le passioni. 

Il libro: 
Autrice: Aimee Bender
Titolo: L'inconfondibile tristezza della torta al limone
Editore: Minimum fax
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2011
Pagine: 336

Trama:
Alla vigilia del suo nono compleanno, la timida Rose Edelstein scopre improvvisamente di avere uno strano dono: ogni volta che mangia qualcosa, il sapore che sente è quello delle emozioni provate da chi l’ha preparato, mentre lo preparava. I dolci della pasticceria dietro casa hanno un retrogusto di rabbia, il cibo della mensa scolastica sa di noia e frustrazione; ma il peggio è che le torte preparate da sua madre, una donna allegra ed energica, acquistano prima un terrificante sapore di angoscia e disperazione, e poi di senso di colpa. Rose si troverà così costretta a confrontarsi con la vita segreta della sua famiglia apparentemente normale, e con il passare degli anni scoprirà che anche il padre e il fratello – e forse, in fondo, ciascuno di noi – hanno doni misteriosi con cui affrontare il mondo. Mescolando il realismo psicologico e la fiaba, la scrittura sensuale di Aimee Bender torna a regalarci una storia appassionante sulle sfide che ogni giorno ci pone il rapporto con le persone che amiamo.
 
 
 
 
Rose scopre da bambina di avere un dono, che lei vive come una maledizione, riesce a percepire emozioni e provenienza attraverso il cibo. Praticamente con un solo boccone lei capisce se chi ha cucinato è arrabbiato o solo, quello che prova, e riesce anche a tracciare i vari cibi, località, procedura di coltivazione ecc. 
Per lei questa è appunto una maledizione perché non riesce a fermarla e così scopre cose che non vorrebbe proprio sapere, soprattutto per quanto riguarda i suoi familiari. 
 
In un contesto non proprio idilliaco Rose imparerà a convivere con questo, venendo anche a capo di situazioni familiari particolari. 
 
Questo è un libro strano, molto introspettivo. Per la prima metà ho avuto come l’impressione che fosse un romanzo di formazione, con una protagonista originale, che mi ha suscitato molta tenerezza
 
I suoi rapporti con i genitori e con il fratello mi hanno coinvolta molto e, nonostante non sia tutto così ben spiegato o analizzato, ero curiosa di capire dove volesse andare a parare. 
 
A lettura conclusa non credo di averlo capito, anche perché da metà in poi è come se tutto assumesse un’altra connotazione, che sfocia nel surreale (genere a cui io non sono avvezza). 
 
L’autrice ha uno stile che mi ha coinvolta da subito, molto introspettivo ma che crea empatia e il libro si legge velocemente, malgrado tutto. Anche se alcune parti le ho trovate un pochino lente e poco utili alla storia. 
 
Il finale mi ha lasciata perplessa e proprio il significato del libro continua a sfuggirmi, credo che avrei preferito di gran lunga un’analisi di questa famiglia particolare, che fatica a essere un nucleo unico e unito. Invece la piega che prende, sull’ineluttabilità della situazione, non mi è piaciuta e ho faticato a capirla, anzi credo di non esserci riuscita.
Voto:

 
 
Conoscete questo libro?
Mi raccomando passate anche da Elisa per vedere la ricetta (e le magnifiche foto). Se avete qualche titolo di libri in cui è presente una ricetta, i suggerimenti sono ben accetti.

Alla prossima

 
 
 
 
 

6 commenti:

  1. Ciao Chiara! Mi dispiace che alla fine non ti sia piaciuto! Devo ammettere che dalla trama mi ispira tantissimo! Ha sicuramente un grande potenziale... ma spesso non viene sfruttato a pieno! :(

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  2. che peccato però! dai ti rifarai con la prossima lettura!

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  3. Oh che peccato, la trama sembra molto carina però le tue parole mi convincono poco e credo che lo metterò tra le letture forse da fare

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    1. Susy non credo che sia un libro che potresti apprezzare, ma chi lo sa

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