giovedì 28 maggio 2020

Blogtour "Ballata dell'usignolo e del serpente" di Suzanne Collins - Recensione


La recensione sarebbe dovuta arrivare prima, ma per un disguido sui tempi di consegna del file è stata rimandata a oggi

Autrice: Suzanne Collins
Titolo: Ballata dell'usignolo e del serpente
Data di pubblicazione: 19 maggio 2020
Editore: Mondadori
Pagine: 480
Serie: prequel Saga di Hunger Games

Trama:
L'AMBIZIONE LO NUTRE, LA COMPETIZIONE LO GUIDA, MA IL POTERE HA UN PREZZO
È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.


Ho amato moltissimo la trilogia Hunger Games, per me perfetta in tutto, anche nel finale. Ho adorato proprio l’insegnamento trasmesso e l’analogia con la società attuale. È risaputo anche che io prediliga i villains, i personaggi negativi, quindi quando ho saputo di questo prequel, incentrato sulla figura di Coriolanus Snow, ho avuto gli occhi a cuore. 
 
Le aspettative, come anche indicate nella mia tappa del blogtour, erano quindi alle stelle, ma vi confido che avevo anche una gran paura, perché purtroppo molto spesso andare a operare su qualcosa di intoccabile (e per me questa trilogia è su un piedistallo) è sempre un rischio, soprattutto dopo anni. Il pericolo di avere qualcosa creato solo per fini commerciali è alto. 
 
A lettura ultimata posso solo inchinarmi al cospetto di Suzanne Collins, che è riuscita a farmi amare questo libro tanto, e forse, più della trilogia originale, superando ampiamente le mie già altissime aspettative
 
Voglio subito dire che non mi è sembrato per niente un prodotto costruito apposta a posteriori unicamente per vendere, in quanto ci sono riferimenti e approfondimenti che mi hanno fatto pensare che la Collins avesse in mente tutto da subito. Le rose, le ghiandaie, il distretto 12, gli Hunger games, tutto ha un significato e un raccordo con la storia di Katniss, pure il suo nome (cammeo bellissimo). Ho sempre percepito di trovarmi di fronte a un approfondimento della storia, a una sorta di spiegazione di diverse cose che nella trilogia erano solo accennate, come se Ballata dell’usignolo e del serpente fosse stato in programma da subito, anzi da prima. È quindi a tutti gli effetti un prequel, che va a spiegare molti particolari che erano un dato di fatto. Questo per me è spettacolare, adoro quando succede e quando succede così bene, mi sembra che ogni tassello trovi la propria collocazione e che la cura del prodotto sia a 360°. Grazie. 
 
Il libro quindi esplora la realtà di oltre 60 anni prima dei fatti di Katniss, dando una spiegazione sul perché gli Hunger Games siano uno spettacolo, oltre che un massacro, sulla loro nascita e sul loro evolversi. La parte politica è molto importante, forse è quella che ha maggior spazio e di questo sono grata perché era quella che più mancava a me nella trilogia. Ho apprezzato scoprire i racconti degli anni bui e l’evoluzione del potere di Capitol City nei confronti dei distretti. La lettura risulta quindi meno dinamica, ma più introspettiva. Ho trovato spunti filosofici importanti, si parla di guerra e libertà, di controllo e caos, di classi sociali e benessere. Non è stata una lettura facile né veloce, molto profonda e che lascia il segno
 
 
Il protagonista è Coriolanus Snow, supercattivo (per me anche con un discreto fascino) della trilogia. Qui però è un ragazzo, ambizioso ma impotente, vittima a sua volta della società, alla quale però non soccombe, ma riesce a plasmare. Avevo il terrore di uno stravolgimento di personaggio, temevo di trovarmi la solita situazione in cui per colpa di un evento il buono di turno perde la retta via. Devo però di nuovo fare i complimenti all’autrice, perché ha caratterizzato benissimo questo personaggio, senza stravolgerlo ma facendo notare le fragilità, che spesso è riuscito a trasformare in punti di forza, senza snaturarne però le caratteristiche. Mi ha ricordato Anakin Skywalker e questo è il più bel complimento che possa fare. 
 
Ho letto questo libro gustandomelo, con la calma che non ero riuscita a trovare per la trilogia, riflettendo e facendo i vari collegamenti necessari. Sempre con un nodo allo stomaco che a distanza di ore non mi abbandona, perché giustamente fa pensare e molto.

Bellissimo libro, assolutamente da leggere per apprezzare ancora di più una storia già strepitosa.
Voto:

Voi lo stavate aspettando?

Passate anche a leggere le altre recensioni


14 commenti:

  1. Mamma mia che curiosità! Lo voglio tanto leggere

    RispondiElimina
  2. Ciao Chiara, anche a me è piaciuto tanto, ho notato come te tutti i dettagli che vanno ad arricchire la trilogia, il particolare della canzone dell'impiccato è stato la ciliegina sulla torta!
    La personalità di Corio è sviluppata benissimo, la Collins ha fatto un ottimo lavoro perchè, nonostante il ragazzo abbia dei lati positivi, si intravede già il dittatore che diverrà. Top!

    RispondiElimina
  3. Bella recensione Chiara, non ho letto la trilogia originale, mi sono limitata ai film che tra l'altro non mi hanno fatto impazzire.

    RispondiElimina
  4. Ciao, anche io ho avuto la sensazione che questo libro non sia stato costruito e ideato solo per vendere, ma per mettere in luce diversi punti che nella trilogia erano stati trattati in modo nebuloso! Davvero una bella lettura.

    RispondiElimina
  5. Concordo con te, soprattutto sul fatto che non sia stata una lettura facile, né veloce. Molto cruda in alcuni tratti.

    RispondiElimina
  6. Ciao! Anche a me è piaciuto molto, proprio perché non ho amato il protagonista, è proprio come me lo immaginavo. Astuto, intelligente ed egocentrico un cattivo intrigante proprio perché non è totalmente cattivo

    RispondiElimina
  7. Ciao Chiara. Sono Silvia di Silvia tra le righe. Sono perfettamente d'accordo con te. Avevo i tuoi stessi timori in realtà, per fortuna totalmente infondati. Ci sono state spiegate le origini di moltissimi elementi che avevamo già visto nella trilogia e questo mi ha proprio emozionato. Inoltre la Collins ha costruito per Snow un vero e proprio percorso credibile. Complimenti per la recensione. A presto.

    RispondiElimina