sabato 14 marzo 2020

Blogtour con recensione "Marea tossica" di Chen Qiufan

In questo periodo ci sono libri che sembrano profetici e questo di cui vi parlo oggi è uno di quelli.


Ogni post avrà la recensione e un piccolo approfondimento, ringrazio Ylenia per l'organizzazione e il coinvolgimento e la casa editrice Mondadori per la copia.

Il libro:
Autore: Chen Qiupan
Titolo: Marea tossica
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 marzo 2020
Pagine: 380

Trama:
LA GIOVANE MIMI VIVE letteralmente sommersa dall'immondizia del mondo: è una delle "ragazze dei rifiuti" che lavora tra gli imponenti cumuli di spazzatura elettronica di Silicon Isle, dove i frutti marci del capitalismo e della civiltà del consumo giungono alla loro rapida fine. La sua casa è l'immensa discarica che occupa l'isola, al largo della costa cinese meridionale. Come migliaia di altri migranti, è stata attirata lì dalla promessa di un lavoro sicuro e soprattutto di una vita migliore.
La realtà però è ben diversa: Silicon Isle è un luogo tossico per il corpo e l'anima, dove l'aria, l'acqua e la terra sono irrimediabilmente inquinate, i lavoratori sottoposti all'arbitrio dei potenti mentre gang di malviventi lottano per il controllo del territorio, ecoterroristi minacciano attentati e capitalisti senza particolari scrupoli sono disposti a tutto in nome del profitto. E c'è anche qualcuno che tra i veleni di Silicon Isle cerca le proprie radici.
Ora la tempesta perfetta si sta preparando, le forze in campo sono troppo violente, troppo determinate a imporsi, e presto scoppia il conflitto: una guerra tra ricchi e poveri, tra passato e futuro. E quando la situazione esplode, Mimi deve decidere se rimanere una pedina o cambiare le regole del gioco.
Questo è un libro di fantascienza dai toni spaventosamente attuali. Ambientato a Silicon Isle, un’isola interamente composta da rifiuti, tratta argomenti importanti e impegnativi. Infatti è come uno scorcio su questa ipotetica società, che purtroppo non si discosta molto da quella odierna.
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I rifiuti che si producono, troppi, lo sappiamo, possono creare nuove opportunità di far soldi e questo è il principio da cui parte l’ambientazione del libro, ambientazione che ho trovato fatta in maniera straordinaria, seppur agghiacciante.
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Abbiamo dei lavoratori, e tra questi Mimi, una dei nostri protagonisti, che sono immigrati nell’isola nella speranza di un lavoro che permetta di sopravvivere, dove vengono sfruttati per cercare fra i rifiuti quelle componenti che possono essere recuperate e magari riciclate, per creare nuovi oggetti che produrranno altri rifiuti, in un circolo infinito. Il tutto ovviamente esponendosi a rischi enormi a causa del materiale velenoso e tossico.
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Oltre la descrizione fisica ho apprezzato molto anche quella politica, che è più complessa da capire ma molto realistica. Ci sono tre clan, che spaziano i loro interessi tra nuove tecnologie e tradizioni, che in qualche modo hanno il predominio sull’isola. Abbiamo anche forze politiche estere, nei panni di Scott, un misterioso americano con una missione non proprio pulita. Abbiamo un mondo in continua evoluzione dove un piccolo gruppo di persone detiene il potere sulle spalle di una popolazione sfruttata e con una vita al limite del vivibile.

Questo fa riflettere molto, anche perché il libro ha un’impronta introspettiva molto forte.
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Ho avuto difficoltà con i personaggi e soprattutto con lo stile. La caratterizzazione è fatta bene, ma tra i nomi complessi, il vocabolario volutamente originale per me è stato difficile da leggere e di facile confusione. Inoltre la cultura cinese è molto lontana dalla mia e su alcune cose ho dovuto proprio concentrarmi per capire.
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La cosa che più ho patito è lo stile, per me per niente facile. Il libro in generale non lo è, per i temi trattati, ma io ho proprio faticato e non è stata una lettura fluida, mi ha richiesto molta concentrazione.

Credo sia il classico caso in cui a una seconda rilettura molto viene chiarito.
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Un libro duro, spaventosamente attuale e non così semplice. Sono contenta di averlo letto, anche se non è stato semplice, da rileggere per capirlo meglio. Adatto secondo me a chi ama la fantascienza con meno azione, più introspettiva e a chi è abituato alla letteratura cinese.
Voto: 




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APPROFONDIMENTO: L’INQUINAMENTO NEL ROMANZO E AL GIORNO D’OGGI




Alla base di questo libro c’è la tematica dell’inquinamento e dei rifiuti, ma non solo. Purtroppo attualissimo come problema, bisogna rendersi conto di dover fare qualcosa al riguardo, non soltanto dando ragione a una ragazzina (che ragione per me ce l’ha eccome), ma nel quotidiano.
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L’isola di rifiuti disgraziatamente non è fantascienza, già nel nostro mare qualcosa di simile è presente. C’è da sperare che niente si trasformi in Silicon Isle, perché il tipo di vita condotta dagli abitanti è veramente agghiacciante.

Nel libro i lavoratori vengono (sotto)pagati per cercare fra i rifiuti, a contatto con sostanze pericolose e tossiche, usando l’olfatto e deteriorando quindi la propria salute. Ma in generale vivere nell’isola è pericoloso, la puzza costante, il panorama che fa paura.

Ecco, io leggendolo ho avuto paura, perché l’inquinamento al giorno d’oggi è incontenibile, dovremmo tutti far di più dal più piccolo al più grande, senza guardare gli altri.

Spero che questo tipo di lettura serva anche ad aprile la mente su questo.


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Voi cosa ne pensate? Vi incuriosisce questo libro?

 

4 commenti:

  1. Mi icuriosisce parecchio! Ottima recensione, grazie

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  2. Recensione perfetta! Un libro che ho nella lista delle letture da qualche mese, spero di riuscire a leggerlo presto!

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    1. sono curiosa di sapere la tua opinione, soprattutto sullo stile

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