giovedì 12 marzo 2020

Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Margherita Dolcevita" di Stefano Benni

Buongiorno, torna anche quest'anno Ludovica con questa rubrica, nata da una mia idea, in collaborazione con Dolci



Ogni mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.

L'argomento di marzo è

Un libro con fiori in copertina

Ludovica ha scelto questo:

Autore: Stefano Benni
Titolo: Margherita Dolcevita
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 2005
Pagine: 210

Trama:
Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in più per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia, e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla città e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed è pronta a mettere in gioco tutta la combattività e l’immaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati. 
 
Se un autore mi delude in qualche modo, cerco sempre di dare ulteriori possibilità, cerco di non fossilizzarmi su miei pareri negativi, o addirittura su quelli di altri, ma con Benni mi sono arresa tanto tempo fa all’evidenza che io e lui non andiamo d’accordo. (Parlo del “lui” autore ovviamente, perché, invece, ho assistito ad una sua presentazione a Torino, e ne sono uscita completamente soggiogata!) Non che i suoi romanzi non siano nelle mie corde, anzi, chi mi conosce continua a consigliarmeli per i tratti in comune che ha con il mio Pennac, ma credo sia proprio un mio problema. Con la sua scrittura. Con i suoi contenuti. Come cover con fiori ho voluto scegliere il suo Margherita Dolcevita per dare ad entrambi una nuova (forse ultima?)possibilità.

È un libro surreale, in cui si arriva alla fine e ci si chiede se quello che si è letto per tutte quelle pagine sia vero, sia realmente accaduto o sia solo frutto della più strana delle fantasie. È un libro ironico, o meglio, Benni butta qua e là delle frasi che sono satira allo stato puro.

Questo libro, che prende il nome dalla sua giovane e stramba e vivace e matura protagonista Margherita (Dolcevita per suo nonno Socrate), è una metafora della vita, in cui da una parte ci sono i buoni, quelli che vivono in pace con loro se stessi, all’interno del loro quartiere, della loro comunità, della loro casa, della loro famiglia, ed è proprio la famiglia di Margherita, e dall’altra i loro nuovi vicini di casa, che vivono in maniera completamente diversa da loro. E fin qui, niente di preoccupante, ma quando i Del Bene, ironico cognome dei vicini di Margherita, cominciano a influenzare i familiari di quest’ultima, a convincerli anche con la forza psicologica ad essere come sono loro, sarà proprio lei, quindicenne astuta ed intelligente, a mettere in guardia tutti.

Peccato che la nostra Margherita, un po’ come Angelo, il figlio “pazzo” dei Del Bene, non verrà creduta, verrà derisa, come chiunque si ribelli alla volontà imposta da altri. È coraggiosa Margherita, quando affronta gli adulti, perché sente che nascondono qualcosa, che stanno coprendo con bugie qualche losca occupazione.

Si parla di grandi temi, anche se Benni li nasconde sotto leggende che si intersecano alla storia principale, anche se li copre di tanti veli, quasi a provocare ulteriormente il lettore, ma poi, il senso esce fuori e si percepisce in ogni frase ad effetto che ci regala.

Questo è uno di quei libri che ho letto tutto d’un fiato, che mi è anche piaciuto, e sì che ero partita davvero con molti dubbi e ritrosia, ma di cui parlare mi risulta assai difficile. Un po’ perché l’ho letto in uno di quei periodi di vuoto letterario, in cui anche prendere un libro in mano risulta complicato, un po’ perché il finale, quel finale, ha lasciato troppe porte aperte. Può essere successo tutto ed il contrario di tutto, in quella sera finale, in cui Margherita incontra la bambina. Una cosa è certa, però, proverò ancora a leggere Benni!
Voto:




Le altre tappe del mese:


16 commenti:

  1. Sei brava a dare più opportunità, dovrei imparare da te. Detto questo non credo che questo libro faccia per me, ma la tua recensione, come sempre, è splendida

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    1. Beh, io da te ho imparato tutto, mi sembra uno scambio equo😘😘😘😘

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  2. Penso che questo sia uno di quei libri che debba essere letto nel momento giusto, me lo segno che non si sa mai

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    1. Lui è particolare. Saputo questo, si può leggere!!

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  3. sei anche più brava di me sai? mi riallaccio ovviamente al commento di chiara. io benni è un autore che non ho mai letto ma devo dire che proprio non riesce ad ispirarmi. però tu a recensiore sei bravissima e anche se recensissi la lista della spesa ti leggerei con piacere!

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    1. Chicca grazie, soprattutto perché questo per me è un periodaccio: faccio fatica sia a leggere che a scrivere! Passerà!

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  4. Mai letto questo autore.. Ma la tua recensione é ottima, grazie

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  5. Purtroppo non credo faccia per me, nonostante la tua bella recensione non penso lo leggerò, non amo i finali aperti!

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    1. Ho capito che la scrittura di Benni sia molto particolare. Surreale e fantasiosa. A volte anche snervante!

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  6. Ludovica, non so cos'altro hai letto di Benni, ma hai provato a dare un'opportunità a "Bar sport"? Io l'ho trovato splendido, anche se è passato davvero tanto tanto tempo.

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    1. Mia sorella lo adora! Di lui in casa avevo tutto. Elianto l’ho iniziato, tipo 4 volte, senza mai superare le prime pagine. Leggerò altro perché so che potrebbe piacermi! ❤️

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  7. Anche io, di solito, leggo almeno 3 libri di un autore per farmi un'idea più precisa.

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  8. Mi hai incuriosita, sai? Ma non so se in senso positivo o negativo ahahah Comunque, prima o poi leggerò anche io Benni... Di suo ho solo "La compagnia dei Celestini", che tra l'altro io vedevo sulla Rai sottoforma di cartone animato ahahah Mi strapiaceva... Chissà se adorerò pure il libro a cui si è ispirato liberamente ;)

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