venerdì 25 settembre 2020

Review Tour "L'ottavo cerchio" di Tiffany Reisz

 Mi tremano le mani mentre scrivo questo, ma OGGI È IL GIORNO! Finalmente, FINALMENTE, la meravigliosa strepitosa stratosferica serie Peccato Originale di quel genio del male di Tiffany Reiz continua la sua pubblicazione dopo una pausetta di appena cinque anni.
Adesso mi calmo e torno seria, ma questa per me è una delle serie migliori in assoluto e non potete immaginare la mia gioia nel poter finalmente leggere questo libro e farlo pure in anteprima. Ringrazio la casa editrice Hope per questa opportunità e per la copia.


Il libro: 
Autrice: Tiffany Reisz
Titolo: L'ottavo cerchio
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 25 settembre 2020
Pagine: 470
Serie: Peccato Originale #6 (Anni Bianchi #2)

Trama:
Bellissimo, brillante e dissoluto. Questo è Kingsley Edge.
Pagato profumatamente sia in denaro sia in altro tipo di benefici, passa di letto in letto, ma nulla riesce a contrastare la sua apatia autodistruttiva.
L’unico che potrebbe farlo, l’uomo che King ama senza limiti o rimpianti, l’uomo grazie al quale è rinato, è anche la sola persona che King non potrà mai avere: Søren.
Quando Kingsley progetta di aprire il più grande club BDSM del mondo – un parco giochi segreto per l’élite di New York – affiancato da Sam, la sua nuova assistente, giovane e determinata, dovrà vedersela con l’enigmatico reverendo Fuller, un nemico che potrebbe rovinare il suo sogno, e non solo.
Due missioni sacre, due uomini in lotta tra di loro, un solo vincitore.





Cinque anni. Abbiamo aspettato 5 anni la prosecuzione (che è un po' come innaffiare un palo tutti i mesi per sei mesi) di quella che secondo me è una delle serie migliori in assoluto nel panorama romance (in generale proprio). Non sarò mai abbastanza grata a Hope edizioni per aver proseguito Peccato originale: sarebbe stato davvero un peccato perderlo. 

Attenzione: per leggere L'ottavo cerchio è assolutamente necessario aver letto prima i quattro libri della serie degli anni Rossi (L'innocenza, Il gioco, Il padrone, Il ritorno) e il primo degli anni bianchi (Guardami toccami stringimi). 
(Un piccolo PS: grazie Hope anche per aver scelto un Cazzo di Titolo che centri qualcosa, se proprio bisognava cambiare l'originale. Alcuni degli altri, tipo per The Saint, proprio non si possono leggere. Fine sfogo scusate). 
Immagine originale


Chiedo scusa a tutti in anticipo per questa recensione, ma mi sono innamorata di Tiffany Riesz anni fa e ho atteso questo libro molti anni, rileggendomi ogni tanto i precedenti e sperando proprio di avere prima o poi l'opportunità di proseguire. Le aspettative erano oltre le stelle, l'emozione fortissima e le sensazioni che ho provato durante la lettura molto forti. Dico subito che la Reisz è di nuovo riuscita a creare la sua magia, il libro è straordinario, di più, e io vorrei già rileggerlo. 

Se nel primo degli anni bianchi (mi rifiuto di pensarlo con quel titolo assurdo) abbiamo conosciuto meglio Søren e Eleanor, il loro incontro e il loro rapporto come si sviluppa, in questo il protagonista è Kingsley e il libro racconta proprio la nascita del Re e del suo regno. 

