venerdì 1 settembre 2017

Gruppo di lettura "Il dominio del fuoco" di Sabaa Tahir - Capitoli da 1 a 7


Ciao a tutti, prima tappa di questa (ri)lettura di gruppo che mi sta coinvolgendo moltissimo (post di presentazione qui). Per me si tratta di una rilettura ma è passato del tempo (e molti libri) che sto riscoprendo particolari che non ricordavo. Un piacere immenso.


Come sta andando la lettura a voi? Vi trovate bene con lo stile dell'autrice? Io lo trovo molto piacevole anche se non troppo scorrevole. Cosa in realtà positiva visto le molte nozioni da imparare.

Autrice: Sabaa Tahir
Titolo: Il dominio del fuoco
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 8 ottobre 2015
Pagine: 422
Serie: An Ember in the Ashes #1

Trama:
C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero... Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.

Premessa: Questo post contiene SPOILER!  Per me è impossibile fare un gruppo di lettura senza raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.

RIFLESSIONI CAPITOLI DA 1 A 7

Questo libro è narrato in prima persona alternando i POV di Laia e Elias. Comincia con Laia, una ragazza appartenente al popolo dei Dotti.
Nell'Impero solo i Dotti sono trattati come spazzatura.
Viene spiegato poco lo scenario politico ma si capisce che i Marziali hanno conquistato tutte le terre creando un Impero, in cui i Dotti sono trattati alla stregua di schiavi. Loro amavano la conoscenza e la cultura, che ora è vietata e perseguitata. Riescono ad avere questo predominio perché hanno le armi di qualità migliore e perché adottano una politica militare, allevando fin dall'infanzia perfetti soldati.
I Marziali hanno conquistato le terre dei dotti cinquecento anni fa e, da allora, non hanno fatto altro che opprimerci e schiavizzarci. Un tempo, l'Impero dei Dotti ospitava le università e le biblioteche migliori del mondo. Ora, la maggior parte di noi non sa distinguere una scuola da un'armeria. [...]
L'Imperatore dice che siamo un popolo libero che vive sotto la sua benevolenza. Ma è solo una farsa. Non possiamo avere nessuna proprietà né frequentare scuole, e perfino la più insignificante trasgressione ha come conseguenza la schiavitù.
In questo clima di terrore Laia vive insieme ai suoi nonni e suo fratello, essendo le altre persone della
sua famiglia tutte morte. Suo fratello Darin però negli ultimi tempi si comporta in maniera furtiva e una sera succede l'impensabile: arrivano i Marziali a casa loro, cercano Darin e il suo blocco da disegno. Laia capisce che il fratello sta lavorando per la Resistenza. Tentano la fuga ma insieme a loro c'è un'arma mortale: una Maschera, cioè una persona da cui è impossibile sfuggire.
L'esito di questa incursione è terribile: i nonni vengono uccisi, Darin viene fatto prigioniero e Laia riesce a scappare solo perché la Maschera glielo permette.
La ragazza si rifugia nelle gallerie perché vuole trovare la Resistenza e farsi aiutare da loro. E' piena di sensi di colpa (per i miei gusti pure troppi) perché è scappata e non ha cercato di aiutare il fratello anche se sa benissimo che non avrebbe potuto avere nessuna possibilità.
Ho abbandonato Darin. Non conta che sia stato lui a dirmi di fuggire. Come ho potuto essere così codarda?
Viene intercettata nelle gallerie da un gruppo di ladri che si scopre poi essere appartenenti alla Resistenza. Qui si capisce che anche i genitori della ragazza ne facevano parte perché lei conosce il tatuaggio che li identifica e la legge che li guida: la Izzat, una sorta di codice d'onore.
Il termine Izzat vuol dire molte cose. Forza, onore, orgoglio. Ma, nel secolo scorso, ha assunto un significato specifico: libertà.
Viene portata nel loro covo dove scopre da una Sana, l'unica che la tratta con rispetto, che le cose sono molto cambiate in seno alla Resistenza. Conosciamo anche Keenan, un ragazzo affascinante e arrogante che è il vicecomandante e che non ha la minima intenzione di aiutarla.
Sono tutti molto interessati al suo bracciale, ultimo regalo della madre.

