Buongiorno, torna anche quest'anno Ludovica con questa rubrica, nata da una mia idea, in collaborazione con Dolci.
Ogni
mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog
partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di
catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.
L'argomento di marzo è
Un libro con fiori in copertina
Autore: Stefano Benni
Titolo: Margherita Dolcevita
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 2005
Pagine: 210
Trama:
Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in più per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia, e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla città e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed è pronta a mettere in gioco tutta la combattività e l’immaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati.
Se un autore mi delude in
qualche modo, cerco sempre di dare ulteriori possibilità, cerco di non
fossilizzarmi su miei pareri negativi, o addirittura su quelli di altri, ma con
Benni mi sono arresa tanto tempo fa all’evidenza che io e lui non andiamo d’accordo.
(Parlo del “lui” autore ovviamente, perché, invece, ho assistito ad una sua
presentazione a Torino, e ne sono uscita completamente soggiogata!) Non che i
suoi romanzi non siano nelle mie corde, anzi, chi mi conosce continua a
consigliarmeli per i tratti in comune che ha con il mio Pennac,
ma credo sia proprio un mio problema. Con la sua scrittura. Con i suoi
contenuti. Come cover con fiori ho voluto scegliere il suo Margherita
Dolcevita per dare ad entrambi una nuova (forse
ultima?)possibilità.
È un libro surreale, in cui
si arriva alla fine e ci si chiede se quello che si è letto per tutte quelle
pagine sia vero, sia realmente accaduto o sia solo frutto della più strana
delle fantasie. È un libro ironico, o meglio, Benni butta qua e là delle frasi
che sono satira allo stato puro.
Questo libro, che prende il
nome dalla sua giovane e stramba e vivace e matura protagonista Margherita
(Dolcevita per suo nonno Socrate), è una metafora della vita, in cui da una
parte ci sono i buoni, quelli che vivono in pace con loro se stessi, all’interno
del loro quartiere, della loro comunità, della loro casa, della loro famiglia,
ed è proprio la famiglia di Margherita, e dall’altra i loro nuovi vicini di
casa, che vivono in maniera completamente diversa da loro. E fin qui, niente di
preoccupante, ma quando i Del Bene, ironico cognome dei vicini di Margherita,
cominciano a influenzare i familiari di quest’ultima, a convincerli anche con
la forza psicologica ad essere come sono loro, sarà proprio lei, quindicenne
astuta ed intelligente, a mettere in guardia tutti.
Peccato che la nostra
Margherita, un po’ come Angelo, il figlio “pazzo” dei Del Bene, non verrà creduta,
verrà derisa, come chiunque si ribelli alla volontà imposta da altri. È coraggiosa
Margherita, quando affronta gli adulti, perché sente che nascondono qualcosa,
che stanno coprendo con bugie qualche losca occupazione.
Si parla di grandi temi,
anche se Benni li nasconde sotto leggende che si intersecano alla storia
principale, anche se li copre di tanti veli, quasi a provocare ulteriormente il
lettore, ma poi, il senso esce fuori e si percepisce in ogni frase ad effetto
che ci regala.
Questo è uno di quei libri
che ho letto tutto d’un fiato, che mi è anche piaciuto, e sì che ero partita
davvero con molti dubbi e ritrosia, ma di cui parlare mi risulta assai
difficile. Un po’ perché l’ho letto in uno di quei periodi di vuoto letterario,
in cui anche prendere un libro in mano risulta complicato, un po’ perché il
finale, quel finale, ha lasciato troppe porte aperte. Può essere successo tutto
ed il contrario di tutto, in quella sera finale, in cui Margherita incontra la bambina. Una cosa è certa, però, proverò ancora
a leggere Benni!
Voto:
Le altre tappe del mese:
Sei brava a dare più opportunità, dovrei imparare da te. Detto questo non credo che questo libro faccia per me, ma la tua recensione, come sempre, è splendida
RispondiEliminaBeh, io da te ho imparato tutto, mi sembra uno scambio equo😘😘😘😘
EliminaPenso che questo sia uno di quei libri che debba essere letto nel momento giusto, me lo segno che non si sa mai
RispondiEliminaLui è particolare. Saputo questo, si può leggere!!
Eliminasei anche più brava di me sai? mi riallaccio ovviamente al commento di chiara. io benni è un autore che non ho mai letto ma devo dire che proprio non riesce ad ispirarmi. però tu a recensiore sei bravissima e anche se recensissi la lista della spesa ti leggerei con piacere!
RispondiEliminaChicca grazie, soprattutto perché questo per me è un periodaccio: faccio fatica sia a leggere che a scrivere! Passerà!
EliminaMai letto questo autore.. Ma la tua recensione é ottima, grazie
RispondiEliminaGrazie Benedetta! Prima esperienza andata bene!
EliminaPurtroppo non credo faccia per me, nonostante la tua bella recensione non penso lo leggerò, non amo i finali aperti!
RispondiEliminaHo capito che la scrittura di Benni sia molto particolare. Surreale e fantasiosa. A volte anche snervante!
EliminaLudovica, non so cos'altro hai letto di Benni, ma hai provato a dare un'opportunità a "Bar sport"? Io l'ho trovato splendido, anche se è passato davvero tanto tanto tempo.
RispondiEliminaMia sorella lo adora! Di lui in casa avevo tutto. Elianto l’ho iniziato, tipo 4 volte, senza mai superare le prime pagine. Leggerò altro perché so che potrebbe piacermi! ❤️
EliminaAnche io, di solito, leggo almeno 3 libri di un autore per farmi un'idea più precisa.
RispondiEliminaQuesta regola del 3... mi piace!!!!
EliminaMi hai incuriosita, sai? Ma non so se in senso positivo o negativo ahahah Comunque, prima o poi leggerò anche io Benni... Di suo ho solo "La compagnia dei Celestini", che tra l'altro io vedevo sulla Rai sottoforma di cartone animato ahahah Mi strapiaceva... Chissà se adorerò pure il libro a cui si è ispirato liberamente ;)
RispondiEliminaBenni è un’esperienza da fare! Assolutamente!
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