venerdì 18 settembre 2020

Review Party "Murderbot" di Martha Wells

 Settembre si sta rivelando ricco di uscite e grazie a Ylenia ho potuto leggere per questo evento anche questo titolo. Grazie alla casa editrice per la copia.


Il libro:
Autrice: Martha Wells
Titolo: Murderbot. I diari della macchina assassina
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1 settembre 2020
Pagine: 513

Trama:
Ogni aspetto della vita è dominato dalle grandi corporazioni, missioni interplanetarie comprese: è la compagnia, infatti, che le gestisce, rifornendole di tutto il necessario. "Tutto il necessario" comprende anche gli androidi di sorveglianza, che tutelano l'incolumità delle squadre d'esplorazione. Ma in una società in cui i contratti vengono aggiudicati al miglior offerente, la sicurezza non è esattamente in cima alla lista delle priorità. E così può capitare qualche imprevisto.

Per esempio qualcosa di strano succede su un lontano pianeta, dove alcuni scienziati stanno conducendo rilievi sulla superficie, convinti che l'Unità di Sicurezza con componenti organiche fornita dalla compagnia vegli su di loro. Murderbot, però, è riuscita a hackerare il proprio modulo di controllo, e si è accorta di avere accesso ai file multimediali di tutti i canali di intrattenimento. E così preferisce di gran lunga passare il suo tempo tra film, musica, serie tv, libri, giochi, piuttosto che dedicarsi a quegli incarichi noiosi e ripetitivi che non lasciano spazio al suo libero arbitrio. Dotata di una sensibilità tutt'altro che meccanica, Murderbot inizia un avventuroso viaggio alla ricerca di sé che la porterà a scoprirsi assai diversa da quello che i suoi protocolli avrebbero previsto.



Il libro racchiude 4 romanzi brevi raccontati in prima persona da Murderbot, una SecUnit, cioè un costrutto, una specie di androide fatto di parti robotiche e organiche, che ha hackerato qualcosa e diventa indipendente, non più soggetta ai comandi imposti dagli umani. 
Immagine originale
È difficile spiegare cosa sia lei, perché il fulcro del libro è proprio questo, la ricerca di una sua identità come individuo, indipendentemente dalle etichette. Ma in sostanza è una macchina mortale, ideata per proteggere, capace di ragionamenti veloci per salvaguardare le persone per cui è stata incaricata. 
Ammetto che la prima di queste storie mi ha lasciata un pochino spiazzata, perché manca del tutto la descrizione dell'ambientazione. Come se fosse un resoconto, un diario, Murderbot si rivolge al lettore e racconta, senza star lì a spiegare troppo. Quindi, da brava lettrice abituata a un certo tipo di fantascienza, sono rimasta disorientata da questo approccio, salvo poi adeguarmi in fretta, perché il necessario viene comunque spiegato (mi è rimasta la curiosità sui matrimoni, ma ce ne faremo una ragione). 

Dopo poco quindi sono rimasta totalmente coinvolta dalle vicende di Murderbot, perché lei (non ha un sesso definito e anche se a volte è usato quello maschile, il pronome femminile è più frequente) è sarcasmo allo stato puro, in alcuni passaggi anche più cinica che altro. E io ne ho amato ogni cosa

La caratterizzazione è fatta benissimo, dietro la scorza indifferente e strafottente si nasconde una fragilità che non sa neanche lei di avere, un bisogno di conferme, di compiacere. E tutto è gestito benissimo, senza retorica né buonismo, ma con grandi dosi di ironia. Uno spettacolo. 


Ho adorato anche l'evoluzione che il personaggio compie nel corso dei racconti. Arriva pian piano a dover affrontare emozioni quali il senso di colpa, il dispiacere, l'invidia (Miki ne è un esempio) e la necessità di affetto e/o riconoscenza. 

Ammetto che ho faticato a capire alcune parti scientifiche/tecnologiche, che ho preso per buone così come sono. Forse questo aspetto per me è stato complesso. 

C'è però un personaggio secondario, ART (acronimo di Astronave Rompiballe di Trasporto), che merita da solo la lettura di tutto. È presente nel secondo titolo, forse il migliore (anche se pure il quarto è strepitoso). 

Una lettura che, nonostante qualche sbavatura, mi ha conquistata e spero di leggere ancora le (dis)avventure di questo costrutto fanatico delle serie.
Voto: 

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14 commenti:

  1. Anch'io sono stata conquistata dal sarcasmo! Però ho trovato perfette le parti tecnologiche, si è davvero posta dal punto di vista di un robot :)

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  2. Bella recensione Chiara, questo libro mi incuriosisce molto...

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  3. Io, da non avvezza al genere, ho avuto difficoltà con i termini, ma la storia mi è piaciuta tanto

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  4. Ciao Chiara! Non sono sicura che sia il mio genere, però ammetto che sembra interessante! :)

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  5. ART è top. Mi ha fatto morire. Quasi le stesse impressioni mie, un momento di difficoltà all'inizio ma poi si va benissimo ed è molto divertente.

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  6. Anche io ho adorato la ricerca di sé stessa, è un libro che mi ha colpito molto davvero una bella lettura!

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  7. l'avevo snobbato, ma l'ho aggiunto alla wishlist perché mi sembra molto interessante e particolare!

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