Dalla parte di Elias invece inizia con lui in una galleria che nasconde un fagotto e un enorme segreto. Sta organizzando una fuga e mentre lo fa un ragazzino diserta e tutte le aspiranti Maschere sono alla sua ricerca, compresa Helene, migliore amica di Elias che lo incontra proprio vicino al nascondiglio.
Come ogni buona aspirante Maschera, prende il motto di Rupenera alla lettera: Prima il dovere, fino alla morte.
Il ragazzo è un allievo a Rupenera, l'accademia che forgia le Maschere. In questi primi capitoli viene abbastanza spiegato il livello di crudeltà e obbedienza che fin da bambini i futuri soldati sopportano e praticano. E' un sistema spietato, fondato sulla violenza e le regole, che sottomette tutti. Arrivati al diploma si diventa un meccanismo in questa catena di brutalità.
Ormai perfino i più giovani hanno imparato le lezioni fondamentali di Rupenera: obbedire, conformarsi e tenere la bocca chiusa.
Elias però è diverso. Non ne può più, capisce che questo è sbagliato ma si sente debole per questo. La pena per questi pensieri è la morte, come quella a cui assiste, perpetrata dalla Comandante che scopriamo essere la sua madre biologica.
Chissà cosa proverebbe se si accorgesse che odio l'Impero.
La sua Maschera non ha ancora iniziato ad attaccarsi alla sua faccia, forse proprio per queste idee. La Maschera infatti è come se fosse senziente, nel corso degli anni diventa parte integrante del volto. Lui è il miglior allievo del suo anno ma questo particolare, oltre alle sue origini, è visto come una pecca. Viene sgridato e osservato maggiormente, si pretende di più da lui.
Onestamente tutto il sistema di Rupenera per me è agghiacciante e difficile da spiegare. Mi ha fatto venire in mente Sparta e la sua militarizzazione.
Le regole di Rupenera sono così numerose che è impossibile non infrangerle. Siamo stati tutti legati al palo della fustigazione almeno una volta. Abbiamo tutti assaggiato la frusta della Comandante.
La parte di Elias è fatta soprattutto di spiegazioni, di come funziona l'accademia, di chi sono i Marziali e gli Augure (dei Santoni che non si capisce se hanno poteri o è superstizione), della vita da aspiranti maschere. E' incentrato sul fatto che il ragazzo vorrebbe andarsene, non ne può più ma succede poco. Si iniziano a capire le dinamiche fra compagni di corso, delle inimicizie e dell'affetto invece che lega Elias a Helene.
Dev'essere bello credere in modo così appassionato in ciò che l'Impero ci propina. Perché non posso essere semplicemente come lei, come chiunque altro? E perché mia madre mi ha abbandonato? E perché ho trascorso i primi sei anni della mia vita in mezzo ai tribali, che mi hanno insegnato la pietà e la compassione al posto dell'odio e della brutalità?
E' molto descrittivo e difficile, ci sono molte nozioni da imparare. Secondo me è da leggere con molta attenzione.
Finisce con Elias che si trova davanti un Augure e Laia a cui viene negato aiuto dalla Resistenza.

Fermarsi è stato veramente difficile, nel gruppo facebook dove ci confrontiamo in tempo reale diverse persone hanno ammesso di non esserci riuscite. Per me è stato più semplice perché si tratta di una rilettura.

Voi avete faticato a fermarvi? Vi sta piacendo per il momento? Io ammetto che la prima volta che l'ho letto ho avuto qualche difficoltà all'inizio, soprattutto per le molte nozioni  e i vari nomi da imparare.

Lo stile dell'autrice per me è perfetto così, voi come vi state trovando?

Abbiamo pensato di fare un'approfondimento a fine tappa. Oggi parliamo dei protagonisti:


Laia. Per il momento non mi ha colpita particolarmente. Appartiene al popolo dei Dotti, quindi è un'oppressa, ma sembra adagiarsi alla sua vita, nonostante le ingiustizie. Se Darin non avesse lavorato per la Resistenza lei sarebbe stata più contenta e vista la fine dei nonni è da capire.
Mi ha dato l'impressione di un cucciolo smarrito e ho patito un pochino le sue paturnie. Questo sentirsi codarda, questo piangersi addosso continuo. 
Però nel covo della Resistenza ha tirato fuori le unghie e questo fa ben sperare. Mi incuriosisce molto il suo bracciale.
Voi cosa ne pensate di lei? Siete d'accordo con me?