Kingsley è un personaggio eccezionale, unico al mondo, che però nel mio cuore è sempre venuto subito dopo Søren e Nora. Più simile alla ragazza di quanto gli piaccia, ha un cuore d'oro verso i pochi degni del suo affetto e lealtà, e una tenacia che solo un francese col suo carattere può permettersi. In questo libro lo si conosce meglio, vengono a galla anche le fragilità (meglio non dirglielo però), che lo rendono più umano (non diciamogli neanche questo) e che me lo hanno fatto apprezzare ancora di più. Inoltre finalmente (FINALMENTE!) si fa la conoscenza di Sam, accennata nei precedenti e che non mi ha delusa per niente… anzi! 
"Non so molto sui cattolici. Sono agnostica. Tu cosa sei?" "Francese" rispose Kingsley. "Ti sto chiedendo della tua religione." "Questa è la mia religione."
Al di là della storia bellissima, al di là dei personaggi meravigliosi e caratterizzati ALLA PERFEZIONE, la cosa che nuovamente mi ha colpita come una palla di cannone è la genialità dell'autrice. Non ha improvvisato, la storia nella sua mente era già scritta, qui si racconta il passato ma con un mucchio di riferimenti su quanto raccontato nei precedenti che sono ambientati dopo (per esempio quando ho realizzato che Maggie era quella Maggie di Daniel ho urlato). Nulla è lasciato al caso, non ci sono buchi di trama, non ci sono passi falsi o cose aggiustate. Per tutto c'è un perché e questo secondo me è saper scrivere con i controcazzi benissimo

Lo stile inoltre è ironia e autoironia pura, con la giusta dose di descrizione e di suspense, con parti che lasciano il sorriso e altre che fanno male, giustamente, su un libro che tratta BDSM. 
Aveva bisogno di sentirsi speciale per lei, come lei lo era per lui.
Su questo anche vorrei aggiungere che manca del tutto la volgarità e che le scene si sesso, che non sono neppure così tante, hanno quella carica giusta, non sono eccessive e il rispetto della persona è il fulcro di tutto. 
L'accettazione di se stessi, dei propri bisogni, è trattato benissimo, non come qualcosa di sbagliato, neppure per Sören, nonostante il suo "lavoro"

Mi rendo conto che per argomenti trattati e per il suddetto lavoro non sia una storia adatta a tutti, però è scritta con tale maestria, con la completa mancanza di giudizio che fa riflettere anche su quanto in fretta si metta un bollino su qualcosa solo per un'etichetta. 
Posso dire che io ora ho meno pregiudizi sui francesi, per dire.

Ho amato tantissimo questo libro, i cui personaggi ormai per me sono amici. La Reisz sa conquistarmi già dalla dedica che anche stavolta non è lasciata al caso (lei non lascia NULLA al caso)

Da buona "Comandante" (è il mio soprannome in ambito libroso), sono rimasta a bocca aperta nella scena in cui con la frusta si spezza a metà una sigaretta in bocca (vorrei tanto saperlo fare), ma a lettura ultimata l'unica cosa che desidero è baciare gli stivali di King. Sarò un po' switch anche io. 

Vive le Roi e grazie Tiffany, io continuo a venerarti anche per tutti gli insegnamenti che il libro lascia (e brutti malpensanti non parlo solo di pratiche Kinky). 

Io lo stavo aspettando da cinque anni, l'attesa è valsa tutta, è stato un preliminare (sadico il giusto, ecco). Ora mentre aspetto i seguiti l'unica cosa da fare è rileggere tutto di nuovo. E magari venerare un po' l'autrice.
Voto:


Lo stavate aspettando come me, giusto? Se non la conoscete DOVETE recuperare questa serie (leggendola ho affilato la frusta)




10 commenti:

  1. ho quasi paura al pensiero che vuoi imparare a tagliare in due una sigaretta con la frusta. mi vengono i brividi! comunque sia una recensione davvero appassionata! bravissima

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  2. Devo riprenderla in mano questa serie!

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  3. Bellissima recensione Chiara, si vede che questa serie ti piace proprio tanto...Ho quasi paura di dirti che non l'ho letta, non vorrei che ti venisse in mente di usare la frusta...Io la segno prima o poi la recupero (magari qualcuno organizza un Gdl..)

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    1. Tu DEVI recuperarla e si può fare di leggere insieme, io già avrei voglia di ricominciare da capo

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  4. Ciao Chiara! Non ho mai letto questa serie, ma si vede la tua felicità per la prosecuzione della serie! Immagino quanto possa far piacere tornare a leggere le storie che si hanno amato! :)

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