sabato 9 maggio 2020

Recensione "Millennio di fuoco. Seija" di Cecilia Randall

Autrice: Cecilia Randall
Titolo: Millennio di fuoco. Seija
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2013
Pagine: 415
Serie: #1 Millennio di fuoco

Trama:
Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie.
I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera.
Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende. Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie.
Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino. Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato da trascurare persino gli obiettivi militari, pur di catturarla? Cosa è accaduto davvero tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, nel giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità? Cecilia Randall, dopo aver incantato i lettori con Hyperversum e Gens Arcana, torna con una nuova saga fantasy: Millennio di fuoco. Ricco di riferimenti letterari e cinematografici, da Dracula a Star Wars a Il Signore degli Anelli, il primo volume della saga, Seija, unisce l'avventura all'emozione, il racconto di una guerra millenaria alla storia di un amore maledetto ma capace di attraversare gli oceani del tempo.

Ho riletto questo libro con un gruppo di lettura, diciamo che ho iniziato a rileggerlo insieme a loro, perché poi io mi sono fermata e ho continuato, con estrema calma, da sola. 
Rilettura perché l'avevo amato moltissimo la prima volta e volevo finalmente proseguire e finire la dilogia. Per tutte le altre partecipanti del gruppo la rilettura è stata ancora più bella della prima volta, io da brava pecora nera invece l'ho apprezzato molto meno. 
Credo, dopo averci riflettuto parecchio, che il motivo sia che la storia è il punto di forza maggiore e quindi stavolta, che già la conoscevo, mi ha colpito di meno. 

La Randall è riuscita a costruire una trama molto articolata, un fantasy epico ambientato nel 1999, ma con tratti medievali, che funziona benissimo

Per favore non uccidetemi, ma io non amo molto lo stile di questa autrice (ho letto altri due libri suoi e l'ho appurato). Per i miei gusti è troppo prolissa, mi annoia proprio nelle descrizioni dei particolari, mi fa perdere l'attenzione e l'interesse anche se riesce a creare mondi e storie proprio interessanti. Fatico proprio e anche stavolta è stato così (ricordo che la prima volta ho avuto difficoltà solo all'inizio, stavolta invece sempre, ma soprattutto a metà). 
"Non è necessario venire dagli inferi per essere un mostro."
I personaggi principali, Seija e Raivo, sono il fulcro di tutto e anche se questo è il libro della ragazza, Raivo ha (di nuovo) conquistato il mio cuore, è meraviglioso e complesso. 
Invece stavolta Seija mi è piaciuta tanto tanto tanto di meno. L'ho trovata a suo modo bigotta e troppo concentrata sulle sue convinzioni, senza il minimo di apertura. Inoltre il voler ergersi sempre a paladina e nello stesso tempo essere così modesta, mi ha irritata non poco. Diciamo forse che negli anni la sua caratterizzazione l'ho vista in troppe eroine o che crescendo il mio gusto è cambiato, ma l'ho trovata odiosa. 
I tanti personaggi secondari sono caratterizzati molto bene, ho adorato soprattutto Kzar, il secondo di Raivo. 

È una storia epica e maestosa, descritta minuziosamente e quindi di facile comprensione. La parte relativa alle battaglie è corposa; di solito io amo leggerla, stavolta mi ha annoiata, mi è mancato il trasporto necessario a provare la giusta empatia. 

Ho adorato però la parte politica, ma soprattutto la questione religiosa e femminile. Trovo che siano elementi trattati benissimo e con i giusti riferimenti alla situazione attuale. Le discriminazioni sono sempre sbagliate e l'accento che pone la Randall su questo non è eccessivo, ma preciso. 

Il finale però ha ridimensionato il mio giudizio, in quanto è stato di nuovo mozzafiato e mi ha fatto venire voglia di scoprire finalmente come andrà a finire questa storia particolare. Lo leggerò. Non subito, ma lo farò: Raivo mi sta chiamando a gran voce. 

Anche se stavolta l'ho apprezzato meno, questo è un ottimo prodotto, molto curato, consigliato soprattutto a chi ama il fantasy epico, cappa e spada, e non si spaventa di fronte alle molte descrizioni.
Voto:


Voi lo conoscete?


12 commenti:

  1. Io ho amato tantissimo questa dilogia, Raivo poi è davvero un bel personaggio. A me la Randall piace tantissimo, ho letto tutti i suoi libri e aspetto con ansia che esca l'ultimo della serie Istorie Arcane.

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    1. Io invece ho proprio problemi con lo stile dell'autrice. Stavolta non siamo concordo peccato

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  2. Ciao Chiara, anch'io ho amato questa dilogia, come è accaduto a te le mie simpatie vanno tutte a Raivo e non a Seija.

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  3. Uno dei miei fantasy preferito!!! 😍😍😍 Se devi trovargli difetti... nada 😂

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  4. Ho la dilogia in lista, grazie della recensione

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  5. capisco quello che hai scritto!
    Anch'io la prima volta l'ho amato tantissimo, la seconda un po' meno, anche se nel complesso mi è piaciuto tanto. Diciamo che questo libro è perfetto per coloro che vogliono approcciarsi all'high fantasy, ma dopo aver letto tantissimi libri di questo genere, per certi aspetti non ha nulla di nuovo (tipo Seija che, non mi è dispiaciuta, ma la prima volta l'avevo amata visto che non avevo letto poi così tanti libri con donne guerriere). Raivo è fantastico <3

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    1. Forse è proprio così, hai ragione. Grazie però per aver organizzato il gruppo di lettura

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  6. Aiuto, le molte descrizioni non fanno proprio per me, quindi mi sa che passo...

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    1. Io ho difficoltà con questa autrice, ma in generale piacere molto

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