 Elias. E' stato amore dalla prima riga.  Ho apprezzato di più le sue parti proprio per lui, per la sua caratterizzazione. Si sente un codardo ma è fatto di coraggio ed è estremamente forte anche se non lo sa. Amo il suo sentirsi insicuro, il mettere in discussione un sistema che non permette errori.
Le contraddizioni di questo personaggio per me sono un pregio, un valore aggiunto.
Mi incuriosisce moltissimo il suo rapporto con Helene, la loro stima reciproca traspare sempre, così come l'affetto che provano entrambi.
E voi lo adorate come me? Cosa vi ha colpito maggiormente?








Vi lascio qui sotto il calendario, per non perdervi nessuna tappa. Se volete una mail per ogni recap basta che lo diciate nei commenti a questo post.



Come accennato prima esiste un gruppo aperto facebook nel quale condividere in tempo reale le emozioni, qualche frase, impressioni e deliri vari. Se volete anche solo seguirci lì siete i benvenuti.

Vi invito inoltre a visitare la pagina facebook de Il dominio del fuoco, ho trovato moltissime cose interessanti.

Sperando che la lettura vi appassioni come sta facendo con me, vi do appuntamento il 5 settembre sul blog di Erica, Libri al caffè per i capitoli da 8 a 13.
Aspetto i vostri commenti su questa tappa



18 commenti:

  1. Pensavo fosse più lento, invece mi piace.
    Naturalmente il personaggio che preferisco è Elias, ma si sa che io ho un debole per i protagonisti maschili.

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    1. che bello ti piace! Sono proprio contenta e sapevo che Elias ti avrebbe conquistata

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  2. A me lo stile dell'autrice piace, non ho trovato alcuna difficoltà nella lettura. Certo tante nozioni, tante cose però non sono buttate lì a caso.
    Ho adorato subito Elias, è un personaggio complesso costretto a vivere in una realtà violenta e agghiacciante ed è riuscito a non farsi piegare completamente, a mantenere la sua umanità. Scoprire che la Comandante è sua madre è stato un colpo al cuore, mi sono sentita male per lui!
    Laia anche mi è piaciuta, si trova all'improvviso ad affrontare una situazione difficile, sola e tutto sommato se l'è cavata egregiamente anche se, in effetti, si colpevolizza troppo...per salvare Darin ed i nonni non avrebbe certo potuto fare altro!

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    1. ho patito un po' quello di Laia mentre Elias mi ha conquistata da subito. Sono contenta che anche tu lo stia amando tanto

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  3. Bella tappa Chiara! A me i primi capitoli sono volati, perché anche se le nozioni sono tante, è scritto talmente bene che non si inciampa mai nelle frasi. Scorre che è una meraviglia. Però hai ragione, sono sicuramente capitoli di preparazione a quello che verrà e servono per farci capire bene le atmosfere in cui i personaggi si muovono. Anch'io non ho apprezzato tantissimo Laia in questi primi capitoli: troppo debole, spaventata e piena di sensi di colpa eccessivi. Elias invece lo amo proprio. ♥

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  4. Ciao Chiara, bellissimo il tuo post di riepilogo di questa prima tappa! Allora, io sono partita prevenuta con la lettura di questo libro, perchè è un po' fuori dal genere che preferisco, anche se è già capitato che libri del genere mi prendessero, ma è raro diciamo. Ammetto di aver fatto un pochino fatica con i primi due capitoli (inizialmente non ci stavo capendo niente), ma dal terzo in poi mi ha conquistata e ho faticato anch'io a fermarmi per la tappa. Mi ricorda molto serie come "Hunger games" e "the Giver" che ho adorato: mi piace quando la società è divisa in "caste" ed i più deboli lottano per conquistarsi un po' di libertà e giustizia. Penso che il personaggio di Laia debba ancora venir fuori, ma sicuramente poi dimostrerà acnhe lei il suo valore. Elias, invece, come te l'ho amato da subito. Trovo particolarmente inquietante ed allo stesso tempo affascinante, l'idea delle "maschere"! Da ansia proprio!!! Spero che Elias riesca a liberarsene prima che si attacchi al suo volto. Che dire, spero di riuscire a continuare e seguire le tappe anche in settembre. Ciao ciao e grazie per l'opportunità

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    1. Sabrina che bello e che piacere! Sono contenta che la lettura ti piaccia e anche io la prima volta all'inizio ho avuto qualche difficoltà proprio per le molte nozioni. E' bello quando i libri sorprendono

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  5. Devo dire che all'inizio non credevo mi sarebbe piaciuto, non amo particolarmente i distopici ma amo le storie di riscatto dove chi riesci a riprendersi la sua vita. I personaggi sono ben descritti e lambientazione e curata. Ti spiega molte cose che servono per inserirli in un contesto, senza appesantirti troppo. Sono arrivata al capitolo nove senza nemmeno accorgermene. �� Non vedo l'ora di rimettermi a leggere.

