Premessa: L'ordine di lettura, e quindi di recensione, è quello del libro, che ha seguito l'ordine assegnato della serie e non quello di pubblicazione.
Trama L'orlo della Fondazione:
L’orlo della Fondazione è una straordinaria avventura dell’intelligenza e della fantasia; un’avventura fatta di intrighi e complicazioni politiche, lotte e tragedie, sorprese e amori come la storia umana, ma priva di limitazioni di spazio o di tempo, misteriosa, inattesa e fantastica come una storia umana giocata sulla scacchiera dell’universo. Tra stelle, pianeti e asteroidi, viaggiando su straordinarie navi spaziali, battendosi con le più sottili e raffinate facoltà della mente, perdendosi nella ricerca di un mitico pianeta chiamato Terra dove si narra abbia avuto origine la grande avventura umana, gli uomini e le donne della galassia asimoviana si incontrano e si scontrano, si amano e si temono, si combattono e si riconciliano, intrecciano le trame della politica e dell’amore, disegnano la loro storia e la Storia dell’Impero galattico non diversamente dai mitici abitanti del pianeta Ter- ra, dando vita a una saga cosmica che ha l’interesse, il suspense, la tensione drammatica della realtà e il fascino senza confini della fantasia.
Primo sequel della trilogia della Fondazione, scritto dopo più di 30 anni dall’originale e su richiesta dei fans. Sono contentissima di questa richiesta perché questo primo libro aggiunge qualcosa in più, chiude un cerchio aperto con i prequel, ricongiungendo alla fine pure qualcosa del ciclo dei robot. Asimov si è dimostrato ancora una volta più che geniale, un maestro.
Questo libro è il più psicologico di quelli letti finora, anche perché uno dei protagonisti è un appartenente alla seconda fondazione, quindi uno psicostorico, tutto cervello. Ho proprio trovato questa lettura quasi un esercizio mentale, un modo per riuscire a seguire i contorti ragionamenti, che filano tutti, uniti ovviamente alle scienze, con una previsione del futuro che fa riflettere.
Non è stato così semplice leggere L’orlo della Fondazione proprio per come viene presentato, un viaggio, soprattutto celebrale più che spaziale.
Ho trovato quasi una presa in giro ai personaggi, alla caratterizzazione estrema che Asimov ha fatto delle due Fondazioni: la Prima da una parte con un potere più tecnologico, e la Seconda con quello mentale. Come se avesse costruito apposta personaggi stereotipati per far capire che il troppo storpia. Infatti tra i due litiganti…
Bella l’idea di Gaia, della globalità intesa come tutto quanto, persone e cose. Non aggiungo altro per non fare spoiler, ma mi è piaciuta molto questa presentazione.
È un libro complesso perché molto introspettivo, che però si legge con facilità perché lo stile è sempre quello di Asimov, semplice e che si vuole far capire nonostante le tematiche impegnative e le varie spiegazioni scientifiche, quindi molto scorrevole. Inoltre sul finale l’autore riesce sempre a lasciarmi a bocca aperta e a farmi spuntare un enorme sorriso. Ora corro a leggere l’ultimo libro di questo ciclo, per chiudere in bellezza questa serie stupenda, che bisogna assolutamente leggere almeno una volta nella vita.
Voto:
Non conosco l'autrice ne la serie; grazie per la recensione
RispondiEliminaGrazie a te Benedetta
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