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    1. sono proprio contenta che ti stia piacendo così. Non è un libro facilmente identificabile in un genere ed è molto particolare.

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  6. Ciao Chiara, come sai non è il mio genere (ma non lo era nemmeno Cinder!) per cui ho iniziato a leggerlo a scatola chiusa senza sapere cosa aspettarmi! Ho appena concluso il capitolo 7 quindi sarò tra le poche che sono riuscite a fermarsi semplicemente perché ero io in ritardo nella lettura altrimenti non so come sarebbe effettivamente andata :D
    Allora, lo stile dell'autrice mi piace molto anche se, è indubbio, ci sono molte nozioni e approfondimenti che sicuramente fungono da preparazione ma che comunque bisogna tenere a mente quindi da questo punto di vista non dico che l'ho trovato difficoltoso ma sicuramente impegnativo. Passando ai personaggi Laia non ha ancora fatto breccia, su di lei non posso esprimermi. Elias, invece, mi piace molto per personalità e vissuto e credo che, nel prosieguo, sara una gran bella sorpresa :)
    Bene, a questo punto procedo in vista di martedì! È molto probabile che tu riesca a convertirmi al genere :D

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    1. Oh Anna Rita che bello, ti piace! Forza a fare ti sto facendo appassionare al genere, sono proprio contenta. Questo libro mi sta dando grandi soddisfazioni

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  7. "Fermarsi è stato veramente difficile, nel gruppo facebook dove ci confrontiamo in tempo reale diverse persone hanno ammesso di non esserci riuscite." Ma chissà chi poi? XD
    Bella tappa e bell'articolo! Ora vado a leggere i prossimi capitoli...ah no...già fatto, dannazione! XD

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  8. Io ho deciso che preparerò una lettura tecnica sul mio blog, dove spiegherò come e perché questa autrice è riuscita a scrivere un fantasy originale e assolutamente credibile per noi lettori, tanto da essere impossibile da abbandonare.

    Nei primi sette capitoli l'autrice riversa con estrema maestria tutta una serie di dettagli del mondo narrativo, delle usanze e dei valori condivisi di Serra e dell'Impero. Questo mi ha permesso di essere subito trascinata all'interno della storia.

    La resa dei personaggi è ottima! La Comandante sembra un robot senza cuore.

    Elias e Laia sono entrambi intrappolati in una vita che non vogliono e che devono tentare in tutti i modi di cambiare.

    Stupenda l'ambientazione, i simboli della romanità, i nomi in latino e alcuni schemi militari che richiamano i grandi regimi del Novecento. L'autrice è stata bravissima a mettere insieme tutti questi aspetti diversi per tirar fuori un prodotto accattivante, credibile e con un ritmo tale che non te lo fa minimamente appoggiare.

    L'ho iniziato ieri e me lo porto da stanza a stanza, rubando qualche attimo di lettura tra le varie attività della giornata da svolgere.

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    1. Stefania che belle parole! Hai riassunto tutto alla perfezione e io sono veramente curiosa di vedere la tua lettura tecnica

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  9. Ciao Chiara! Tardissimo arrivo anch'io, ma meglio tardi che mai, no? x"D
    Allora, rischiavo di rimandare la lettura per la seconda volta, accidenti, perchè proprio i primi capitoli non mi andavano giù; mi sono imposta di continuare la lettura a forza, prima di abbandonarlo definitivamente e meno male che le cose cominciano a farsi interessanti! Lo stile dell'autrice non mi dispiace, lo trovo adatto alla storia. Elias è il personaggio che mi intriga di più (eheh), e Laia, poverina, è giustificabile nel suo panico e nel suo essere un pulcino spaurito! Direi che le circostanze sono tali da permetterglielo. Sono curiosa di scoprire di più su Helene e la Comandante... vado a mettermi in pari con la seconda tappa ^_^

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    1. Rosa che bello che non hai desistito! Anche io la prima volta ho faticato con l'inizio, tante cose da immagazzinare. Poi però si riprende. Sono contenta che ti piaccia

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